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Il ruolo della FED e dei tassi di interesse sui mercati finanziari

Scritto il alle 12:00 da Danilo DT

Mettiamo a confronto il quantitative easing, il TARP, l’operazione twist con la borsa USA a il tasso Fed Funds rate. Ecco che salta a fuori il comportamento del mercato alla politica monetaria espansiva. Ma ora è giunta l’ora del TAPERING….

Il post di ieri sulla curva dei tassi o meglio dell’andamento del tasso del titolo governativo decennale USA, ha acceso qualche discussione che alla fine si è dimostrata anche costruttiva. Ci è stato segnalato un link decisamente interessante dove veniva illustrato e confrontato l’andamento di 3 asset:

a) S&P 500
b) Fed Funds Rate
c) US Govern. T-Note 10yr (rendimento)

Questo grafico mette a nudo la verità dei fatti, ovvero l’impatto della politica monetaria NON convenzionale sui mercati finanziari.

Grafico: confronto SP 500, Fed Funds Rate, 10yr T-note Yield

Se guardate con attenzione il grafico, vedrete con chiarezza che il Quantitative Easing ha alimentato sopratutto le borse, mentre teoricamente NON ha scatenato gli acquisti sui titoli governativi USA. Però se notate, gli stessi titoli hanno avuto delle reazioni positive (tassi in discesa) PRIMA della partenza delle manovre di politica monetaria. Che mai?
Non dimentichiamo che la FED è il primo sottoscrittore, senonchè quasi ESCLUSIVO, di nuovi Treasury USA. A muovere il mercato obbligazionario sono state quindi le aspettative sulle operazioni di QE: Ma è palese che se non ci fosse stato QE, il mercato si sarebbe sgonfiato tutto, sia dal lato equity che dal lato bond.
Quindi, quando il QE è operativo, notiamo sul lato bond una stabilizzazione dei rendimenti. Tranne che nell’ultimo periodo, dove (come spiegato ieri) la curva dei tassi USA si sta iniziando ad impennare.
Il tutto è assolutamente normale e voluto dalla FED.

Tapering

La banca centrale USA ha deciso di partire con una strategia che vuole portare al mercato una maggiore volatilità, in vista del cosiddetto “tapering”, ovvero la riduzione del QE stesso. Bernanke manda dei messaggi. L’epoca del “ti piace vincere facile” (tutto quello che compro poi sale) è finita, deve tornare a tutti ben presente il rischio finanziario sulle varie asset class e…progressivamente gli stimoli monetari verranno prima rallentati e poi, forse dal 2015, totalmente azzerati. Per poi partire con la exot strategy. Ma attenzione. Il post di ieri ci dice che il mercato STA accelerando i tempi e già guarda avati, alle ipotetiche manovre sui tassi che sono la base dell’analisi intermarket e che io non potevo farmi sfuggire.
E quindi lo ribadisco. La curva dei tassi è la chiave del mercato, e non solo obbligazionario USA.

Curva dei tassi USA

Tenetene conto e valutando anche questo grafico, fatevi delle domande sull’effettiva efficacia del QE.

STAY TUNED!

DT

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2 commenti Commenta
bergasim
Scritto il 14 Giugno 2013 at 12:11

Io mi pongo il solito quesito dove sarà l’sp 500 in quei giorni’

Scritto il 14 Giugno 2013 at 12:28

bergasim,

però almeno spero di aver risolto l’incomprensione di ieri

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