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WORLD ECONOMIC FORUM: ROUBINI TORNA A PARLARE

Scritto il alle 12:40 da Danilo DT

roubini-nouriel.jpgCredo che la maggior parte dei lettori abbia avuto modo di conoscere nel corsi di questi mesi il professore della New York University, Nouriel Roubini,  un personaggio sicuramente molto criticato per la sua visione pessimistica dei mercati ma che…in linea di massima ha avuto il merito di rivelarsi un ottimo “veggente” in merito alla crisi che stiamo vivendo. Gia nei passati post su Roubini, avrete letto molto della sua view e del suo pensiero. crisi economica BRIC recessione

Ma, a seguito del World Economic Forum di Davos, dove già due anni fa lo stesso Roubini aveva previsto una crisi dei mercati, è giusto aggiornare la situazione, in quanto anche in questa sede Dr. Doom (Roubini appunto) è tornato a parlare.
Quindi questo post ha come obiettivo quello di mettere i lettori al corrente del più recente Roubini – pensiero. crisi economica


“Recessione in arrivo, anche in Europa, e la BCE non può stare a guardare”

Cercherò di sintetizzare rapidamente i concetti fondamentali del pensiero dell’ex professore di Yale. Ecco l’articolo originale tratto da Bloomberg.

  • “Gli USA andranno in recessione, ma non è più questione di atterraggio in modo “soft” o “hard”. Il vero problema è la durata. Il rischio è che gli USA vadano incontro ad una recessione che durerà 4 trimestri consecutivi. Tutte le economie del globo subiranno dei severi rallentamenti, e questo rallentamento colpirà soprattutto i paesi che hanno i conti in dissesto, come l’Italia. “

  • “ I banchieri centrali devono guardare avanti, i segnali di indebolimento sono già evidenti anche nell’area dell’Euro. Paesi come Spagna, Portogallo ed appunto Italia sono in forte indebolimento. La BCE deve vigilare al situazione tagliare i tassi.”

  • “Sempre in merito all’Italia, il PIL del Bel Paese rischia di registrare un progresso del PIL di una percentuale che sta tra lo zero e l’1%. A far soffrire l’Italia non sarà tanto la crisi immobiliare, bensì il costo e la dipendenza dalla bolletta energetica e dalla scarsa competitività della sua economia, situazione che ha eroso tutti i margini per le esportazioni.”

  • “Quindi i paesi più a rischio in questo momento sono tutti quelli che hanno il saldo delle partite correnti in forte deficit: Sudafrica, Paesi baltici, Ungheria, Messico, Turchia e ovviamente anche l’Italia. “

  • “In merito ai paesi del BRIC, una menzione la meritano sicuramente India e Cina: c’è la possibilità di assistere ad una bolla sui loro rispettivi mercati azionari”.

    Roubini dixit.

 

STAY TUNED!

 

 

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