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FACEBOOK: quando qualcosa è gratis, diventi TU la merce

Scritto il alle 10:35 da Danilo DT

 

In questi giorni, siamo tutti testimoni del grande problema che ha coinvolto Facebook (e a cascata, tutti gli altri social network) sulla sicurezza dei dati e della privacy.
E per certi versi mi ha sorpreso come gli utenti degli stessi social network si sono stupiti e a tratti anche sconvolti. Ma come è possibile che certe cose accadano?

Io mi permetto solo di dire una cosa.
La storia insegna, al mondo nessuno ti regala nulla. Quindi come potete pensare che Facebook faccia beneficenza? La verità è che l’utente diventa merce.

(…) La vicenda non è interessante solo perché dimostra – ancora una volta – quanto Facebook fatichi a tenere sotto controllo il modo in cui sono usati i suoi dati (che in fin dei conti sono i nostri dati), ma anche perché Cambridge Analytica ha avuto importanti rapporti con alcuni dei più stretti collaboratori di Donald Trump, soprattutto durante la campagna elettorale statunitense del 2016 che lo ha poi visto vincitore. La storia ha molte ramificazioni e ci sono aspetti da chiarire, compreso l’effettivo ruolo di Cambridge Analytica ed eventuali suoi contatti con la Russia e le iniziative per condizionare le presidenziali statunitensi e il referendum su Brexit nel Regno Unito. (…) [Source]

Non voglio tediarvi oltre con l’argomento, se volete approfondire COSA è successo nella realtà, vi lascio questo LINK che vi spiegherà tutto. Capite che la questione in realtà è molto più complessa di quanto sembri. I mercati intanto incassano la questione con preoccupazione e perdono terreno. Solo emotività? Forse NON solo.

La domanda che dovremmo porci (come investitori), alla fine, è la seguente.

Molte società sono in perdita da sempre e continuano a scontare utili futuri difficilmente realizzabili. Sono società che per molti sono “disruptive”, e quindi temi che cambiano la vita dei cittadini, in un modo o nell’altro. Ma se i modelli di business non sono sostenibili, prima o poi succede qualcosa che rende palese l’irrealizzabilità di certi obiettivi.

I social network fanno soldi se vendono i dati, e se in futuro ci saranno controlli stringenti, molti introiti verranno meno. Un altro grande colosso “degli ultimi tempi”, ovvero Netflix, produce più debito che fatturato e arriverà un momento in cui non potrà più accaparrarsi i diritti per costosissime serie televisive. Ci vorranno aumenti di capitale o nuovi finanziamenti. E poi c’è sempre la storia di Tesla di cui ho parlato spesso in passato e che vi invito a rivedere cliccando QUI.
E poi, se proprio vogliamo fare un po’ di terrorismo misto però a concreto realismo, è giusto menzionare anche il capitolo criptovalute.
Già sapete cosa penso, in futuro le criptovalute avranno un ruolo importante ma oggi è un mercato fortemente immaturo, con quotazioni discutibili e, soprattutto, molte ICO piazzate nell’ultimo anno che finiranno molto male.

Devo continuare? La sala operativa mi ha fatto sapere che su Poste Italiane l’aumento di dividendo è voluto soprattutto dal Tesoro che vuole collocare una seconda tranche di titoli (e quindi deve mettere le basi per una nuova IPO) e da CDP che invece ha bisogno di soldi, che poi girerà, guarda caso, al Tesoro.
Mi fermo qui, ma di quanto ho scritto, forse, non è proprio tutto da buttare nel cestino. Non credete?

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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3 commenti Commenta
kry
Scritto il 23 Marzo 2018 at 22:27

Intermarket and more è gratis ?
Caspita Danilo cosa mi hai rubato che non mi sono accorto.
Complimenti sinceri per come spazii sugli argomenti.
Buon fine settimana e Auguri in anticipo per una Santa Pasqua.

luigiza
Scritto il 25 Marzo 2018 at 18:30

kry@finanza,

>> Caspita Danilo cosa mi hai rubato che non mi sono accorto.

Ti ha rubato la informazione da quale pagina web arrivi ed a quale pagina andrai quando lascerai quella di I&M. E non é poco se la moltiplichi per il numero di visitatori giornalieri.

perplessa
Scritto il 27 Marzo 2018 at 22:48

mi è sempre sfuggito a questo proposito cosa ci guadagna watshapp a fornire un servizio gratis. ho sempre pensato ovviamente quello che dice il titolo. ho discusso con degli amici sostenendo che è peggio di Facebook, pigliandosi la rubrica del telefono cellulare, e loro sostenevano che invece fosse sicuro perché le conversazioni sono criptate. Anche usando un numero di cellulare usa e getta per installarlo si diminuisce il problema ma non si estirpa, a me pare così.Spero di sbagliarmi.

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