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Rame, Baltic Dry Index e derivati: i conti non tornano
Quanto sta accadendo potrebbe essere un vero scandalo. Ma voglio fare una premessa. Sono solo supposizioni proprio perché non ci sono testi o dichiarazioni ufficiali che testimoniano la bontà di queste tesi. Ma è anche normale che tali testi non esistano altrimenti sarebbe una dichiarazione ufficiale di manipolazione di mercato.
Avrete sicuramente avuto modo di vedere la performance straordinaria del rame delle ultime settimane. Molto bene! Il rame è una materia prima anticipatrice! Quindi se il rame sale è il chiaro segnale che l’economia si sta effettivamente riprendendo bene. E pensare che proprio qualche settimana fa ho parlato della curva future in backwardation, che era un segno premonitore delle potenzialità ribassiste del metallo rosato. Quindi tutto questo fa pensare ad una tremenda cantonata del sottoscritto. Il che è più che umano e normale. Ma io non ci voglio stare, ma non perché non accetto la realtà, ma perché i conti non mi tornano.
Rame: il grafico
Sul grafico c’è poco da dire. Trend spudoratamente rialzista, con qualche divergenza sugli indicatori a causa dell’ipercomprato. Ma al momento non ci sono segnali concreti di orso in arrivo.
Grafico Baltic Index
Guardando invece il Baltic Dry index tutti i ragionamenti saltano. Infatti, se guardiamo il Baltic Dry Index, che (ricordiamolo) riguarda il mercato dei noli marittimi e le navi che trasportano materie prime DRY (e quindi NO petrolio), ci troviamo davanti ad un crollo verticale. Ma come è possibile che ci sia una tale divergenza tra Rame e Baltic Dry Index?
Velocità delle navi e Baltic Dry index
Se poi andiamo a guardare il grafico della velocità delle navi, l’inquietudine diventa ancora più grande. Non solo il Baltic Dry index è crollato, ma la velocità delle navi è altrettanto crollata per poi stabilizzarsi.
Bassa velocità = poche merci trasferite = basso commercio =
bassa produzione industriale = bassa crescita.
E allora come mai il rame vola? Opps…. Mi viene un dubbio amletico… Si tratta di manipolazione oppure del rischio di esaurimento delle riserve? Partiamo dalla seconda ipotesi.
Qui sopra vedete la produzione di rame mondiale. Secondo alcuni studi, il rame non sarebbe più sufficiente a soddisfare le richieste della Cina.
Però a questo punto non capisco come mai il Baltic Dry Index è crollato in questo modo. E allora proviamo a capire se ci può essere speculazione. E purtroppo, statene certi, sul rame la speculazione c’è eccome.
Rame tra derivati ed ETF
Radio Borsa narra che una banca JP Morgan, detiene la bellezza del 90% dei derivati sul rame. Monopolio assoluto e possibilità di pilotare il mercato in modo totale, con un volume di carte ben superire al sottostante realmente commercializzato. Il tutto col benestare della SEC e CFTC. A denunciare la cosa è stato il Telegraph a inizio mese:
The $1.5bn (£1bn) trade was described in the LME’s daily update as “between 50pc and 80pc” of the 350,000 tonnes in reserves. This pushed up the price for the immediate delivery of copper to $8,700 – its highest level since the financial crisis in October 2008. A high premium on the spot copper price normally reflects fear of a shortage of the metal, which is in hot demand across the world as a vital component in a mass of products from electrical gadgets to wiring. A source close to the situation said that JP Morgan had bought the copper contracts, adding that amount is closer to the “lower portion of the range” disclosed by the LME. Traders said JP Morgan’s name had been circulating the market all day as the most likely buyer, especially since it is about to launch a physically-backed “exchange-traded fund” (ETF) in copper imminently. One metals broker dealing on the LME said: “The story is that they’re positioning themselves in front of the ETF. There’s been a lot of speculation it’s them.” (Source)
JP Morgan, come detto, non conferma, e non potrebbe fare diversamente. Ma il dubbio rimane. Il rischio di essere davanti ad una drammatica speculazione è concreto, cose mai viste in passato, proprio perché in passato esistevano già i derivati, ma gli ETF non navigavano a volumi così elevati. E qualche banca potrebbe avere qualche problemino nel doversi coprire. Qui parliamo di rame, ma su oro e argento…beh…ci sarebbe da scrivere un libro.
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DT
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vedi dream, noi arriviamo sempre in ritardo sulle notizie.
il baltic dry crolla perchè da quasi un anno usano il teletrasporto!
tra le tante cose, è anche bello notare come tutti gli stati, ma proprio tutti, dichiarano apertamente di avere produzione industriale in forte aumento, mentre quasi tutti, dicono che il loro export aumenta più di quanto aumenti l’import…
secondo me c’è un raduno di navi cargo da qualche parte presso la fossa delle marianne, e li i capitani giocano a … “scaricabarile”, come gli hanno ben insegnato i loro “maestri” banchieri centrali.
questo giustificherebbe anche la forte riduzione nella velocità media delle flotte: soste in mezzo agli oceani per scaricare … la tensione!
a me la mancanza di rame per saziare la fame cinese mi sembra non corrispondente a realtà, visto e considerato che le scorte mondiali di rame sono di gran lunga superiori al fabbisogno annuo.
http://www.metalprices.com/FReeSite/metals/cu/cu_bottom.htm:wink:
Eccovi l’ unica speigazione… possibilie.
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Rame: Un singolo trader controlla tra 80%-90% dello stock di Londra
Mercoledì 22 Dicembre 2010
Wsj non fa nomi ma ricorda il ruolo di Jp Morgan (Il Sole 24 Ore Radiocor)
Milano, 22 dic – Un solo trader controlla tra l’80% e il 90% del rame scambiato sul mercato di settore di Londra, il London Metal Exchange.
Lo rivela oggi il Wall Street Journal secondo cui il quantitativo, che rappresenta circa la meta’ di tutto il rame scambiato nel mondo, vale circa 3 miliardi di dollari.
Il quotidiano non identifica direttamente il trader ma ricorda come Jp Morgan “abbia di recente aperto una posizione importante nel rame”. Proprio ieri questo metallo ha stabilito a Londra un nuovo record storico salendo a 9,353,50 dollari la tonnellata.
In realta’ non e’ raro trovare sul London Stock Exchange un singolo operatore che, effettuando scambi a nome proprio o per vari clienti, finisca per avere una situazione di monopolio su un singolo metallo.
Il Wsj cita il caso dell’alluminio, controllato al 90% da un solo trader, ma anche di nickel, zinco e di varie leghe di alluminio, dove l’incidenza di un solo intermediario varia dal 50% all’80%. Cop (RADIOCOR) 22-12-10 09:38:54 (0067) 5 NNNN
Fonte:
Note personali:
Siamo sulla buona strada… sapete per dove. 🙄
Peter Pank
news sul rame, scorte,scoperte future e riciclo, il prezzo del rame a livelli mai visti è figlio solo della speculazione. 😉
per chi volesse avere news in esclusiva dalla cina, collegatevi al link sopra
Anche l’alimentare è in aumento..
— Financial Time:
Global food prices hit record high. UN raises alarm as levels exceed those of 2007-08 crisis
—–
WOW! E poi il petrolio non dovrebbe aver piccato? Quindi anche questo inizierà ad aumentare, forse lentamente ma inesorabilmente..
Caro Dream, la Cina, da qualcuno denominata, secondo me a ragione, il nuovo ” sceriffo ” dei mercati finanziari, non permetterà che il suo enorme stock di credito verso gli Usa, venga bruciato dall’iperinflazione americana in embrione, ha già aumentato per 2 volte i suoi tassi d’interesse, se non basterà……continuerà a stringere i cordoni del credito, fin quando determinerà un vistoso rallentamento della sua crescita, ……….che avrà come inevitabile conseguenza lo scoppio della bolla creatasi sulle commodities……….petrolio e rame in primis,…….a quel punto diventera tutto piu’ chiaro……….anzi piu’ scuro……quasi buio…. per le borse di tutto l’occidente !!!
Provo con una spiegazione che non tira in ballo inspiegabili manovre:
I cargo non trasportano solo rame in ciascun viaggio, essendo una materia di altissimo valore specifico in rapporto al suo volume.
Si fanno dei “groupage” con altre merci di diversa netura, e questo per ciascun trasporto.
Essendo in rallentamento il fabbisogno di materie prime diverse dal rame, ecco che riusciamo a dare un senso al tutto:
b.d.i. in calo + navi che viaggiano lente = carenza di offerta di rame (è sulle navi lente insieme alle altre merci)=aumento dei prezzi=speculazione sul rame=aumento ulteriore dei prezzi del rame.
http://crugroup.com/CRUReports/Pages/Monthly.aspx
news news news
Non c’è niente da fare, come sanno fare bene il gioco delle 3 carte gli amerikkioni non lo sa fare nessuno…
Tutti qui a chiedersi come mai il rame sale e le navi vanno più piano. Ma non vi sembra paradossale???
E la cina? Che fa ne chiede di più o ne chiede di meno di questo rame? Ma se il picco è raggiunto cosa si fa? Si sale o si scende perchè il prezzo è comunque troppo alto rispetto al reale bisogno?
CI STANNO FACENDO SBALLARE EH!
Chissà se non è proprio questo l’obiettivo principale? Cioè fare in modo che nessuno ci riesca a capire più un beneamato, così loro sono liberi di continuare con le loro 3 carte indisturbati.
Mah!
Forse è così! Forse no… Intanto io mi tengo i miei lingotti (ipersopravvalutati) sotto al cuscino, se poi mi sbaglio pagherò, che devo fa?
bergasim: http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://en.wikipedia.org/wiki/Peak_coppernews sul rame, scorte,scoperte future e riciclo, il prezzo del rame a livelli mai visti è figlio solo della speculazione.
E’ quello che penso pure io…
Molto interessante la tua view…
Vero, può far sorridere attaccarsi alla velocità delle navi cargo. Ma io sto semplicemente cercando di CAPIRE cosa sta accadendo, utilizzando tutti gli strumenti di cui posso disporre. Cmq sull’oro interverrò presto con un aggiornamento (se riesco) ma al momento, potrei dire che si può prendere un po’ profitto, ma nn di certo chiudere tutte le posizioni.
o bamboli… non so se vi riferite al mio commento, ma mi pare evidente che stavo scherzando!
Noooo…io pensavo dicessi sul serio…. credo ci si riferisse al post.
A me pare che:
o questi pazzi speculatori scatenati stanno giocando troppo d’azzardo,
oppure che qualcuno (JPM) sia veramente alla frutta e tenti una delle ultime giocate della disperazione,
oppure ancora che noi, I&M compresi, siamo tutti fessi, senza offesa ovviamente.
Viene da sperare che sia vera la terza ipotesi.
Buongiorno a tutti….. my friend.
Vi ricordate del mio grafico relativo al Baltic Index ???
Eccolo:
http://i53.tinypic.com/25qryc8.jpg
Primo supportone buahto… maremma 🙂 …qui non si tratta di pezzi di carta.
La Proiezione ?
Eccola:
http://i52.tinypic.com/156twuu.jpg
Ora vediamo se il target, così come il 2° supportone basta… ari-maremma… buahiola 🙂
Ho i miei dubbi, viste le quotazioni delle materie prime…. “non proprio a buon mercato”.
Sapete già, che ufficialmente, lavoro in questo settore…
Peter Pank
Dimenticavo… ecco il Baltic Index aggiornato:
http://i56.tinypic.com/2ls7902.gif
Breve considerazione:
Ci vuole poco per “smuovere” l’ economia fatta di “pezzi di carta” (finanza)… ma qui, è tutta un’ altra storia.
Peter Pank
Ovvero… lavori in che settore? 😀
Buongiorno DT,
Vendo metalli per uso industriale… (materie prime).
Peter Pank
Molto bene. Ti intimo di seguire e commentare costantemente sul blog! Hehehe…
Scherzi a parte, credo che un confronto con uno del settore delle commodity REALI sia molto importante. A dopo!
io avrei bisogno di plutonio per uso personale. me ne servirebbe una… massa critica. A quanto me la faresti?
Dream Theater, è un piacere…
…poi oggi, visto che è l’ ultimo giorno di ferie, vorrei “sparare” le ultime cartucce.
A dopo, esco a prendere un caffè.
Mattacchiuz, cosa ci devi fare con il plutonio…?? Eh.. !! 🙂
Peter Pank
A seguito di tutto ciò, ho trovato questo recente analisi sui trasporti globali 😯
Poi, leggere il presente articolo su questo sito, non fa altro che rassicurarmi del fatto che non sono “matto” ❗
http://intermarketandmore.finanza.com/la-settimana-scorsa-23239.html
…commenti ??? …ci siamo già capiti al volo.
Peter Pank
…e sull’oro appena riesco faccio un aggiornamento operativo…