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Wall Street e COT Report: Chart e analisi

Scritto il alle 14:40 da Lukas

GUEST POST: analisi dei dati del CFTC e del COT Report secondo Lukas. Mercati in reflazione.

Cari amici, anche nell’ultima settimana, si è avuta, a mio avviso, la riconferma che i mercati azionari, in quest’ultimo periodo, sono particolarmente sensibili non tanto alle vicende dell’economia reale quanto a quelle dell’economia monetaria e finanziaria.

Questa settimana, infatti, lo scenario intermarket ha registrato, dopo lo storno della scorsa, un certo recupero delle quotazioni delle commodities, rimbalzate di circa l’1 % in termini reali. Ciò tuttavia non ha aiutato affatto le quotazioni azionarie, così come l’ingente ribasso della scorsa settimana non le aveva particolarmente danneggiate. Ciò che invece muove oggi il mercato azionario sono le vicende dell’economia monetaria , che hanno peraltro la loro espressione preliminare e principe negli andamenti del mercato obbligazionario. Nelle ultime due settimane, infatti le rinnovate tensioni sul debito dei Paesi periferici dell’eurozona, hanno fatto nuovamente lievitare gli spread e di conseguenza le quotazioni dei bond. Ritorno di tensioni e paure che hanno avuto effetti particolarmente marcati soprattutto sui listini azionari europei. mentre il nostro benchmark di riferimento, l’$&P 500, ha registrato un ribasso settimanale dell’1,33 %  che sommato a quello della precedente porta il livello complessivo dell’attuale correzione ad un modesto 1,71 %. Correzione modesta che riconferma a mio avviso la forza relativa attuale del listino americano, fondata, come ben sappiamo, più che sull’andamento dell’economia reale Usa, sul sostegno indiscriminato della politica monetaria ultra espansiva attuata dalla Fed.

Dopo tale premessa, passo, ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano
essere i seguenti :

Commercial Traders : – 99.315

Large Traders : + 55.546

Small Traders : + 43.769

Anche in quest’ultima settimana, non è pertanto mutata la complessiva configurazione del Cot Report sull’azionario Usa. Tuttavia le variazioni settimanali delle Net position sono risultate pari a ben 11.957 contratti, ascrivibili interamente ai Commercial traders che hanno ulteriormente incrementato la loro posizione Net short di ulteriori 11.957 contratti, di contro i Large traders hanno consolidato la loro posizione Net long di altri 8.310 contratti, e gli Small traders hanno accresciuto la loro, del tutto abituale posizione Net long, di altri 3.647 contratti. Le suddette dinamiche, in corso ormai da diverse settimane, hanno portato le Net position, su fronti opposti, dei Commercial e dei Large traders ai livelli record degli ultimi 3 anni. Posizionamenti pertanto sempre piu’ estremi che testimoniano, a mio avviso, da un lato, lo scetticismo crescente dei Big Players, e dall’altro, l’euforia forse del tutto irrazionale dei gestori dei Fondi e dei piccoli investitori.

Tutte le suddette considerazioni mi inducono a ritenere ancora del tutto improbabile uno storno marcato ed imminente dei mercati azionari, ed a riconfermare quindi la mia precedente personale scelta, ossia lo stock picking sul listino italiano attuato sulla base della strategia “ LONG TERM MOMENTUM “, che negli ultimi 2 mesi registra un  guadagno dell’8,34 %, e che ci indica, anche questa settimana, come titoli da preferire le azioni dei settori materie prime, energia, e servizi finanziari.

Vi ringrazio, come si sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici del blog una serena e proficua settimana.

LUKAS

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