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Ancora più giù le spese per le costruzioni e più su l’ISM
Prima di cominciare a descrivere quest’ennesimo tracollo nei dati “reali”, quelli cioè che non comportano sondaggi telefonici, giochi a premi, opinioni di quegli stessi esperti che hanno portato il mondo sull’orlo del collasso o altre cose simili, vi voglio chiedere scusa.
Esattamente! Perdonatemi per il fatto che indipendentemente dalle indicazioni che giungono dai mercati, io e altra gentaglia come me, stiamo ancora qui a raccontarvi gli sviluppi di un’economia, quella del mondo occidentale, che al di la di poche e fortunate realtà è ancora pesantemente in crisi. Ora mi sento un po’ più leggero, e posso in tal modo procedere nel riportarvi i numeri che oggi il Census ha elaborato in merito alle spese per le costruzioni del mese di dicembre 2010.
In realtà, fortuna vostra, c’è ben poco da dire, in quanto la seguente tabella sintetizza con estrema precisione la situazione comatosa in cui versa l’intero settore statunitense.
Nelle ultime due colonne, ho riportato la variazione percentuale mese su mese e anno su anno, per dicembre. Date pure un’occhiata ai numeri, e correte a comprare Lennar che tanto, a suon di incentivi, QEn e taroccamenti vari, non le permetteranno di scendere troppo e per lungo tempo.
Concludo citando Bernanke: “il settore dell’edilizia si è stabilizzato e intravediamo chiari segnali di miglioramento”. Rispetto al 2009, la decrescita complessiva è stata di oltre il 10%. Globalmente, le spese per le costruzioni nel 2009 sono ammontate a 907.8 miliardi. Nel 2010, esse sono scese a 814.2 miliardi.
Non vi dico invece quale tristezza nel dover leggere i report degli ISM. Anche oggi viene descritta un realtà spumeggiante fatta da un economia in rapida espansione, capace di assorbire qualunque incremento di prezzo e soprattutto in grado di produrre posti di lavoro su posti di lavoro. E infatti, la fortissima espansione descritta anche dall’ultimo report, è pienamente visibile anche in questo
Se avete voglia, aiutatemi a capire di cosa diavolo trattano sti benedetti ISM.
Mattacchiuz
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DREAM dopo tanti anni ti soffermi ancora su questi dati inutili è falsi ? CERCHIAMO DI PROPORRE QUALCHE IDEA X USCIRE DA QUESTO PANTANO ! I DATI AMERICANI SONO MANOVRATI DA VOLTARE LO STOMACO !
disoccupazione reale ben oltre il 16 % , è ogni mese ,continuano a rompere la cabeza con il 9 % ? è CHE CAZZZZZZZZZZZZZZZZ
paolo41: Leggevo, poi, che la maggior parte dei nuovi lavori sono essenzialmente per retribuzioni basse e parecchi temporanei; le assunzioni di figure professionali latitano.
Un secondo aspetto riguarda la maggiore utilizzazione degli impianti automatizzati che richiedono minore impiego di mano d’opera e, comunque, non di livello elevato.
a me risulta il contrario. almeno se si leggono i dati del bls. nonostante sia vero che il lavoro temporaneo è schippato a rialzo, a scapito di quello normale, in 3 anni gli stipendi sono aumentati più del 10%… e per quanto riguarda le assuzioni, la maggior parte è stata in settori come la sanità… lasciamo perdere, sono solo cazzate, solo cazzate e solo cazzate!
s66@finanzaonline: DREAM dopo tanti anni ti soffermi ancora su questi dati inutili è falsi ? CERCHIAMO DI PROPORRE QUALCHE IDEA X USCIRE DA QUESTO PANTANO ! I DATI AMERICANI SONO MANOVRATI DA VOLTARE LO STOMACO !
dopo tanti anni ancora mi chiami dream??? 🙂 cmq hai ragione…
Sei un punto di riferimento. I dati numerici da soli parlano poco. Solo un’abile critica li rende reali e detaroccati. Complimenti come al solito per il lavoro.
…stavo parlando del manufacturing…comunque d’accordissimo… sono tutte cazzate…
beh, nel manufacturing continuano a licenziare e basta! salvo qualche decina di migliaia di lavoratori assunti qualche mese fa…
mi spiace dipoter dare solo un voto su wikio perchè questo post meriterebbe ben di più.
ormai, a furia di voler esser ottimisti a oltranza ( per non influenzare le menti deboli) , si sta perdendo contatto con la realtà.
un sano “vi abbiamo raccontato un sacco di cazzate, ma facciamo ammenda e propettiamo da oggi in poi di dirvi solo cose vere” sarebbe non solo auspicabile , ma necessario a ridare un minimo di credibilità a certi personaggi.
ps. e il BDI continua a precipitare…. oggi è a 1107… si sta fermando il mondo !!!!
amensa@finanza: ps.e il BDI continua a precipitare…. oggi è a 1107… si sta fermando il mondo !!!!
ma no. è che il teletrasporto ha reso obsolete le navi cargo! poi, visto che serve un botto di energia per teletrasportare qua e la per il mondo l’immensa produzione industriale prodotta da OGNI PAESE visto che tutti sono esportatori netti e gli states ormai importano sempre meno anche se tutto costa sempre di più, anche il petrolio ne beneficia
Ottimo Matta, anche se purtroppo al momento la macroeconomia vera conta come il 2 d PICCHE! 😐
Ottimo Settevox alias S66 che ancora ci confonde…ma fa lo stesso!
acc… è vero !! chissà dove è puntato il teletrasporto …. vuoi vedere che stanno accumulando ogni sorta di beni su marte ? o sulla luna ? tutti esportano e nessuno importa …. ecco dove va a finire tutto sto ben di dio.
Dream Theater, rimane sempre il blog migliore ,punto. ecco spiegato xchè trovo sempre il tempo ed il piacere di scambiare qualche parola quà dentro ! orvuar’
Mat,
penso che i dati che hai postato siano una conferma di quanto hai detto all’inizio…
mi spiego meglio, fino al 2007 è chiara la delocalizzazione dell’industria americana che, insieme alla “voluta” crisi finanziaria, sono state le cause principali della discesa dei posti di lavoro degli anni successivi.
In questo momento la situazione si è più o meno stabilizzata sul basso e basta un piccolo aumento rispetto ai valori dei mesi precedenti per portare gli indici in territorio positivo; è indubbio che c’è un miglioramento, ma i valori, in assoluto, sono inferiori ai dati del 2007 e precedenti.
Leggevo, poi, che la maggior parte dei nuovi lavori sono essenzialmente per retribuzioni basse e parecchi temporanei; le assunzioni di figure professionali latitano.
Un secondo aspetto riguarda la maggiore utilizzazione degli impianti automatizzati che richiedono minore impiego di mano d’opera e, comunque, non di livello elevato.
Terzo, hanno molto terziarizzato la produzione di componenti e, in molti casi, anche questa è stata delocalizzata.
Quarto, ma altrettanto importante, hanno ridotto drasticamente le overheads e quelli, nella stragrande maggioranza dei casi, sono posti non più recuperabili.
Partendo da queste basi, basta una minima ripresa del mercato e gli indici diventano positivi, ma la situazione del reddito globale per addetto è decisamente calata.