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BITCOIN: grande rimbalzo ma manteniamo la calma
Forse lo sapete già, ma bitcoin dopo un lungo periodo di torpore, lo scorso 2 Aprile ha avuto un violento ed inaspettato movimento al rialzo di circa il 25%, tanto che la notizia è stata riportata nella home page perfino da Bloomberg.
Secondo i dati riportati da Coinmarketcap, nell’arco di tre giorni bitcoin è passato da 4100 dollari a circa 5000$, riuscendo a toccare persino i 5300.
I “bitcoiners” sicuramente esultano, forti del fatto che la tecnologia è solida, ma si tratta di elementi non troppo correlati da giustificare simili movimenti.
Certamente un rialzo a due cifre è dovuto all’ingresso nel settore di qualche pesce grosso, ma nemmeno tanto, vista la calma che regnava nei giorni precedenti. Secondo l’agenzia Reuters si è trattato di un acquisto combinato di circa 100 Milioni di Dollari svolto su 3 importanti exchange.
Balene e Bitcoiners…
Al solito non è dato a sapersi chi sia l’autore di questa “razzia” e nei siti specializzati divampano opinioni ed analisi: sarà qualcuno che intende “giocare” sul breve o che voglia investire a lungo termine ? Non lo sappiamo, ma soprattutto non sappiamo nemmeno se si tratta della terza opzione, cioè se si tratti di un “massimalista” che ritiene bitcoin la valuta del futuro ed abbia cambiato buona parte dei suoi risparmi nella nota criptovaluta.
Questo terzo punto è un elemento che non fa parte della cultura finanziaria “tradizionale”, per cui se siete nuovi del settore cripto, dovete tenerne conto.
Tanto per fare un esempio, il CEO di Twitter, Jack Dorsey, sostenitore del mondo crypto, ha dichiarato recentemente in una intervista che sta accumulando bitcoin e che ne compra fino a 10.000 dollari la settimana.
Beato lui…
Qualche preoccupazione
Il consolidamento del valore delle criptovalute, per i sostenitori di questo “sistema monetario”, è certamente motivo di entusiasmo, ma vorrei far notare anche un lato negativo.
Le crescite improvvise, a gradino, con il loro clamore finiscono nelle prime pagine dei media e creano quel sentimento che nella finanza viene chiamato FOMO (Fear of missing out) cioè la paura di perdersi l’occasione… della vita.
Ma qui il vero rischio con questi fenomeni è che il clamore mediatico richiami nel settore delle persone improvvisate che finiscono per fare errori macroscopici, come quelli che hanno comprato bitcoin il 17 Dicembre 2017… a quasi 20.000 Dollari !
Le criptovalute non sono… convenzionali
Il mondo cripto è diverso dalla finanza tradizionale, perché contiene “cose” estremamente diverse.
Ci puoi trovare dentro una valuta virtuale che si propone come alternativa alle valute a corso legale come bitcoin, oppure criptovalute legate a particolari servizi come Ether, la cui piattaforma è nata per gli smart contract, o Storj, nata per l’archiviazione decentrata, oppure Steem, che ha come obiettivo il pagamento degli autori di articoli.
E poi c’è tutto il mondo dei token che rappresentano un servizio oppure la partecipazione ad una operazione di fundraising, fin anche a vere e proprie truffe.
Insomma un mondo enorme, con opportunità ma anche con insidie.
Buttarsi a capofitto in questo settore solo perché ne hanno parlato giornali e telegiornali è la cosa più sbagliata che si possa fare.
Se volete cambiare filosofia…
Se siete esasperati della politica o siete stanchi delle banche centrali o se non volete più rischiare per via della bolla del tutto, potete semplicemente convertire i vostri “fondi” in bitcoin o altra criptovaluta, usando un exchange come Coinbase o The Rock Trading, li trasferite in un wallet, mettete le password in una cassaforte e fine del discorso.
Se credete alla tecnologia, li lascerete là fino a quando lo riterrete opportuno, senza tanti ragionamenti sul trend rialzista, ribassista o quant’altro; che oggi valga 4000 o 5000 non cambia nulla: se volete fare il passo lo fate e chiuso.
Non si tratta di un investimento, è un cambio di filosofia della propria vita.
La necessità di informarsi
Se invece volete investire, il discorso è molto diverso.
Anzi no: anche nel mondo “crypto” vige la stessa cautela che si applica alla finanza tradizionale: ci si deve informare.
Bitcoin non è nato per farci trading, è nato come sistema monetario alternativo; se volete usare le criptovalute per farci del trading dovete averne le capacità; inoltre dovete avere la competenza per gestire uno strumento che funziona in un modo completamente diverso da quello che “sapevamo” fino a ieri: ad esempio dovrete capire come funziona un Wallet e cosa sono i concetti principali della crittografia, le chiavi pubbliche e le chiavi private, ecc.
Senza contare che le “criptovalute” sono oltre 2100: anche solo per conoscere quali sono quelle solide e quali quelle inconsistenti richiede uno sforzo di tempo importante su siti web, blog e chat di Telegram, sia in italiano che in inglese.
Molti stanno ricorrendo all’escamotage di non informarsi, delegando tutto a piattaforme più o meno famose, più o meno pubblicizzate, dedicate al trading per criptovalute, ma francamente mi sembra una sciocchezza.
Se non sapete nulla, mettendo i soldi qui dentro non farete altro che utilizzare piattaforme per spennarvi… chiavi in mano.
In attesa delle proposte della Consob (spero di parlarne prossimamente) quello che posso consigliare è che il mondo delle criptovalute prima di tutto deve essere capito.
Solo quando lo avrete compreso avrete informazioni sufficienti per decidere se vale la pena impegnare qui parte dei vostri capitali.
Piuttosto che investire disinformati, meglio spendere i propri soldi altrove, ad esempio per un corso.
In Italia abbiamo già delle eccellenze come Decentra a Bologna e BCademy a Pordenone, ma si possono utilizzare anche corsi Online.
Ma Online oppure Offline che siano, saranno sempre spesi meglio che buttati a casaccio sulla prima piattaforma di trading che viene a bussarvi sullo schermo.
Ci torneremo.
Link Utili
https://cryptonomist.ch/it/2019/03/06/jack-dorsey-compra-bitcoin/
La notizia su Bloomberg
La notizia sul Sole 24 Ore