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BANANA REPUBLIC: AMMINISTRAZIONE PUBBLICA & DERIVATI

Scritto il alle 13:05 da Danilo DT

bananarep.jpgCi risiamo.

Per l’ennesima volta l’ottima trasmissione Report (è uno dei pochi programmi di qualità presenti oggi sui palinsesti televisivi, oltre ovviamente a Buona Domenica e Il Grande Fratello (scherzo!)) ha messo in luce la grossa grana di cui avevamo gia parlato in passato, ovvero il fenomeno dei derivati accollati alle amministrazioni pubbliche.
Clicca qui per vedere cosa avevamo detto.


Un meccanismo perverso

Chi ha visto la trasmissione di Report ieri sera (anzi, vi consiglio di buttare un occhio al sito http://www.report.rai.it), avrà avuto modo di vedere quale tipo di rischio si sono messi in pancia le nostre amministrazioni comunali. Con un problema in più. La Centrale Rischi ha conteggiato perdite per un ctv di un miliardo di Euro, senza però considerare le operazioni di CDS (Credit Default Swap) stipulate con alcune banche estere, quali Merrill Lynch e Goldman Sachs per fare due nomi famosi.
E il tutto veniva fatto senza spiegare chiaramente alle Amministrazioni Pubbliche come funzionava il giochino: praticamente, con i CDS i nostri Enti territoriali si sono messi a fare gli assicuratori delle banche. All’inizio hanno risparmiato, ma l’attuale crisi del credito sta facendo schizzare alle stelle il prezzo di questi strumenti e sta aprendo altrettanti e corrispondenti buchi nel loro valore di mercato.
Le amministrazioni hanno tra le mani una bomba innescata che può portare a danni tremendi. E le perdite ricadranno inevitabilmente sulle amministrazioni future.
Molti sono i Comuni infognati (Milano in primis…) ma anche Regioni (Piemonte per fare un esempio) e altri enti amministrativi.
La colpa va divisa tra il sistema bancario, che questa volta non ha assolutamente scusanti, e le amministrazioni stesse, che non possono permettersi di firmare contratti senza sapere esattamente a cosa vanno incontro.
Anche in quest’ambito ci vuole chiarezza, ma non solo.
E’ necessaria una presa di posizione forte da parte degli organismi di controllo, Consob su tutte. Devono essere prese delle contromisure efficaci per monitorare questo tipo di operatività e far pagare il danno procurato non all’amministrazione publica (e quindi a noi, privati cittadini) ma alle istituzioni che hanno piazzato in modo fraudolento dei prodotti finanziari con una doppia faccia.
Il vaso trabocca, come anche la nostra pazienza.
Al posto di predicare le solite menate, forse i politici dovrebbero cominciare a capire quali sono i problemi da risolvere in modo serio, visto che il nostro destino è segnato, se non ci saranno degli interventi decisi. La palma di Repubblica delle Banane ce la meriteremo tra non molto…

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Grazie e buona lettura!
DT

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