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VIX e CORONAVIRUS: la storia insegna. O forse no.
I mercati esplodono con quella volatilità che quasi si era dimenticata.
Siamo tornati sopra quota 15, un po’ il crocevia di allarme sopra la quale il sistema va in ALERT e subito deve succedere che fa rinsavire i ribassisti. La paura è stata che il sistema non riuscisse ad arginare un rischio CORONAVIRUS e deragliasse sotto effetto della volatilità. Ma il grafico VIX, dopo aver toccato quota 19, ritraccia proprio oggi in modo “sontuoso”.
Grafico VIX
Grafico di Tradingview VIX
Motivo? Sembra tutto circoscritto. Ieri si parlava di epidemia globale. Oggi il CoronaVirus fa un po’ meno paura. E i dati aziendali USA aiutano. Ma fateci caso QUANTO pesa la componente psicologica in questa fase, l’incoerenza e il sentiment.
E quindi ora che succede?
La domanda che tutti si fanno è: ma ora che succede? Visto che in molti se lo stanno domandando, vi giro l’analisi uscita proprio ieri sul Sole24Ore. Un interessante confronto tra le grandi “epidemie” dei gli ultimi anni.
Virus cinese e mercati: così è andata con Ebola, Sars e Zika
Coronavirus, Ebola, Swine flu (influenza suina), Sars. Nomi che incutono timore. In particolare, alle persone per i tragici effetti che hanno sulla nostra salute. Ma anche sui mercati finanziari. I quali, sull’onda stessa dell’irrazionalità, possono essere impattati dal rischio pandemia.
A fronte di ciò si domanda: cosa può accadere ai listini mondiali a causa del coronavirus? Per rispondere alla domanda è utile dare uno sguardo al passato. Certo: ogni epidemia, purtroppo, ha una storia a sé e si inserisce in un suo particolare contesto. Ciò detto analizzare quello che è stato serve a comprendere il futuro.
I casi storici
JP Morgan ha analizzato le reazioni delle Borse allo scoppio di diverse crisi sanitarie. In tal senso, con riferimento all’influenza suina (2009), gli esperti della banca statunitense ricordano che dal suo inizio al massimo della crisi l’Msci Mexico (considerato quale migliore riferimento per valutare l’impatto borsistico) ha perso circa il 4%.
Poi, nei 3 mesi successivi al picco influenzale, l’indice è rimbalzato del 25,7%. Lo stesso andamento (vedere il grafico pubblicato) è replicato negli altri casi presi in considerazione. Sia con Ebola (2013) che con Zika (2015).
E anche rispetto alla Sars (2003), che un po’ tutti valutano quale situazione maggiormente simile all’attuale, la dinamica rispecchia quella descritta. Dal momento della deflagrazione della crisi sanitaria l’Msci China index è scivolato (tra marzo e aprile) dell’8,6%.
Nel successivo trimestre il benchmark dell’Impero di Mezzo è rimbalzato del 31%. Più in particolare, durante l’epidemia di Sars, la capitalizzazione della Borsa di Hong Kong, sottolinea sempre JP Morgan, ha perso almeno un quinto della sua capitalizzazione. E i mercati cinesi continentali sono diminuiti intorno al 15%. (Source)
Può aiutarvi questa analisi per gestire soprattutto l’aspetto psicologico? Ovvio, nessuna certezza che la storia si ripeta anche stavolta. Anche perché non solo il CoronaVirus potrebbe essere una seria motivazione per far correggere i mercati. O farli risalire…
STAY TUNED!
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Allego link con mappa casi coronavirus, se rimane localizzata raggiungerà picco e poi l’abbiamo svangata anche stavolta.
https://bnonews.com/index.php/2020/01/the-latest-coronavirus-cases/
Da “noi” il cosiddetto occidente ci sono guerre economiche non tradizionali, provocano distruzione e morti lo stesso ma non li vedi per le strade, Grecia docet, vedere aspettativa di vita, mortalità infantile, malattie croniche e mentali dal “salvataggio” ad oggi.
Saluti a tutti.