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TURBO PMI: scenario di ripartenza relativo (tranne che per la Cina)

Scritto il alle 07:44 da Danilo DT

Le economie risultano in forte ripresa (ante seconda ondata COVID-19). Ora ci sarà un peggioramento ma occhio che non per tutti ci saranno forti correzioni.

In un momento dove tutto sembra scapparci di mano, ecco un dato che potrebbe anche sorprenderci. Parliamo di indice PMI manifatturiero, che va a misurare lo stato di salute appunto della manifattura.
Ieri abbiamo visto diversi dati PMI in uscita. Compresa Italia che ha fornito un dato migliore delle attese.

(…) L’indice Pmi manifatturiero, che registra la fiducia dei responsabili degli acquisti delle imprese in Italia, sale a 53,8 punti a ottobre dai 53,2 punti di settembre. E’ il livello più alto da marzo 2018. L’indicatore, rilevato da Ihs Markit, segnala crescita per il quarto mese di fila posizionandosi sopra quota 50 che rappresenta la soglia di demarcazione tra espansione e contrazione del ciclo. (…)

Ma che spettacolo! Ma quindi le cose non vanno nemmeno troppo male da noi! In realtà, la forte ripresa del settore italiano è dovuta anche alla crescita più veloce della produzione e dei nuovi ordini totali.

E vediamo il resto dell’Eurozona.

(…) L’Indice Ihs Markit Pmi del settore manifatturiero dell’Eurozona di ottobre ha indicato ancora una volta una crescita maggiore del settore manifatturiero. Dopo le dovute destagionalizzazioni, l’indice principale è salito a 54.8 da 53.7 di settembre registrando un valore superiore alla precedente stima flash. (…) Ancora una volta la Germania è stata la regione a riportare i risultati migliori, con il rispettivo Pmi che ha raggiunto il livello maggiore in oltre due anni e mezzo. (Source

Il grafico parla molto chiaro. Ha tutti gli aspetti della ripresa a V. Peccato che ovviamente qui stiamo parlando del passato. E di certo questo grafico non ci parla di quello che è il presente e il futuro. Incuriosisce però la situazione della Cina. Questo perché la Cina sembra non solo di essere tornata alla produttività anche Covid-19 ma addirittura di essere andata oltre. Un po’ come se addirittura il Covid-19 l’avesse rafforzata.

(…) In Cina un importante indicatore sullo stato delle imprese, l’indice Pmi, che attraverso sondaggi di solito testimonia in maniera accurata il livello di fiducia degli imprenditori, ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 10 anni. In questo caso l’indice è il Caixin manufacturing Purchasing Managers’ Index, ricavato da un’indagine su aziende cinesi private e statali: ha raggiunto il livello più alto da gennaio 2011. L’indice si è attestato a 53,6 in ottobre, in aumento rispetto al 53 di settembre. (…)

I dati mettono a nudo un’evidenza che abbiamo già segnalato diverse volte (VEDI QUI). Ormai l’economia cinese si è normalizzata dopo che il Paese è riuscito a contenere la crisi del coronavirus. Sicuramente hanno gestito meglio l’epidemia e hanno reagito meglio al ritorno del contagio. Qualche segnale negativo la Cina lo registra con l’export, ma ci sta visto che è proprio l’estero (ovvero dove non è Cina) l’area di nuovi lockdown. Dite che la Cina si sta preoccupando? Pensate che la Cina tema il Covid e i blocchi commerciali USA?

(… ) La leadership del Paese sta elaborando un nuovo piano economico quinquennale, che dovrebbe essere presentato a marzo, che si concentrerà sull’autosufficienza economica, sull’innovazione tecnologica e, secondo gli annunci, su un ambiente più pulito. (…) [Source

La circolazione DUALE nel piano quinquennale CINESE

Ebbene si, il 29 ottobre si è chiuso a Pechino il V Plenum del Partito comunista cinese che ha definito il 14° piano quinquennale per il periodo 2021-2025. Come sempre, sono molti i temi citati, che saranno oggetto nelle prossime settimane di formulazioni più specifiche da parte dei relativi ministeri.

Il tema principale va sotto il titolo fumoso di “sviluppo o circolazione duale”, la nuova strategia di sviluppo della Cina nell’epoca del progressivo distacco dall’economia statunitense. Indipendentemente da chi vincerà le elezioni USA.

Cosa diavolo è la “circolazione duale”? Banalmente è la “circolazione interna”, e la “circolazione esterna”, che si riferisce ai legami economici della Cina con il mondo esterno. Quindi rafforzare l’economia interna per rendere la Cina ancora più indipendente dagli USA. E per fare questo, Pechino dovrà aumentare i redditi dei suoi cittadini e ottimizzare la distribuzione del reddito in modo che possano essere più propensi al consumo e un po’ meno al risparmio. Insomma, fateci caso, è un po’ come se si volesse “occidentalizzare” il modello economico cinese. Peccato però che i numeri target siano impressionanti. 10 milioni di nuovi posti di lavoro ogni anno, necessari a garantire un reddito che sostenga il consumo (per un totale di 50 milioni sull’intero orizzonte del piano) saranno creati nei nuovi settori dell’economia digitale – lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, dei big data e del 5G – che dovrà diventare il motore principale della crescita e dell’innovazione. (Source) Quindi è evidente CACCIA all’autosufficienza. Ce la farà la Cina. Io non ho dubbi al riguardo. Si sono comprati l’Africa, hanno copiato tuto il copiabile e ora hanno tutto il necessario per diventare estremamente potenti ed indipendenti, rosicchiando quote di mercato alle vecchie economie.

Insomma signori, accettiamo la realtà. E impariamo a guardare il mondo in modo diverso. Se prima eravamo abituati a vedere il mondo così…

…dovremo abituarci a vedere il mondo…così…

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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