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Ve la ricordate la Grecia?
Quasi non se ne parla più dei problemi di Atene ma la fase 2.0 di Tsipras parte subito in grande salita. Ma il mercato oggi non sconta nulla. Tassi dei bond greci in discesa e depositi bancari che aumentano. Ma occhio che il governo mira sempre all’Haircut.
Ormai i mercati sono diventati monotematici (o quasi). Si guarda alla FED e alla Volkswagen e tutto il resto assume un’importanza di secondo livello. Anche tematiche considerate “destabilizzanti” solo qualche mese fa, oggi vengono quasi dimenticate.
Prendete la Crisi Grecia. Fino ad un mese fa non si parlava di altro, del rischio del fallimento dell’Euro e della fine della moneta unica.
Ora ci sono state le elezioni ad Atene e Tsipras ha avuto un’importante riconferma. Gli effetti sui mercati, alla fine , sono stati benefici. E lo si vede dall’andamento dei bond greci. Oggi il decennale greco rende qualcosetta in più dell’8%. Tassi sempre elevatissimi se paragonati a quelli per esempio italiani, ma già decisamente migliori rispetto al 19% registrato a luglio.
CHART BOND 10yr Grecia
Possiamo stare sereni, visto che il quadro è in miglioramento? Direi proprio di no perché il contesto è quantomeno “precario”.
La Grecia contina ad essere tagliata fuori dal QE e tra creditori e debitori non è ancora stato trovato un accordo definitivo.
Difatti ecco cosa ha recentemente detto il confermato premier Alexis Tsipras solo qualche giorno fa ai dirigenti del partito:
“(…) il governo avrà come obiettivi primari, ripristinare la fiducia nell’economia e nel sistema bancario del Paese e trattare coi creditori per un alleggerimento del debito” (A.Tsipras)
Quindi in parole povere ritornare sul tema dell’Haircut, verso il quale la Germania all’inizio faceva orecchie da mercante mentre ora dà qualche segnale di apertura. Anzi, a dire il vero, con quanto sta capitando con la Volkswagen i tedeschi dovranno limitarsi nel fare i moralisti… La Grecia quindi mira ad un taglio del nominale sui quei 197 miliardi di debito.
Al momento nulla è certo e ci mancherebbe, sembra però che ci sia l’intenzione da parte dell’UE di accettare una spesa per il debito greco che non vada a superare il 15% del PIL. Quindi una sorta di “freno” a quelli che sono i costi finanziari. Un primo passo che però non sarà sufficiente, anche perché tali costi oggi sono pari a circa l’11% del PIL e voi tutti vedete in che condizioni si trova la Grecia. Quindi resta credibile l’unica vera strada che FMI ed altre organizzazioni internazionali propongono (ipotesi che noi abbiamo tra l’altro ampiamente sostenuto) ovvero il taglio del nominale del debito (haircut).
Intanto notiamo una cosa interessante: per la prima volta da settembre del 2014 gli outflow in Grecia si fermano e anzi…aumentano i depositi privati.
Un segnale positivo, non c’è che dubbio. L’unica cosa che mi fa pensare è che se veramente si arrivare all’haircut, l’8% sul debito a 10 anni mi sembrerebbe un tasso decisamente POCO generoso. In altri termini, il rendimento dei bond, visto il rischio di un taglio del nominale, di un abbattimento del tasso e dell’allungamenteo della durata, lo trovo decisamente poco conveniente.
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