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PATRIMONIALE IN ARRIVO?
Oramai per gli investitori è lo spauracchio del momento. Come farà l’Italia a rendere sostenibile il sul nuovo drammatico rapporto debito PIL? Che come già vi ho detto è previsto in area 158/160% a fine anno.
E’ possibile che, quando un giorno la situazione si sarà normalizzata, qualcuno (UE?) citofonerà alla nostra porta e ci chiederà: “Cara Italia, come pensi di rendere sostenibile il tuo immane debito pubblico”? E non basteranno le rassicurazioni e gli impegni per il futuro. Purtroppo ci vorranno passi concreti. E una delle ipotesi che vengono messe sul tavolo c’è anche la possibilità di ritrovarci con una nuovo imposta patrimoniale.
Solo un parere personale. Un eventuale patrimoniale risulterebbe dal punto di vita politico profondamente impopolare. Quindi non escludo che i tempi diventeranno maturi quando il Governo Conte, sostenuto da una coalizione politica, si dovrà fare da parte per dare spazio ad un governo tecnico. L’esperienza insegna, basta pensare alle precedenti esperienze con Amato e Monti.
Patrimoniale a breve sul mondo del risparmio?
Per cominciare mi sento di escludere a breve una patrimoniale di qualsiasi tipo. Proprio perché sarebbe deleterio, un autogol che la stessa UE non vuole perché andrebbe ad indebolire (e a rendere meno solido) un paese che è già in grande difficoltà.
Ma poi… tutto è possibile. E cosa potrebbe succedere?
Io farei un passo indietro, ovvero ragionerei su cosa pensa di noi l’Europa. Ovvero che siamo un paese con tanti risparmi privati che sono figli di un deficit costruito ad arte, che poi è andato ovviamente a far crescere il debito pubblico. Quindi, come ha detto la nota Elsa Fornero: “prima o poi sarà necessario trasferire risorse dal risparmio privato alle casse dello Stato”.
Quindi una “una tantum” sui risparmi? E su quali risparmi? E il mondo assicurativo ne uscirà ancora indenne? Impossibile fare previsioni anche perché, come è ovvio, sapremo tutto di una possibile imposta patrimoniale solo “a posteriori”.
Patrimoniale sul conto corrente?
E una nuova imposta patrimoniale come fece Amato nel 1992? Beh, non lo escludo ma lo trovo più improbabile proprio perché si andrebbe a colpire al cuore lo stesso sistema bancario oltre che gli italiani, in quanto si tratterebbe di liquidità prelevata forzosamente nelle banche, liquidità che le stesse banche devono utilizzare per la loro gestione ordinaria. La riduzione della liquidità per effetto di nuove imposte non farebbe altro che ridurre la fiducia nel Paese, togliere ulteriori risorse ai nuovi investimenti e consumi, con un effetto domino sul sistema bancario che si ritroverebbe a dovere erogare MENO credito. Ma ovviamente MAI dire MAI…
Quali altri proprietà potrebbero essere colpite?
Ovviamente i miei sono pensieri ad alta voce e quindi restano personali. Ma una delle imposte che per prime saranno ritoccate, troviamo secondo me l’Imposta di Successione e donazione, con innalzamento della franchigia ed aumento delle aliquote. E poi…la prima casa perderà la sua esenzione a livello di IMU? Ed infine, porteranno a delle rivalutazioni catastali con conseguente aumento delle tasse immobiliari?
E poi, ovviamente, i soliti argomenti che sono “di moda” da una vita ma che sembrano taboo: taglio delle pensioni d’oro, più un aumento delle imposte per i redditi superiori ai 100.000 €.
Tutto puramente teorico perché di certezze ne abbiamo poche. Ma resta secondo me certo che qualcosa DOVRA’ succedere.
Rientro di capitali: nuova sanatoria?
Già… ma quali capitali visto che di scudi ne abbiamo già visti tanti? Probabilmente le cifre presenti all’estero sono ancora notevoli ma sono tutte di matrice illecita. E quindi come la mettiamo con l’antiriciclaggio? E proprio a questo proposito, ci sarebbe un’altra importante tematica, ovvero il mondo del sommerso italiano. Pensate a quante cassette di sicurezza sono piene di contanti che viene comunemente chiamato “nero”. L’ipotesi di rendere “bianche” queste banconote è sicuramente golosa. Un’imposta tombale del 30% sui soldi versati direttamente in banca e doppio risultato: il nero che per molti italiani non sarebbe più un problema e una bella botta di denaro per lo stato. Peccato che poi…alla fine quelli ONESTI sono sempre i più penalizzati. E quindi la vedo complicata come soluzione, anche se secondo alcuni alletta l’ipotesi di far rientrare queste cifre a condizione di convertirle, dopo una bella imposta, in debito pubblico irredimibile.
Ma stiamo sempre fantasticando, sia ben chiaro, nessuno può sapere “ante” cosa accadrà e quando accadrà e SE accadrà. Ho solo provato a fare un po’ mente locale su cosa potrebbe succedere. Voi avete altre idee?
STAY TUNED!
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Non credo sara’ necessario replicare il vampiresco prelievo diretto dei tempi di Amato, bastera’ reintrodurre l’IMU sulla prima casa, alzare le tasse sui cc, allineare al 26% quelle sui rendimenti di qualsiasi titolo obbligazionario e qualche altra cosetta (ovviamente rigorosamente regressiva). Piuttosto, siete proprio sicuri che ci fermeremo a un debito/PIL del 160%?
scusa Danilo ma perchè dovrebbe arrivare un governo tecnico su quali basi si poggia una teoria del genere. dopo conte ci saranno solo le elezioni ma nel frattempo l’europa non esisterà più. io sono convinto che dopo la sentenza della corte costituzionale tedesca la gernania farà una sola scelta posibile l’abbandono dell’europa e la creazione di una nuova lega anseatica. vedremo dove andranno con la loro moneta rivalutata a chi esporteranno le loro macchinine. la vedo dura per noi ma non penso sia meno dura per loro anzi