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I tassi di interesse possono predire la recessione?

Scritto il alle 10:05 da Danilo DT

fed-tassi-interesse

L’importanza di certi livelli target sono stati ben definiti nel video TRENDS redatto nello scorso fine settimana. Ma se per il breve periodo ci sono degli importanti ragionamenti che devono essere fatti, di matrice tecnica, politica, economica e finanziaria, ecco che per il medio lungo periodo intervengono anche altri tipi di analisi che possono essere prese in considerazione.

Innanzitutto un dato di fatto. Il T-Note USA ha abbandonato l’area 2.60% ed ora staziona in zona 2.40%. Ma la cosa secondo me più interessante è un’altra. La differenza dei rendimenti tra i titoli a 10 anni ed i titoli a 2 anni si è nuovamente assottigliata. Questo dovrebbe essere un segnale di appiattimento della crescita economica a stelle e strisce. Usiamo il condizionale, in quanto non è certificato da nessuna parte.
In questo grafico infatti è ben visibile questo tipo di ragionamento. Nella fattispecie è preso in esame non il rendimento dei T.Note ma il tasso swap a 2 yr e a 10 yr. La sostanza non cambia.

Tasso swap 10yr – 2yr

us10yr-us2yr-recession

Nel grafico (e qui viene la cosa interessante) ho segnato anche le fasi di recessione. Cosa notate? Che la recessione arriva quando il differenziale scende oppure no? Come potete vedere, la recessione arriva quando il differenziale, a seguito di una forte discesa, tende ad impennarsi. Il segnale quindi non è proprio ben augurante, anche se nelle ultime sedute il differenziale è tornato a scendere. Però se veramente il downtrend fosse rotto al rialzo, sarebbe un segnale di allerta.
E sia ben chiaro, il segnale è valido sia per gli USA ma anche per il resto del mondo. A scanso di equivoci, eccovi lo stesso indicatore anche per altri paesi. Se notate, la musica non cambia. Per il momento quest’analisi è ancora fortemente “globalizzata”. Ora con Trump e politiche monetarie divergenti, vedremo che succede.

10yr – 2yr governativi su scala globale

10yr-2yr-recession-GLOBAL

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Danilo DT

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2 commenti Commenta
emzag
Scritto il 17 Gennaio 2017 at 11:05

OT Brexit

Vorrei far presente che Trump ha detto che la Brexit è una grande cosa che permetterà a USA e UK di fare ottimi affari insieme.
Nel frattempo quei babbuini dei tedeschi trattano l’Italia come una pezza da piedi spingendo la UE a mandare la lettrina al governo e rivolgendosi a FCA come a dei camerieri (dopo aver avvelenato l’intero pianeta con i loro catorci Volkswagen truccati).
Il modo giusto per rafforzare i legami fra le nazioni dell’Unione.
Unione che quest’anno potrebbe vedere altre defezioni pee non parlare di quello che succederebbe due minuti e mezzo scarsi dopo una eventuale elezioni della Le Pen.
Grande popolo gli inglesi, con due palle quadrate da far paura e con un senso dell’opportunità nelle decisioni storiche che noi italiani riusciamo ad avere solo e sempre in ritardo.
I tedeschi invece non ce l’hanno per niente e sbagliano sempre da un secolo a questa parte.
E noi con chi stiamo?
Ma è elementare Watson…con i tedeschi…e poi “in ritardo”, in “sedonda battuta” li molleremo…Noi lo sappiamo che facciamo cosí. I tedeschi lo sanno che facciamo cosí.
Però continuiamo da oltre a un secolo a allearci… 😀

bano
Scritto il 17 Gennaio 2017 at 11:17

emzag,

ottima visione, ora non ci resta che aspettare 8 settembre ,nel frattempo siamo anche senza un generale Badoglio,. confidiamo nel buon Dio…..

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