SUBPRIME: E SE FOSSE CHE…
Chi segue da più tempo il presente blog, avrà sicuramente letto molto in merito alla vicenda “subprime”. E avrà visto che molto probabilmente il mercato ancor oggi non sconta pienamente il problema. Anzi, dagli ultimi dati disponibibili, ci sarebbe da metterci le mani nei capelli…
Un buco da 600 miliardi di dollari…
Le valutazioni fatte da analisti e varie case d’affari parlano di un’esposizione globale pari ad una cifra che si avvicina ai 500-600 miliardi di dollari: una bella montagna di denaro che rischia di polverizzarsi, soprattutto dai bilanci delle banche che pagano le conseguenze per una politica toppo orientata alla redditività a scapito di una scarsa attenzione al rischio. Anche se, ripeto, la grossa responsabilità è soprattutto degli organismi di controllo, che non hanno saputo monitorare correttamente l’evolversi della situazione. Ma ormai, è inutile piangere sul latte versato. E’ giusto studiare il problema e cercare delle soluzioni.
Ma torniamo a noi, dicevo dei 500 miliardi di dollari. Però c’è un piccolo problema… Al momento sono saltati fuori solamente svalutazioni per circa 160 miliardi. Ma allora… che fine hanno fatto gli altri 340-440 miliardi? Semplice, sono ancora “nascosti” nei bilanci delle banche, assicurazioni, fondi governativi etc, pronti a saltare fuori quando ci saranno le condizioni, oppure quando ormai non si potrà più nascondere il problema.
Capite il motivo della mia negatività sul “momento di mercato”. C’è poca trasparenza e le brutte sopreso potrebbero non essere finite.
Ma c’è di più…
…oppure un buco da 1.300 miliardi di dollari?
Ve la scrivo in numeri… Perché trovo semplicemente impressionante la cifra: 1.300.000.000.000 di dollari. Questa è la cifra a cui potremmo arrivare in caso di recessione. O per lo meno questo è quanto dice Bob Mc Kee, analista indipendente. Secondo questo influente analista londinese (non proprio l’ultimo arrivato…) in caso di recessione il buco generato dai finanziamenti potrebbe raggiungere le suddette dimensioni. Viceversa, se non si tratterà di recessione ma solo di rallentamento, dovremmo rientrare nei 500 – 600 miliardi di dollari, comunque sempre cifre pazzesche. Solo per la cronaca, nei 1300 mld sono compresi anche tutti quei finanziamenti “prime” e prestiti ipotecari, fidi, crediti al consumo etc. che , in questo momento, sono fuori dal rischio ipotetico di mancato rimborso, ma che entreranno a far parte del mucchio selvaggio in fase di svalutazione. Questo se avremo una forte recessione.
Che posso dire… con questo scenario capite benissimo che c’è poco da stare allegri. E mi sento di poter dire solo una cosa. E’ evidente quindi che.. il peggio deve ancora venire. Allacciamo le cinture e…tenetevi forte!