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WALL STREET: in caso di correzione, sarà occasione di acquisto
Malgrado il peggioramento del sentiment sul mercato a causa delle difficoltà sulla legge che va a modificare l’Obamacare, notiamo sui derivati una situazione non preoccupante. Anzi, una probabile piccola correzione potrebbe essere una buona occasione per incrementare le posizioni. Analisi del COT Report from CFTC. [Guest post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, la mancata approvazione, da parte del Congresso Usa, della riforma dell’Obamacare, ha innervosito non poco i mercati finanziari, che cominciano a temere la non realizzabilità del programma pro-sviluppo della nuova Amministrazione Trump. I risparmi della riforma, avrebbero infatti dovuto finanziare un ampio programma di investimenti in nuove infrastrutture, che risultano anch’essi seriamente a rischio. Dopo molti mesi s’intacca pertanto il clima di estrema fiducia instauratosi dopo le elezioni presidenziali Usa.
Gli accadimenti dello scenario intermarket testimoniano peraltro fedelmente tale iniziale perdita di fiducia. Registriamo, infatti, uno storno ulteriore delle quotazioni del dollar index, che perde lo 0,7 %, e che dopo molti mesi torna sotto quota 100. Allo storno della valuta Usa si accompagna un calo dello 0,7 % dei prezzi delle commodities. Segnalo che nelle ultime 6 settimane, le commodities hanno perso il 6,5 % del loro valore in termini reali. Ciò non suffraga di certo le ipotesi di una prossima ed imminente accelerazione del tasso di crescita dell’economia mondiale. Ipotesi suffragata anche dagli accadimenti del mercato obbligazionario. I tassi sui bond a dieci anni Usa, infatti, arretrano di altri 10 bps, e tornano a quota 2,40 %. La perdita di fiducia comincia peraltro ad avvertirsi anche sui mercati azionari. Il nostro benchmark di riferimento, l’S&P 500, registra, infatti, il peggior storno degli ultimi 5 mesi, perde l’1,44 % e sembra voler iniziare a correggere taluno degli eccessi degli scorsi mesi.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : – 49.064
Large Traders : + 42.131
Small Traders : + 6.933
Si conferma, pertanto, la nuova configurazione del mercato dei derivati azionari Usa. In quest’ultima ottava registriamo, comunque, variazioni pari a 6.864 contratti. In particolare, i Large Traders, confermandosi trend- following, cedono 5.594 contratti long, e cominciano ad alleggerire la loro ancora pingue posizione Net Long. Gli Small Traders cedono anch’essi 1.270 contratti long, ma non invertono la loro nuova posizione, e restano seppur di misura in posizione Net Long. I Commercial Traders, invece, dopo alcune settimane di ingenti vendite, cominciano ad avvertire i pericoli indotti da questa iniziale perdita di fiducia, e nel tentativo di arginarla acquistano l’intero lotto dei 6.864 contratti long. Le movimentazioni di quest’ultima ottava, di segno opposto a quelle delle precedenti settimane, confermano che siamo di fronte ad un primo embrionale cambio di clima sui mercati azionari Usa. Personalmente non vedrei male una prosecuzione ordinata della correzione appena iniziata. La mia personalissima retta di regressione dell’S&P 500 segnala infatti che le quotazioni attuali sono superiori di circa 100 punti rispetto ai loro livelli di equilibrio. Lo storno permetterebbe pertanto di correggere taluno degli eccessi prodottisi dopo le elezioni presidenziali Usa. L’esame complessivo dei miei indicatori mi induce comunque a ritenere che lo storno non sia del tutto scontato, e se ci sarà non sarà convulso e particolarmente marcato, bensì ordinato e contenuto. D’altronde, nonostante le gran chiacchiere seguite all’elezione di Donald Trump, le condizioni strutturali dell’economia Usa e di quella mondiale non sono in questi mesi mutate. Lo storno costituirebbe, pertanto, come sempre accaduto in quest’ultimi anni, un’ennesima occasione di acquisto.
Futuro prossimo che si prospetta, quindi, un pò incerto, che cercherò, comunque, di tradare con il mio originale trading system, fondato sullo sfruttamento e sulla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi e nelle ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Da inizio d’anno il mio portafoglio “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva, pari all’ 8,87 %. Performance superiore a quella realizzata dal Ftse All Share, pari, nel contempo, al + 6,37 %. Conseguita, pertanto, una sovra-performance del 2,5 %, inferiore alle nostre attese, che non fa venir meno la fiducia nel nostro approccio operativo, che negli ultimi 4 anni ci ha regalato una sovra-performance media annua pari al + 20,8 %. Coerentemente con l’analisi di mercato esposta e con la mia view d’ordine generale, questa settimana, riduco leggermente la mia esposizione sul mercato azionario italiano, in particolare contraggo dall’85 all’80 % le mie posizioni long, ed incremento dal 15 al 20 % le mie posizioni short, assumendo di conseguenza una posizione Net long pari al 60 % del mio portafoglio. Chi desiderasse approfondire e ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se vuole, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.