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Come funziona il redditometro? E potevamo evitarcelo?
Ecco il funzionamento del Redditometro. Terrorismo mediatico o vero spauracchio per il contribuente? E se volete provare il risultato relativo alla vostra posizione, provate il Redditest.
Come certo avrete sentito, sta per partire il nuovo provvedimento anti-evasione approvato da un decreto ministeriale nei giorni scorsi. Si chiama il “redditometro” e vuole arrivare a smascherare le situazioni dove il reddito dichiarato non è “coerente” con le spese sostenute nel corso di un anno.
Inutile impazzire con calcoli ed adeguamenti. Il sistema verrà applicato dall’anno fiscale 2009, e terrà conto di una serie di elementi: la residenza dei cittadini (se è del Nordo, del Sud, del Centro…), il tipo di nucleo famigliare (Single, sposato, con figli…). Ovviamente il tutto verrà comparato col reddito dichiarato in un primo tempo, e poi confrontato con una serie di voci di spesa (un centinaio) relative a case, trasporto, assicurazioni, tempo libero, viaggi ecc.
Il tutto viene frullato ed incrociato con altre informazioni derivanti da altre banche dati (Enel, Telecom ecc per capire anche quanti cellulari si hanno, quanti contratti e quante bollete vengono pagate), coi dati ovviamente dichiarati ed infine, uno sguardo anche alle medie ISTAT.
Devo dirvi la verità? Sulla carta il redditometro non permette sconti e non dà scampo.
E se il software riscontra uno scostamento tra il dichiarato e il dato invece che secondo l’Agenzie delle Entrate doveva essere denunciato?
Se la differenza è inferiore al 20%, allora ci sono buone probabilità di farla franca. Se invece il dato è superiore al 20%, iniziano le grane. Parte il “contradditorio” dove il povero cittadino deve spiegare l’incongruenza. E a quel punto voglio vedere chi possiede una memoria di elefante con la pcapacità di ricordare ogni singola voce del conto corrente bancario!
Si, perché col redditometro l’Agenzia delle Entrate potrà anche sbirciare sui nostri conti correnti.
Calma e sangue freddo.
L’Agenzia delle Entrate cerca di tranquillizzare i cittadini dicendo che il redditometro verrà utilizzato solo per quelle situazioni veramente eclatanti.
Resta però il fatto che l’effetto paura resta e il solo fatto che il cittadino DEVE DIMOSTRARE di non essere colpevole può mettere in crisi chiunque, in quanto come detto, certe cose possono essere state rimosse dalla memoria.
Siete impazienti di capire se sarete tra gli accusati dal Redditometro?
Ho trovato su internet un interessante giochino. Si chiama REDDITEST.
E si trova direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
CLICCA QUI PER SCARICARE IL REDDITEST
Se vi arriva il risultato accompagnato dalla luce ROSSA, allora siete autorizzati a preoccuparvi anche se in modo molto live. Se il risultato invece sarà con luce VERDE, significa che per lo Stato avete fatto i bravi ragazzi.
Intanto però da più fonti giungono voci su possibili modifiche ed alleggerimenti. Come sempre una cosa in Italia diventa definitiva dopo che “CHI CONTA” ha valutato con attenzione se viene colpito oppure no dalle nuove norme. Aspettiamoci quindi delle modifiche. Incuriosisce però il fatto che per l’Erario resta la speranza di incassare circa 815 milioni di Euro, dei quali 700 milioni legati all’effetto dissuasivo che ne deriva.
Mi sembra una cifra un po’ bassina… Era il caso di fare tutto questo terrorismo mediatico? E come stanno veramente le cose?
STAY TUNED!
DT
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Temo tu abbia ragione.-..
E il redditest magari serve agli evasori per poter capire FINO a dove possono evadere….
IL REDDITOMETRO
CONSENTE A CHI GUADAGNA TANTO DI EVADERE EVITANDO QUALSIASI CONTROLLO PERCHE’ GLI BASTERA’ DICHIARARE LA SOMMA RITENUTA COERENTE O CONGRUA. (TUTTO QUELLO IN PIU’ POSSO NON DICHIARARLO)
VESSERA’ OLTREMODO CHI EFFETTIVAMENTE GUADAGNA MENO DELLA SOMMA RITENUTA COERENTE O CONGRUA.