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BCE: elicottero della disperazione in vista?

Scritto il alle 12:09 da Danilo DT

draghi helicopter QE

Già ne avevo sentito parlare, ma adesso inizia ad essere un tema ricorrente anche tra gli economisti.
Visto che il Quantitative Easing non riesce ad essere così “concreto” a livello di impatto, sia sulla crescita e sia a livello di inflazione, inizia a girare la voce di una mossa della disperazione da parte di Mario Draghi.
In molti la chiamano “la politica dell’elicottero”. Si tratterebbe di evitare giri e sotterfugi strani ed andare a colpire direttamente la capacità di consumo dei cittadini europei, distribuendo direttamente a loro una somma.
Si, avete capito bene, un elicottero più sfrontato di quello di Bernanke, un elicottero che rappresenta l’ultima spiaggia. Un elicottero che nascond retroscena drammatici.
Significherebbe che la Bce è veramente alla frutta e non sa più a che Santo votarsi.

(…) Secondo i calcoli di Nordea, la prima banca scandinava, la Bce potrebbe permettersi di stanziare 444 miliardi euro per la distribuzione di liquidità direttamente ai consumatori. Tenendo conto che nella zona euro gli abitanti sono 340 milioni, si tratterebbe di 1.300 euro a testa. Un bel regalo che potrebbe essere fatto in contanti o acquistando titoli di Stato direttamente all’emissione e non sul mercato secondario come avviene oggi. E per evitare che la politica dei tassi negativi inneschi una corsa alla liquidità da parte dei risparmiatori, le banche centrali potrebbero decidere di passare a una fantasy monetary policy: stampare denaro per finanziare tagli di tasse allo scopo di uscire dalla spirale deflazionistica. (LQ) 

Forse l’idea di un assegno pro-capite è pura illusione, ma l’idea di andare a colpire la crescita economica e magari la defiscalizzazione degli introiti non è una soluzione da buttare via.
Ma è ovvio che non tutti sono d’accordo. Ad esempio i tedeschi.
Però questa “provocazione” sottolinea per l’ennesima volta che è necessaria (ve lo dico da ANNI) una rivoluzione in ambito di Eurozona: nuovi trattati, nuovi accordi, nuovi parametri e soprattutto politica fiscale comune, politica di bilancio comune, maggiori poteri al parlamento europeo….Insomma MAGGIORE UNIONE. Se si vuole andare avanti.
Altrimenti visto il colabrodo clamoroso che ne sta venendo fuori, tanto vale valutare anche altri tipi di Piani, senza poi dimenticare che a giugno ci saranno eventi che potranno anche accelerare il processo di disaggregazione e quindi far morire l’UE di morte naturale.
E conoscendo i nostri polli (politici) credo decisamente credibile questa mia seconda ipotesi. E non sarà di certo con un lieto fine.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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6 commenti Commenta
draziz
Scritto il 18 Aprile 2016 at 12:32

L’idea della riduzione delle tasse è quella giusta e l’unica che può dare risultati.
Forse un barlume di luce, in mezzo alle tenebre da cervello incartapecorito, delle menti dei soloni della finanza pare si sia accesa.
Senza consumi anche il flusso di denaro in entrata nelle loro tasche finirà per arrestarsi.
Se si pensa a quali obblighi e adempimenti siamo stati tutti costretti dal 2002 in avanti, ognuno con relativa ed obbligatoria spesa per potervi adempiere, obblighi per poter essere tutti uguali, tutti a norma, tutti proiettati verso una sicurezza ed un benessere collettivo che…si vede proprio come è stato raggiunto…
Questa costante spesa unita ad una progressiva aumentata tassazione, non ultima anche in termini di IVA, ha prodotto un trasferimento di liquidità dalle tasche e dai conti correnti di tutti, ma senza possibilità di rivalsa o di effettivo recupero per millantato aumento di possibilità.
I tedeschi? Fangala! (…diceva un tale mascherato da arabo un po’ di anni fa) Vasser à Fangala!
Hanno ricevuto un “piccolo” aiutino (ha, ha, ha…) per tenere in piedi la moribonda “Banca con il Buco Intorno” (si ringrazia Icebergfinanza per il termine) e a questo punto vogliamo chiedere la contropartita?
La società borghese degli anni andati, così tanto vituperata a bistrattata, produceva più ricchezza individuale di quella attuale, spalmata verso il basso e decimata da fallimenti e cassa integrazione…
Il nuovo ordine? Bella roba…

gainhunter
Scritto il 18 Aprile 2016 at 20:37

Più consumi = allargamento dei saldi Target 2… e via, si riparte con la giostra…
Riduzione delle tasse ha più senso perchè incide sulla competitività delle imprese, a patto che sia differenziata per paese allo scopo di realizzare la famosa convergenza prevista dai trattati ma fallita alla grande. Ma se a far convergere i paesi membri fosse davvero la BCE, sarebbe un segnale inequivocabile che le istituzioni europee sono completamente inutili (per non dire dannose).

perplessa
Scritto il 18 Aprile 2016 at 22:21

mi sembra di sognare, prima uno toglie i quattrini ai consumatori, aumentando i ticket, togliendo la possibilità di lavoro, delocalizzando, assumendo extracomunitari canalizzati, che accettano condizioni di lavoro peggiorative, che di conseguenza costituiscono una ragione di ricatto ai lavoratori locali con conseguenti proposte di condizioni di lavoro peggiori, si pone l’asticella ai prepensionandi più in là. si sega l’adeguamento alle pensioni, si pospone dopo 3 anni la liquidazione ai pensionati pubblici, e potrei continuare, e poi si racconta la favola dell’elicottero? ma in quali tasche deve andare?

perplessa
Scritto il 18 Aprile 2016 at 22:26

in quelle del mio dentista ad esempio?

lampo
Scritto il 18 Aprile 2016 at 22:44

Buonasera, prima dello strumento “Helicopter money”, ce ne sono molti altri a disposizione della BCE. Attualmente siamo ancora fermi ai “Corporate bonds”.
Uno schema riassuntivo per capire meglio:

Riporto anche la fonte:
http://danskeresearch.danskebank.com/link/ECBeasingtools250216/$file/ECB_easing_tools_250216.pdf

lampo
Scritto il 18 Aprile 2016 at 23:03

Aggiungo un altro elemento.
Tassi di interesse negativi in questi anni non hanno portato una crescita del credito erogato dalle banche.
Un grafico evidenzia molto bene questo aspetto:

Fonte: http://www.danskebank.com/en-uk/ci/Products-Services/Markets/Research/Documents/Strategy_110316.pdf
Senza contare che in tali frangenti gli utili delle banche sono destinati a ridursi a causa della sempre maggior riduzione del differenziale fra tassi creditori e tassi debitori (ci sono già situazioni, anche se si tratta per il momento di casi limite, in cui la banca paga il debitore che ha contratto un mutuo invece di riscuotere!).
Quindi è normale che le banche centrali si adoperino con sempre maggiori politiche espansive, dato che diventa sempre più difficile proteggere le banche (che in questa situazione sono l’anello più debole della catena… importante che non ci sia tale percezione!).

Dobbiamo farci alcune domande e cercare da soli la risposta (per capire meglio la situazione ed acquistare consapevolezza):
– perché proprio in Italia è stato messo un tasso minimo di rimborso (cosiddetto “floor”) ai mutui?
– come mai le banche sono così propense alle surroghe?
– i vecchi contratti di mutuo avevano tale clausola?
Buona riflessione.

Bye Bye

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