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DOLLARO USA: speculazione a favore, analisi tecnica pure, ma Trump non ci sta

Scritto il alle 09:17 da Danilo DT

dollaro USA rally

Mercato quasi in stand by. Si vuole vedere chiaro, si cercano maggiori certezze su quello che sarà il Trumponomics, nel bene e nel male, tenendo ovviamente conto delle conseguenze che tale politica avrà non solo per gli USA.
Ma ciò che secondo me deve essere valutato non è solo il verificare che le le promesse siano mantenute, ma anche la fattibilità e le conseguenze di certe iniziative.
Parliamo subito di un problema MOLTO più spinoso di quanto possiate immaginare.
Il Trumponomics prevede un deficit “monstre” con spese per infrastrutture e defiscalizzazioni varie. Tra dire il fare c’è di mezzo il mare e forse anche l’oceano. Guardate per esempio le differenze tra il piano fiscale di Trump e quanto invece prevede il piano della Camera.

piano-camera-trump-fiscale-usa

Questo deficit ha quindi ancora tantissimi punti oscuri. Ma una cosa è data per “molto probabile”.
Più deficit, più crescita, più reflazione, tassi che aumenteranno e Dollaro USA che quindi si manterrà forte.
E’ una logica conseguenza che potrebbe essere pareggiata solo da un paritetico movimento dei tassi in Europa. Cosa che possiamo escludere visto che il QE è stato recentemente confermato e l’inflazione è in leggero miglioramento ma…provate a togliere petrolio e alimentari e vi ritroverete con una curva abbastanza piatta.

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A questo punto però sorge un problema. Se il Dollaro USA si rafforza troppo, il motore della macchina economica USA rischia di incepparsi. E allora ecco che il Neo Presidente già lascia intendere qualcosa di strano…

Il dollaro è “troppo forte” e lo yuan sta scendendo a picco. Lo afferma il presidente eletto Donald Trump in un’intervista al Wall Street Journal, suggerendo che le recenti azioni di Pechino a sostegno della valuta cinese “sono solo perchè non vogliono farci arrabbiare”. Per Trump “le nostre aziende non possono competere” con quelle cinesi perchè la nostra valuta è troppo forte e questo ci sta uccidendo” –  (RN) 

Scattano le incongruenze. Il quadro macroeconomico spinge a rigor di logica verso un Dollaro USA che addirittura tende a rafforzarsi. Ma Trump non sembra d’accordo e spinge per una valuta “sotto controllo”.
Che fare? Beh, la strada può essere quella della manipolazione. Ovvero la “guerra valutaria”, cosa non prevista e ammessa ma da non escludere. Intanto il mercato ha preso una posizione decisamente “pro Dollaro USA” con esposizione long decisa.

usd-total-speculator-2017

Guerra valutaria alle porte? Grafico Dollar Index

Questa ipotesi è quella che si vorrebbe evitare. Il futuro ovviamente lo scopriremo solo vivendo ma, attenzione, molto interessante è l’impostazione grafica del Dollar Index che mette benissimo a nudo la situazione.

us-dollar-index-chart-weekly-2017

Per chiarezza e comodità scomporrei il grafico in più fasi.

FASE 1 – Formazione di un wedge (puntinato di giallo) di lungo periodo che ha origini nel 2005.
FASE 2 – Nel 2014 assistiamo alla rottura del wedge
FASE 3 – Nascita di trend rialzista (in azzurro)
FASE 4 – raggiungimento del target proprio a fine 2016 con successivo pull back tuttora in corso

E ora viene ovviamente il bello. Potenzialmente il pull back potrebbe trovare una buona base di appoggio proprio su quota 100 (linea viola) e poi da qui ripartire. E nel breve periodo difficile poter intravvedere movimenti più traumatici, in quanto andrebbero a compromettere totalmente il quadro rialzista (che diventerebbe incoerente con le logiche di mercato).
Quindi? Beh… Occhio alla rottura di livelli che saranno determinanti. Li ho segnati con le stelline rosse. E nel lungo periodo teoricamenteil target potrebbe essere rappresentato addirittura dal cerchio rosso.
Ma prima di arrivare a quei livelli, di acqua (e di Presidenti) ne dovranno ancora passare sotto i ponti.

dollar-index-chart-weekly-2017-PROJECTION

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
mashimo74
Scritto il 25 Gennaio 2017 at 11:54

Ciao Danilo,
analisi fondamentale, per cercare di comprendere da prossima direzione del mercato, quella che Tu hai evidenziato con il DOLLAR INDEX …. con una previsione dell’indice a $118/113 subentrerà un’altro grande problema inerente alla correlazione inversa tra dollar index e Gold e quindi anche il Silver. …. a dispetto di chi vede l’oro a 1500$ nell’imminente, penso invece che, come da analisi personali che ho allegato, faranno un bello scherzetto a chi punta long sul metallo prezioso per eccellenza … prima lo faranno stornare e poi lo ricopriranno a piene mani . … buon lavoro.

    Scritto il 25 Gennaio 2017 at 12:12

    Assolutamente, in ambito intermarket la correlazione tra oro, tassi e USD sarà importante anche per il mercato azionario.
    L’unica cosa che può cambiare le correlazione è un eventuale rischio sistemico.

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