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OCSE: Italia promossa con Monti ma ci attende una sfida mostruosa
L’Ocse, negli ultimi rapporti appena resi pubblici (“Economic Survey”) ammette i buoni propositi fatti dal Governo di Mario Monti negli ultimi mesi. Un cambio di registro che ultimamente ha preso in considerazione il mercato del lavoro.
Così dice Gurria, il segretario Generale del’OCSE:
“ Il pacchetto della nuova riforma rappresenta un passo decisivo per affrontare i problemi del mercato del lavoro italiano in maniera coerente. Riforme che il Parlamento italiano deve approvare al più presto in quanto permetteranno un aumento del Pil italiano dallo 0,6% allo 0,8% all’anno, che è un bel salto”.
Mah, tutto da vedere. Per fortuna, Gurria si riprende dalla sbronza e dalla sviolitanata dicendo finalmente una verità:
«Il dato vero è che abbiamo una somma di provvedimenti, tra il Governo precedente e questo, che hanno, come dimostrano i dati, un effetto recessivo sull’economia. Quindi questo intervento dovrà incrociarsi e completare altre iniziative, incluse le già approvate revisioni del sistema pensionistico e le riforme per la competitività e che il tutto dovrebbe consentire all’Italia di accelerare sulla creazione di posti di lavoro, abbassare la disoccupazione e rafforzare la crescita di lungo periodo. L’austerità è necessaria ma non deve essere un obiettivo»
E qui casca l’asino. Come dice Gurria, Monti è l’uomo giusto, al momento giusto, nel posto giusto. Però quanto finora fatto non basta. Assolutamente. Se si crede di combattere la recessione e la crisi del debito con austerity, taglio della spesa, aumento delle imposte, nuove restrizioni e, guarda caso, imminenti NUOVi aumenti del prezzo della benzina, ci si sbaglia di grosso. E difatti Gurria ammette: la sfida dei PIIGS è considerata “mostruosa”. E questo termine illustra in modo chiaro ed inequivocabile cosa ci aspetta e quanto sarà difficile raggiungere certi obiettivi previsti dal cosiddetto “fiscal compact”.
Oltre che di Italia, l’OCSE parla anche di firewall e di fondo Salva Stati. Anche qui si ribadisce la necessità di alzare le barriere fino a quota 1000 miliardi.
Ma affidarsi a questi espedienti non sarà sufficiente non solo per garantire il debito dei PIIGS ma anche per permettere ai mercati di sentirsi in sicurezza.
Qui sotto i link ai report dell’OCSE.
Economy: Bigger euro bailout fund needed to create space to boost growth, OECD says
Economic Survey of the Euro Area 2012
Economic Survey of the European Union 2012
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DT
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Io sono anni che da profano sostengo la Cura da Cavallo:
licenziamento in tronco del 25-30% dei dipendenti pubblici ed eliminazione totale dell’IRAP…con quello che avanza si va a sgravare l’IRPEF sulle persone fisiche e si danno ulteriori bonus fiscali alle imprese che investono.
La spesa per i dipendenti pubblici da noi viaggia attorno al 12-14% del PIL contro il 7-8% della Francia e il 4-5% dell’Inghilterra…c’è poco da fare, abbiamo TROPPI dipendenti pubblici e taglairne un terzo ci metterebbe in linea con gli altri Paesi UE e libererebbe circa 280 miliardi di risorse (come 7-8 mavovre “lacrime e sangue”!)
Naturalmente GdF e Ministero del tesoro alzano al massimo il grado di monitoraggio informatico degli utili delle PMI per stanare i furbi (sarebbero un mucchio) che tenterebbero di intascare lo sgravio IRAP invece di investire e crescere.
Sarò un sognatore ma la vecchia Italia ripartirebbe con un effetto-elastico impressionante ed in un paio d’anni i licenziati del settore publico troverebbero spazio in un settore privato affamato di personale ed in esplosione con crescite “modello cinese”.
Premier da Tokyo:« ho fiducia, c’è l’esempio delle pensioni» E poi: «Questo governo ha
un alto consenso, i partiti no»
E ancora «Sarà una riforma per i lavoratori, in particolar modo per i giovani. C’è paura ad assumere perchè licenziare è difficile». (Corriere)
Ma che cavolo dice? Sarà una riforma per i lavoratori? Ok allora che vada a parlare con operai e impiegati nelle grandi aziende spiegando loro, singolarmente, che sta facendo questa manovra per i lavoratori. Poi quando sarà stato legnato, che vada a parlare con i precari e i giovani disoccupati che in questo modo prenderanno (alcuni ovviamente e non tutti) il posto di chi dovrà lasciare a prezzo più basso e mantenendo uno stile di vita precario. Se anche li dopo le legnate ha ancora voglia può parlare a tutti gli italiani e spiegare perchè continua la pressione fiscale su “i soliti noti” mentre al governo c’è un’accozzaglia di gente che continua a percepire uno stipendio da parassita. Senza dimenticare associazioni tipo l’Anmig, l’Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra nata nel 1917, che continua ad esistere anche se l’ultima guerra si è conclusa 70 anni fà!!!
Dai è assurdo anche solo pensare che ci si possa riprendere in queste condizioni 😐
Pure io sono un sognatore, qualora si avverasse ciò che dici dubito comunque che i fuoriusciti dal settore pubblico in un paio d’anni trovino spazio nel settore privato. Chi li assume. Come è fatta l’italia è più facile che dopo un paio d’anni con le risorse liberate si crei un fondo apposito per gli ex dipendenti pubblici disoccupati. Io sono con te continuo a sognare e sperare, magari non illudermi.
Oggi una giornata INTENSISSIMA da non perdere qui su I&M!!!
Ne vedrete delle belle!
Dream Theater:
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Ne vedrete delle belle!
Default Italia?
Belle che? qualcosa fuori dal finanziario? O sono le notizie del pil UK? Aspetto ansioso.
Però Obama dice che l’Italia lavora bene!!! Vuoi Mettere?!? (ironia)
Monti “Gli italiani vogliono la riforma del lavoro”..
Certo come no, come anche l’allungamento sull’età pensionabile e l’aumento della pressione fiscale. Ah e non dimentichiamo il precariato.
Si siamo tutti felici Monti 👿
Questa poi è ancora più assurda
Monti: «La riforma del lavoro passerà» I sindacati: in piazza contro le pensioni
Ma che cavolo vuol dire?? Al posto di fare scioperi a oltranza per difendere i diritti i sindacati prima fanno passare la legge e poi dopo, con calma si svegliano e non gli sta più bene?
Bah a volte mi chiedo se tutto questo non sia un film..
Voglio la pillola rossa per svegliarmi
(dal film “Matrix)
Mah, potrà essere anche una riforma giusta l’articolo 18, ma senza risolvere il problema di Cuneo fiscale, burocratizzazione, corruzione ecc.. Credo sara’ una carneficina… Se non sbaglio il problema della disoccupazione e’ nell’alto costo del lavoro, occorre abbassare quello per rendere efficace la flessibilità del lavoro, altrimenti l’imprenditore preferirà investire in capitale piuttosto che lavoro..