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ORO vs. SP 500: se la storia si ripete

Scritto il 2 Giugno 2010 alle 14:32 da Danilo DT

Con l’incertezza e la volatilità dei mercati l’oro resta tuttora uno dei beni rifugio più classici e più richiesti dagli investitori. Infatti abbiamo assistito, fino ad oggi, solo ad alcune sporadiche correzioni che, però, non hanno intaccato la tendenza principale che continua, imperterrita, ad essere rialzista.

Ma non c’è solo una questione di offerta e domanda. C’è anche un discorso speculativo, di ricoperture, di derivati che potrebbero anche portare l’oro
in piena bolla speculativa. Cosa che NON escludo assolutamente e che, anzi, mi aspetto.

Di conseguenza, capite benissimo quanto sia difficile stabilire un “prezzo giusto” dell’oro. E se anche lo potessimo stabilire, nulla vieta, in caso di bolla di ritrovarci con una vera esplosione dei corsi. E come ho già fatto in passato, propongo nuovamente di rivolgerci alla storia.

Gold/Spoore ratio dal 1928 al 2010-05-31

In questo grafico di John Roque di WJB Capital Group Inc., scopriamo che nei precendenti 3 cicli il ratio tra oro e SP 500 è lievitato a livelli veramente considerevoli.
Se anche questa volta la storia fosse rispettata, ci ritroveremo sicuramente con quotazioni ben superiori a quelle attuali e, credo, uno SP 500 ben al di sotto delle attuali quotazioni (essendo lo SP 500 al denominatore).