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WALL STREET: trend al ribasso, ma rimbalzino in vista
Il trend al ribasso risulta molto forte. Talmente forte che si notano evidenti eccessi di pessimismo. Quindi si conferma la negatività anche se è normale aspettarsi un rimbalzo. Analisi intermarket e del solito COT Report del CFTC. [Guest Post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, lo scandalo Volkswagen ha apportato altra negatività sui mercati finanziari internazionali, alimentando ulteriormente l’incertezza e la volatilità indotta dal rallentamento economico asiatico che aveva, peraltro, già costretto la FED a lasciare invariati i tassi d’interesse Usa.
Lo scenario intermarket, in particolare, ha registrato una nuova impennata delle quotazioni del dollar index, apprezzatosi dell’1,5 %, che ha riportato il rapporto EURUSD nuovamente sotto quota 1,12. L’apprezzamento della valuta Usa, questa settimana, si accompagna ad una una rivalutazione delle quotazioni delle commodities pari allo 0,9 % . Dopo molti mesi di accentuato down-trend si registra, pertanto, un incoraggiante calo della pressione ribassista sul mercato delle materie prime, e ciò è un buon segnale per le prospettive economiche globali. Positivi segnali confermati, peraltro, anche dalle indicazioni provenienti dal mercato obbligazionario. I bond decennali Usa, segnano, infatti, un rendimento del 2,17, in rialzo di 4 bps rispetto alla scorsa settimana. I rendimenti del bund tedesco, invece, scontano anch’essi l’effetto Volkswagen, e rimangono inchiodati allo 0,65 %. I mercati azionari, invece, pagano la debacle ed i timori gravanti sul settore auto, e proseguono lo storno iniziato col botto di ferragosto. Il nostro benchmark azionario, l’S&P 500, perde l’1,36 %, mentre maggiori risultano le perdite sul Dax e sui principali listini europei.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 42.383
Large Traders : – 37.789
Small Traders : – 4.594
Con mia sorpresa, trova, pertanto, ancora conferma, l’eccezionale ed anomala configurazione del mercato dei derivati azionari Usa delle precedenti turbolente settimane. In quest’ultima ottava registriamo, infatti, movimentazioni davvero esigue, pari a soli 2.441 contratti, che non nè mutano sostanzialmente l’assetto. In particolare, i Commercial Traders, perfettamente consci del problematico frangente per i mercati azionari Usa, acquistano ulteriori 169 contratti long, e consolidano la loro insolita posizione Net Long, confermando in tal guisa il loro impegno a sostegno del mercato. I Large Traders, invece, non arrestano il loro crescente pessimismo, cedono altri 2,441 contratti long, e ribadiscono la loro, sempre più convinta, posizione Net Short.
GIi Small Traders, infine, con cautela e diffidenza, proseguono molto lentamente nella risalita dagli abissi della loro davvero eccezionale posizione Net Short. Acquistano, infatti, 2.272 contratti long, ma permangono ancora in posizione Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, che non mutano l’assetto del mercato, confermano, anche contro le mie aspettative, le particolari difficoltà dell’attuale momento per i mercati azionari.
A mio avviso, si sono registrati nelle scorse settimane, come spesso accade, degli eccessi ribassisti, ma contrariamente alle mie attese, gli stessi non sono stati ancora riassorbiti. Ciò conferma la forza dell’attuale trend ribassista. Gli eccessi e le divergenze sono comunque ancora molto evidenti, pertanto è del tutto plausibile attendersi un loro graduale rientro nelle prossime ottave. Rientro del tutto parziale che non negherà l’evidenza e la forza dell’attuale trend, che rimane ancora saldamente impostato al ribasso.
Speranze, pertanto, di un buon rimbalzo, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, debitamente ritarato per far fronte al particolare momento del mercato azionario, ma sempre ancorato alla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, la performance annua del mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, risulta pari al + 3,6 %, inferiore di 10,38 punti percentuali rispetto a quella conseguita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share, pari nel contempo al + 13,98 %. Sotto-performance evidente, causata dall’inatteso ed imprevisto crash di ferragosto. Questa settimana, chiudo tatticamente tutte le mie posizioni short, chiaramente non più compatibili con le mie aspettative di rimbalzo dei mercati dell’equity.. Chi voglia ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se lo desidera, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di intermarketandmore buon trading.
Lukas
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warrenbuffett@finanza,
Non avrei mai pensato di ricevere richieste di lumi sul mercato da Warren Buffett !!!
Bando agli scherzi, ribadisco quanto già espresso nel post……..al momento il trend primario è chiaramente ribassista………vedo solo degli eccessi in tal senso……..ma nemmeno cosi marcati….diciamo che nel breve mi aspetto ” un rimbalzino ” nell’ordine del 3 % circa dai livelli odierni. Per questo motivo oggi ho venduto tutte le mie posizioni short.
A più lungo termine, invece, al momento, non vedo nulla…..meglio agire step by step.
sp500, vix , rapporto oro/sp500 , high yield corporate… un altro PAIO DI SETTIMANE di debolezza e scatta il segnale del FUORI TUTTI
Sarebbe la terza volta in cui si verifica il contemporaneo segnale di SHORT della lunghezza di 1-3 ANNI… le altre due si sono verificate nel 2000 e nel 2007… MANCA POCO SE non riparte in questo inizio d’ottobre.
Ciao Lukas..
Come prima cosa grazie del lavoro e delle analisi!
Mi permetto solo di dire che mesi fa segnalavo dal mio punto di vista un continuo deterioramento della situazione che per me doveva e poteva sfociare in una correzione forte!
Sia tu che Lorepi (sparito dalla circolazione) invece vedevate arrivo in area 2250-2300 prima di forti movimentazioni al ribasso!
Come cambia ora il tuo punto di vista?
Vedi 1700 punti circa probabili?
E poi rimbalzo per poi scendere o rimbalzo per poi salire?
A presto,
WB