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Torna il FLY TO QUALITY per colpa dei dazi di Trump

Scritto il 23 Marzo 2018 alle 08:01 da Danilo DT

Alla fine è arrivata la bocciatura del mercato alla politica dei dazi commerciali di Donald Trump. In USA come in Europa. Ed è proprio questo un elemento curioso, visto che ci sono indiscrezioni che vedrebbero probabile la possibile esclusione dell’Europa dei dazi Usa su alluminio e acciaio. Dazi che sarebbero indirizzati soprattutto verso la Cina. Ma poi c’è anche l’umore dei mercati che sconta anche il rialzo dei tassi della Banca Centrale Usa.

Insomma, la scusa è sempre pronta. Voi intanto sapete benissimo che ci sono elementi condizionanti che influiscono sul trend dei mercati, e sono elementi che vanno ben al di fuori di quello che è una semplice delusione sulla forward guidance sui tassi USA (che resta una speranza con poche possibilità di essere certificata come sicura).
Guardate l’intermarket. E’ nuovo fly to quality.
Borse negative.
Vix in salita.
Petrolio debole.
Bond tedeschi in grande spolvero.
MA attenzione… con un differenziale di rendimento tra USA ed Eurozona che aumenta…ci troviamo un Dollaro USA nuovamente più debole. Ed è questa la vera novità. Non è più il Dollaro USA il “bene rifugio”, bensi lo è l’Euro, malgrado tutte le magagne e le debolezze. Segno che il mercato ha deciso di bacchettare Trump.
Intanto però dal punto di vista tecnico la situazione si sta logorando.
Sarà più preciso nel weekend. Intanto vi propongo solo il grafico del benchmark SP500. IL quadro tecnico si sta complicando NON poco.