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ALERT: sta per aprirsi un caldo pomeriggio economico
Scritto il 5 Dicembre 2013 alle 12:05 da
Malgrado l’ormai imminente solstizio d’inverno, il pomeriggio del 5 dicembre si prospetta come tutt’altro che tranquillo, quantomeno sulla carta. A partire dalle ore 13, inizierà un “tour de force” di dati ed incontri che potrebbero cambiare i connotati (nel breve) del mercato e anche il sentiment su determinate asset class.
Anzi, a dire il vero, su tutte, visto che quanto potrebbe succedere, va ad influenzare sicuramente il mercato dei cambi, ma anche il trend sui bond e, ovviamente sull’equity.
In massima sintesi, ci sarà il Meeting BOE, il Meeting BCE (di cui ho già fatto cenno nel post precedente) e poi una grande carrellata di dati macro dagli USA, fondamentali perché ci potranno suggerire quale atteggiamento avrà la FED nel prossimo e temutissimo meeting di metà dicembre.
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13 commenti Commenta
gremlin
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 15:09
BCE PRONTA E IN GRADO DI INTERVENIRE, NON HA IDENTIFICATO OGGI STRUMENTO PRECISO – DRAGHI
ed eurusd torna su….
daino
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 15:37
non riesco a capire perchè eurusd sale.
Il differenziale dei tassi è a favore del dollaro, i dati e i discorsi fanno presupporre che aumenti il divario.
Quindi?
daino
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 16:07
ok, quindi vogliono un “qe” europeo e stanno usando il di tasso cambio per farsi intendere
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 16:17
Eh no, quello è il nostro Mattarellum! 
gremlin:
NON HA IDENTIFICATO OGGI STRUMENTO PRECISO
Vero, non lo ha detto direttametne ha lo ha spiegato chiaramente.
Un finanziamento della BCe alle banche che vada all’economia reale.
Quindi FLS.
http://intermarketandmore.finanza.com/il-circolo-vizioso-ltro-qe-fls-e-un-mercato-sempre-piu-complesso-60084.html
bergasim
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 16:31
Che vada a quale economia? quella reale? allora al posto di draghi ci sarà Giacobbo
paolo41
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 16:36
il problema della maggior parte delle aziende italiane è che sono sottocapitalizzate: quindi la prima cosa da fare sarebbe quella di ridurre l’esposizione sulle banche e ricapitalizzare con capitale proprio o di terzi. Questo per quelle che vanno bene o diciamo che riescono a difendersi. Per quelle che hanno scarse possibilità di sviluppo o sono in crisi è difficile che le banche siano disponibili ad aprire i cordoni delle borse.
Fra quest’ultime molte stanno prendendo in considerazione o l’alternativa di chiudere i battenti o di trasferire l’attività all’estero ( ma se il prodotto non è valido è inutile anche trasferirsi).
In conclusione non credo che aprire dei fondi per aiutare le aziende in difficoltà sia la soluzione del problema, è solo un palliativo.
paolo41
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 16:50
fra le più critiche sono attualmente le aziende immobiliari e le concessionarie auto….. trovare una banca che abbia voglia di finanziarle è praticamente impossibile…
kry
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 18:40
fra le più critiche sono attualmente le aziende immobiliari e le concessionarie auto….. trovare una banca che abbia voglia di finanziarle è praticamente impossibile… ——- Sono gli unici due casi in cui non gli si può che dar ragione.
Lukas
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 19:53
Gli unici due casi in cui gli si può dar ragione…..allora domattina vieni con me in Tribunale…..che in qualità di professionista delegato alle operazioni di vendita immobiliare…devo andare a parlare con il Giudice delle Esecuzioni Immobiliari……e vedrai che l’Aula dove c’è addirittura la fila….la piu’ affollata è proprio quella…ove si trattatano i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari….su istanza quasi esclusivamente di Istituti di Credito….per mutui fondiari non onorati.
In realtà è tutto lo sviluppo dell’ultimo ventennio ad essersi fondato sul credito facile…che ora non regge piu’. La festa è già ampiamente finita…ma ti assicuro che ci sono ancora tanti che sperano che possa ancora durare
kry
Scritto il 5 Dicembre 2013 at 22:55
Ma alla fine se non capisco male concordi con quanto dichiaro e allora che vengo a fare in tribunale a farmi un esperienza lavorativa? Dai allora per che ora?
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anche i mercati sull’orlo di un crollo di nervi (non solo noi…)