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RALLY a WALL STREET: a comandare sarà l’inflazione salariale?
Il mercato ha ormai un’impostazione che lascia senza parole chi ha una visione più classica del mercato (anche il sottoscritto ha dovuto ”adeguarsi” a delle logiche nuove, guidate dall’argomento che più ho discusso negli ultimi due anni, ovvero la politica monetaria), mentre chi invece si è lasciato sedurre da un bull market (sopratutto per la borsa USA) indomabile, continua a vedere possibile una prosecuzione del rally ancora per un bel po’.
Ma come sempre accade, quando la borsa sale da tanto tempo, anche per occupare spazio sui giornali e sui siti, ci si “diletta” a scommettere quando arriva la correzione.
Discorsi da bar, in quanto diventa difficile poter precalcolare un evento di questo genere, visto il pout pourri di eventi che possono condizionare sentiment, tendenze e comportamenti delle istituzioni.
Resta il fatto che, secondo me, resta evidente l’influenza di un sistema socio-politico-economico che vuole appiattire e controllare tutto.
Mi fermo qui, di questo ho già parlato tante volte.
Torniamo alle scommesse che le grandi banche fanno sulla durata del toro.
Bank Of America parla chiaro. Fine del bull market nel 2018. Bene… una notizia che mi leva il sonno anche perché, come detto prima, puramente teorica nella tempistica, nell’efficacia ma anche nell’ampiezza. Intanto però il massimo previsto da BofA si avvicina molto al target di Goldman Sachs posto a 2850.
Bank of America Merrill Lynch sees a scary good news-bad news scenario unfolding in 2018: A solid push higher in the first half followed by all sorts of potential trouble after. The S&P 500 would peak out around 2,863 in the scenario, or about 11 percent higher than Monday’s close. Bond yields are expected to rise, with the benchmark 10-year Treasury note hitting 2.75 percent as global GDP growth reaches 3.8 percent. (CNBC)
Questa volta però c’è qualcosa di interessante. A parte la banalità temporale, ed un target price che ovviamente è discutibile, possiamo dire che si tratta di un +11% rispetto alle quotazioni attuali. Prima domanda che dobbiamo porci: se abbiamo in tasca una performance importante, e tenuto conto che dobbiamo anche subire il rischio cambio, ha senso puntare ancora ad un +10% caricandoci tutti i rischi del caso (compreso quella di una correzione che potrebbe essere anche molto violenta e tutto dipenderà dagli eventi)?
Inoltre le previsioni di BofA parlano di Treasury decisamente indeboliti e di una crescita globale importante. Ma come…proprio quando la festa sembra possa ancora continuare, la borsa dovrebbe iniziare a scendere?
That setting assumes three things: the “last vestiges” of stimulus from the Fed and other central banks, the passage of tax reform in Congress, and “full investor capitulation into risk assets” on better-than-expected corporate earnings.
After that, though, things get considerably sketchier as the second-longest bull market in history runs into trouble. (CNBC)
Notate bene: per BofA il top di mercato avverrò proprio quando il mondo sembrerà il migliore di sempre con un tasso di crescita ancora maggiore, stimoli fiscali impotanti negli USA ed una volatilità sempre estremamente compressa. Ma attenzione a quel punto ad un mercato che sconterà tutto il possibile ed immaginabile, ma in modo positivo. Tanto che arriverà l’inflazione a comandare. Ma non quella che mi fa “sorridere” ma quella vera, quella da salari, che costringerà la FED ad interventi massicci.
“The game changer is wage inflation, which on our forecasts is likely to become more visible,” said Hartnett, who projects that salaries could rise 3.5 percent and push the consumer price index up 2.5 percent and convince the Fed that it’s close to meeting its 2 percent inflation goal.
However, that cuts both ways: Should wage inflation again fail to materialize, Hartnett said “the era of excess liquidity” continues, bond yields would fall and the Nasdaq tech barometer would go “exponential.” That would signal a bubble that might not end until 2019, when a bear market would be triggered by “hostile Fed hiking, Occupy Silicon Valley and War on Inequality politics.”
“Big Top” trades favor technology, homebuilders, Japanese banks and the dollar against the Swiss franc. (CNBC)
Interessante quindi quale sarà, per BofA la cartina tornasole: l’inflazione salariale, in quanto se non partirà in modo importante, non ci saranno crolli ed il rally di mercato continuerà.
Bella teoria ma a quel punto, possiamo dire che quindi la politica monetaria e fiscale dominerà anche tutti gli squilibri finanziari che non faranno altro che continuare ad enfatizzarsi e a gonfiare?
Il Debito potrebbe quindi continuare a gonfiarsi e la liquidità non farebbe altro che supportare tale fenomeno ed alimentarli ancora di più. La carta moneta sarebbe sempre più carta straccia. Ma tanto tutto questo oggi non interessa a nessuno. Finche la barca va, lasciala andare ma…per precauzione, tenetevi un giubbotto di salvataggio a portata di mano. Non c’è segnale di tempesta, però un giorno chissà…
STAY TUNED!
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NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)
“Le previsioni sono piuttosto difficili, soprattutto quelle riguardo il futuro”, diceva Yogi Berra. E questo vale per tutti: comprese le grandi banche come Bank of America o simili. Di regola sulla fine del bull market non ci azzeccano. Chi è interessato faccia i suoi pensieri, ma è meglio non ascoltare i grandi guru: potrebbero avere anche degli interessi contrari a non dire ciò che realmente pensano; oltre tutto.
“Le previsioni sono piuttosto difficili, soprattutto quelle riguardo il futuro”, diceva Yogi Berra. E questo vale per tutti: comprese le grandi banche come Bank of America o simili. Di regola sulla fine del bull market non ci azzeccano. Chi è interessato faccia i suoi pensieri, ma è meglio non ascoltare i grandi guru: potrebbero avere anche degli interessi contrari a dire ciò che realmente pensano; oltre tutto.