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SP500 sector performance: -50% tra best e worst!

Scritto il alle 09:40 da Danilo DT

 

Top performer in questo inizio 2020 il tech, male energetici e poi banche e industriali. Sarebbe lecito aspettarsi una rotazione settoriale. Ma in futuro vivremo di chip e telefonini?

E’ sicuramente il segreto di Pulcinella il fatto che il tech abbia dominato in lungo ed in largo negli ultimi mesi. Ma se il nostro NYFANG+ ha performato così bene, contribuendo in modo determinante ad un rally che era imprevedibile ed irrealizzabile senza in forte intervento del “sistema”,  è altrettanto evidente il GAP che si è aperto tra i vari settori. Un gap che per forza di cose ci porta a notare dei forti “ritardatari”. In primis il settore energetico. E su questo credo ci sia poco da dire.

NYFANG+ in action! Da inizio anno ha toccato il +90%

Il petrolio ha fatto le bizze, l’eccesso di offerta, l’esplosione delle fonti alternative, la speculazione, e il calo della domanda anche a causa del Covid-19 hanno contribuito ad una frenata del settore. Dire che sia il momento di comprare copiosamente Energy non è così scontato. In passato era “normale” un fenomeno che si chiama “rotazione settoriale” che però oggi non possiamo dare così per scontata a causa di alcuni cambiamenti socio-economico-finanziari che stanno cambiando le carte in tavola.

A seguire troviamo i “financials” e qui si apre una bella questione. Sono un settore teoricamente interessante? L’aumento dei tassi di interesse dovrebbe riportare redditività alle banche. Ma allo stesso tempo è evidente che i rischi sulla crescita economica, i timori per nuove esplosioni degli NPL (non performing loans), visto l’esoso e generoso debito presente in circolazione, permangono eccome. Sembra ripartire, quantomeno in Europa, una nuova campagna di aggregazione. Non tanto perché “grande è bello”, ma perché “grande è più solido e si annacquano i problemi abbattendo i costi ed ottimizzando i processi”.

E poi troviamo gli industriali e qui la parentesi da aprire non è grande ma grandissima. Commento il dato solo con una domanda provocatoria. Pensiamo che in futuro vivremo solo di tecnologia oppure il “secondario tradizionale” tornerà ad essere protagonista? Come diceva mio padre, spesso la verità sta nel mezzo e anche in questo caso un po’ di equilibrio è necessario. Esagerato il ruolo da protagonista del tech, esagerata la posizione defilata dell’industriale, che probabilmente sconta in modo più reale le vere aspettative del mercato. In altri termini, forse la bolla è dove i multipli sono esageratamente generosi. E per questo vi rimando al post di oggi pomeriggio.

Analisi settoriali: top performer ad un anno

— Danilo Ribo DT ? (@intermarketblog) September 7, 2020

STAY TUNED!

Danilo DT

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2 commenti Commenta
pistarr
Scritto il 7 Settembre 2020 at 12:05

ciao Danilo,
in attesa del tuo post di questo pomeriggio a cui ci rimandi
e per stare in tema alla tua affermazione di cui sopra : ” Sarebbe lecito aspettarsi una rotazione settoriale ”

segnalo una curiosa analisi in cui non si parla di rotazione settoriale ma addirittura di una presunta ripresa a V dell’economia (anche europea) che la allineerebbe alla ripresa a V anticipata dai mercati
Non riesco a essere d’accordo su questa perentoria affermazione… Danilo mi è sfuggito qualcosa??

https://it.investing.com/news/economy/attese-e-mercati-ora-e-leconomia-a-disegnare-una-ripresa-a-v-1958936

    Scritto il 8 Settembre 2020 at 08:48

    La ripresa a V , dagli indicatori previsionali, non è così visibile in modo cosi chiaro in tutte le aree globali.
    Sembra ben visibile in Cina, lo è di meno negli USA e non la si vede affatto in Europa. Avevo un bel grafico che lo dimostrava, se lo trovo, lo posto

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