in caricamento ...
FLASH: impeachment in Brasile? E il Bovespa va a -10%
Sembra incredibile ma quando salta fuori una grana, ecco che subito ne viene un’altra a rincarare la dose. E quindi è curioso il fatto che proprio in questi giorni parliamo di impeachment negli USA, con un Donald Trump che perde ogni giorno che passa quella poca credibilità che gli era rimasta… ed ecco che arriva una notizia accompagnata da un listino a -10%.
Sissignore, avete letto bene, una borsa che sta perdendo il 10%, ovvero il Bovespa. E’ quindi chiaro che stiamo parlando del Brasile.
Una tempesta politica scuote in queste ore l’intero Brasile. Con uno scoop che ha mandato in tilt la sua edizione online, il quotidiano Oglobo ha svelato un retroscena che colpisce al cuore il presidente Michel Temer e che ora rischia una procedura di impeachment. La notizia non è stata smentita dal Procuratore generale, Rodrigo Janot. I fratelli Joesley e Wesley Batista, magnati della JSB, la grande holding che si occupa di procedimenti nella lavorazione della carne bovina e suina, con filiali in altri 22 paesi del mondo, tra i più generosi finanziatori delle campagne elettorali, hanno consegnato ai magistrati di “Lava Jato” una registrazione audio nella quale il Capo dello Stato avrebbe comprato il silenzio dell’ex presidente della Camera, Eduardo Cunha, suo vice nel PMDB, accusato di corruzione e in carcere dall’ottobre scorso. La consegna del nastro alla magistratura ha fatto spiccare una sere di ordini di cattura che vengono applicati in queste ore. Elicotteri volteggiano dalle prime ore dell’alba tra Copacabana e Ipanema per coordinare le operazioni della Polizia federale. (Source)
Grafico Bovespa
Riproduzione riservata
STAY TUNED!
Questa notizia dimostra quanto chi opera nei mercati in realtà ignora del tutto le notizie e non il contrario. In Brasile anche i sassi e le iguane sanno che Temer era corrotto sino al midollo e che la destra brasiliana che ha organizzato il “golpe” contro Dilma Roussef è ancora più corrotta dell’altra fazione. Da notare che in tutti questi mesi non è emerso un solo elemento che dimostri che Dilma abbia intascato personalmente dei soldi mentre Temer e soci hanno incassato milioni. Il Brasile è l’ennesimo caso della perdita di influenza degli Stati Uniti che non riescono più a organizzare golpe e contro golpe neppure nell’orto di casa per l’assoluta incapacità di trovare una fazione politica che non sia screditata, corrotta e incapace. Alle prossime elezione se Lula si ripresenta, cioè se non riescono a inventarsi qualcosa per tenerlo fuori, prende il 90% dei voti. Tutto questo casino solo ed esclusivamente per portare Petrobras verso Chevron che perde riserve ogni anno mentre i giacimenti brasiliani per quanto difficili e costosi da estratte sono reali.