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USA: Volano i sussidi, crolla l’occupazione. La grande sfida però è il dopo.
Si prevede che oltre 50 milioni di cittadini USA perderanno il lavoro per la crisi Coronavirus. Ma è realistico lo scenario di ripresa a V anche per il mondo del lavoro USA?
Lasciando da parte le news speculative sul petrolio (speculative perché mi domando come si possa permettere ad una persona di condizionare in questo modo il mercato con un tweet, senza pensare che qualcuno da qualche pare, ben informato, speculi sulla notizia) la notizia del giorno è sicuramente il dato sulla richiesta dei sussidi di disoccupazione USA.
(…) I sussidi di disoccupazione negli Usa nella settimana conclusa lo scorso 28 marzo volano al livello record di 6.648.000 unità per l’impatto della crisi del coronavirus, dopo i 3.233.000 della scorsa settimana. Gli analisti questa settimana si aspettavano un’ascesa di 3,5 milioni di unità. (…) Constance Hunter, capo economista di KPMG, prevede che negli Usa arriveranno milioni di altre richieste di sussidio e che nelle prossime settimane si perderanno almeno 20 milioni di posti di lavoro. [Source]
Il grafico della FRED è emblematico e conferma il dramma del mondo del lavoro USA, un mondo che avevamo conosciuto quasi vicino alla perfezione a livello di dati ma che conoscevamo molto bene come estremamente fragile. E difatti il castello di carta crolla, l’occupazione collassa e decollano le richieste di sussidi. Sarà a questo punto interessante capire, quando la macchina ripartirà, come reagirà il mondo del lavoro e se tornerà tutto “come prima”. Questo lo dubito ma lo scopriremo solo vivendo. Intanto un commento a quanto scritto da KPMG. In realtà si tratta di stime ottimistiche visto che la stessa FED la vede ben peggio.
#FED: alla fine del #lockdown prevista #disoccupazione monstre, pari a 53 milioni di persone. ? A fine marzo i #disoccupati erano pari a circa 1/10 (5,8 mln).
Ma di cosa stiamo parlando???#recessione #crash #unemployment #UScrisis— Danilo Ribo DT ? (@intermarketblog) April 2, 2020
A parlare anche questa volta è la FRED (FED St Louis)
(…) But this week’s initial claims also reflect the ongoing vulnerability of American workers amid shelter-in-place orders and other social-distancing measures designed to slow the coronavirus’s spread. According to research by economist Miguel Faria-e-Castro of the St. Louis Federal Reserve, about 50 million jobs could eventually be lost due to the virus and the economic challenges it presents. These include jobs in sales, food preparation and other services, plus “high contact-intensive” positions such as flight attendants and hairdressers. (…) [Source]
Quindi aspettiamoci numeri drammatici lato occupazione USA ma osserviamo con grande attenzione i dati della ripresa. E’ lì che si capiterà la forza e l’intensità della stessa anche se buona parte del tessuto economico ne uscirà comunque compromesso.
(…) Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di circa 222.288 posti di lavoro, al top dalla Grande Recessione del 2009 ed in aumento del 292% rispetto ai 56.660 di febbraio. I licenziamenti direttamente imputabili al Covid-19 sono stati 141.844. Rispetto allo stesso mese del 2018, i licenziamenti sono aumentati del 267% rispetto alle 60.587 unità di marzo 2019. Da inizio anno sono stati annunciati licenziamenti per 346.863 unità, con un incremento dell’82% rispetto ai primi tre mesi del 2019.(…) [Source]
Chissà cosa direbbe il buon Checco…
https://www.youtube.com/watch?v=4VOQUioEK9o
STAY TUNED!
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CLAMOROSO anzi INCREDIBILE
le quotazioni della Leonardo sono state sospese a tempo indeterminato.
Il motivo?
Pare che la FED abbia commisionato 200 elicotteri AW139 modello già in uso dalla US Navy.
Caro Danilo,
Le immissioni di liquidità, di cui ti sei tanto occupato in questi ultimi anni………diventeranno un bazzecola rispetto a quelle che verranno.
Il lavoro è gestito come le merci in magazzino, just in time.