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CRIPTOVALUTE: sondaggi e conferme
La banca internazionale ING ha commissionato un sondaggio per verificare il livello di confidenza con le criptovalute dei cittadini europei e di altri paesi come USA, Turchia ed Australia.
Il sondaggio è stato reso pubblico il 26 Giugno scorso, ed ha visto coinvolti 15 stati, per un totale di circa 15000 intervistati.
I risultati salienti di questa intervista sono :
- il 66% dei cittadini europei ha sentito parlare di criptovalute
- il 9% possiede criptovalute,
- il 25% pensa in futuro di comprarne
- il 35% pensa che in futuro le criptovalute saranno usate per gli acquisti online
Per l’Italia si parla di un 8% di cittadini che possiedono criptovalute, un risultato che pareggia quello degli Stati Uniti e che supera molti stati europei.
Risultati che trovo molto incoraggianti per il settore, anche se appare chiaro che le criptovalute siano usate anche come bene rifugio, visto che l’adozione aumenta con l’aumentare delle situazioni di incertezza dei vari governi (vedi Turchia).
Del resto si tratta di asset non censurabili, non sequestrabili, non ingombranti come l’oro fisico, trasferibili in qualunque posto del mondo con estrema facilità e velocità e soprattutto convertibili in valuta pregiata, quale altra migliore caratteristica si può trovare nella moneta di un paese in “crisi” ?
In poche parole molti cittadini devono aver valutato che nonostante la volatilità, i vantaggi delle criptovalute sono maggiori rispetto a quelli delle valute emesse dal proprio governo, quindi hanno volentieri ripiegato su bitcoin & C.
E’ quello che sta succedendo in Venezuela con il Bolivar sempre più vicino a diventare carta straccia, mentre le criptovalute come Dash e Bitcoin sono sempre più utilizzate dalla popolazione.
Vediamo alcuni grafici.
Il primo grafico che ho estratto dal sondaggio risponde alla semplice domanda “Hai mai sentito parlare di criptovalute ?”
Il consumatore medio europeo ha risposto SI per il 66%, mentre gli italiani sono persino al 70%, un valore decisamente importante.
Il secondo grafico propone le risposta alla domanda “Possiedi criptovalute ?”
Ebbene, l’8% degli italiani intervistati detiene criptovalute. Un numero superiore alle attese più ottimistiche. La Turchia comunque batte tutti con un 18% !
Terza domanda : ti aspetti di possedere criptovalute in futuro ?
Anche qui l’Italia si presenta con un buon 24%, mentre Romania e Turchia mantengono percentuali inarrivabili.
Infine vi propongo quest’ultimo grafico, che deriva da questa domanda : “Quanto rischioso è possedere questi asset in confronto con le criptovalute / bitcoin ?”
Come si vede la fiducia negli asset “tradizionali” è ancora molto elevata: dal 46% al 70% degli intervistati li ritengono meno rischiosi di bitcoin.
C’è comunque una percentuale di circa il 20-30% degli intervistati che si fida maggiormente di bitcoin piuttosto che degli asset tradizionali, un numero piuttosto importante che segnala come le cose stiano cambiando.
Forse anche perché alcuni governi dei paesi emergenti, anzi mal-governi, stanno involontariamente incentivando la cittadinanza all’uso delle criptovalute.
Per usare un inglesismo, un favoloso endorsement.
Per chi fosse interessato, il sondaggio ING (in lingua inglese) è pubblicamente scaricabile in PDF da questo LINK.