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FED: tasso sale di 25 bp, nulla cambia ma TUTTO cambia!
Partiamo dalle cose semplici, ovvero dal rialzo del tasso che la FED ha decretato questa sera.
(ANSA) – NEW YORK, 26 SET – La Fed alza i tassi di interesse di un quarto di punto. Il costo del denaro sale in una forchetta fra il 2,00% e il 2,25%. Si tratta della terza stretta dell’era di Jerome Powell e dell’ottava dal 2015, da quando la Fed ha avviato il ciclo di rialzi dopo la crisi finanziaria.
E fin qui nulla di nuovo. Tutto ampiamente previsto e descritto dal vostro blogger pedemontano nel POST di ieri che lo potete vedere cliccando QUI.
Come dicevo però ieri, non era il rialzo dei tassi che faceva la differenza, ma il comunicato ufficiale. Infatti il buon Jerome Powell non ci ha delusi. Ed ecco che proprio nel comunicato ufficiale troviamo una modifica importante.
Voi direte: è solo una frase, ma nelle logiche e nelle dinamiche attuali, una frase può fare la differenza. Specialmente se poi a sparire è una parola: “accomodante”.
Letto con le logiche degli economisti, significa che è una dichiarazione, una dichiarazione della fine dell’era accomodante.
Poi se andiamo a vedere nel concreto, cambia ben poco nel resto, visto che poi Powell va a confermare il quadro che era già noto.
Eccovi il Dot Plot aggiornato.
FED DOT PLOT a settembre 2018
Beh, si vede un aumento del future FED rispetto ad un mese fa in quanto il quadro, passando il tempo, tende a concretizzarsi senza un dietrofront di Powell. Che oggi non c’è stato.
Ma è altrettanto vero che la mediana, poi, non se ne esce nemmeno troppo stravolta.
Volete la conferma? Eccovela. Un Dot Plot forse più complesso ma dove si vede che, alla fine, cambia solo il “Longer Run” (passa al 3%).
FED DOT PLOT a confronto
E la curva dei tassi che combina? Eccovela servita. Rispetto ad un mese fa, si alza tutta di 25 bp. Coerente ma allo stesso tempo sensibile alle previsioni FED. Anche se è già tanto capire con apparente certezza la situazione tra 6 mesi. Figuriamoci tra 5 anni.
US TREASURY YIELD
STAY TUNED!
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Quando arriverà la prossima recessione probabilmente non prenderà nessuno di sorpresa: tutti la aspettano, non sanno – ovviamente – quando di preciso, ma sanno che non manca molto. Forse quello che è più imponderabile a questo punto è la sua entità: sarà forte, media o piccolina?