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CREDITO COOPERATIVO: La mia banca è differente! Anzi proprio NO!

Scritto il alle 16:45 da Danilo DT

Quando parliamo di banche italiane e di sistema bancario italiano solido, mi viene sempre un brivido freddo in quanto è ben noto la quantità immane di sofferenze bancarie che tuttora devono ancora essere digerita dal sistema. Il piano di cessione di NPL va avanti in modo più o meno spedito e non senza tante difficoltà.
Ma ormai è la priorità e quindi si fa di tutto per accelerare i tempi. Sempre che poi qualcosa non vada storto.
Per esempio, lasciando da parte le solite realtà arcinote, vale a dire MPS, Banco BPM, Creval ecc, è giusto buttare un occhio a quel sistema che rappresenta la “banca del territorio”, le casse rurali (o credito cooperativo).
Per carità, Cassa Centrale Banca e Iccrea procedono con il loro progetto di aggregazione delle banche di credito cooperativo, qualcosa non sta andando per il verso giusto ed è LaStampa a raccontarci cosa sta accadendo.

(…) Poco capitale, molte sofferenze e troppi Btp in portafoglio. Braccio di ferro tra Bankitalia e Bce. Mancano 700 milioni per Cassa centrale e 1,8 miliardi per Iccrea. No della Lega alle aggregazioni (…) [Source

In questo articolo di Alessandro Barbera, si fa una disamina sulle problematiche che stanno emergendo verso la nascita delle due megaholding bancarie: Iccrea e Cassa Centrale.
Già in Parlamento è stata chiesta una moratoria di 18 mesi alla riforma varata dal governo Renzi. Le cause sono in realtà legate a motivazioni legate ai principi di mutualità e al radicamento sul territorio. Ma poi ci sono anche motivazioni ben più profonde ed economiche.
Infatti sembra che le due holding in fase di creazioni necessiterebbero un bel po’ di capitale fresco. A Cassa Centrale mancherebbero 700 milioni di euro e Iccrea 1,8 miliardi. E chi glieli dà? Il mercato? Ben difficile, visto che si tratta di una rete bancaria con tanti rischi e poca redditività, oltre che una governance molto opaca e spesso politicizzata.
Forse Bankitalia doveva pensarci prima ma Visco aveva fretta, voleva creare due colossi che però si stanno dimostrando coi piedi di argilla.
Grande non sempre è bello. E se poi quello grande casca, fa anche più rumore…
E allora occhio anche a questi due colossi che rischiano di nascere già belli bacati.
Ed a conti fatti, forse, l’abbondante short che è stato fatto sulle nostre banche, in queste ultime settimane, non è poi nemmeno troppo indifendibile.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

2 commenti Commenta
paolo41
Scritto il 4 Giugno 2018 at 19:51

oggi è stato un giorno di dichiarazioni farlocche da parte di rappresentanti del governo (Bagnai ha perso l’occasione di star zitto perché è stato subito smentito) su tasse, salario minimo, bisticcio DiMaio / Fico sui vitalizi, emigranti, etc.
Ma il fatto più grave mi sembra la notizia riguardante Draghi che ha ridotto la quota di acquisto di titoli italiani sul totale mensile….. che sia un warning ?????

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