Focus: Oro fa rima con Toro?
Spesso mi viene chiesto dai gentili lettori un parere sul nobile metallo giallo. Ovviamente mi riferisco all’oro, protagonista di un rally spettacolare grazie a diversi fattori, legati sia alla debolezza del dollaro USA (da sempre c’è una correlazione inversa tra i due), l’aumento di produzione dell’attività manifatturiera di gioielleria, e anche gli approvvigionamenti delle banche centrali peri paesi Emergenti, incredibilmente in surplus, con denaro a disposizione, prontamente investito (anche se solo in parte) nel bene rifugio per eccellenza.
Le domande che mi fanno sono le solite: che conviene fare? E’ tardi per comprare? Devo ancora tenere? E’ il caso di shortare? E se ora esco, quando posso rientrare? E’ chiaro che nessuno può rispondere con certezza a queste domande. Forse solo il buon Dio, anzi, forse nemmeno lui, chissa…
Il grafico dell’oro
Già diverse volte vi ho proposto in passato il grafico dell’oro. Quindi avrete già visto più volte un “wedge” violato al rialzo, con un prezzo indirizzato a quota 850 $/oz, ovvero verso i massimi storici precedenti, target sfiorato ultimamente ma non toccato. Piccolo dato storico: anche se ora non siamo a i massimi storici, occorre ricordare che rappresenta pur sempre il massimo degli ultimi 28 anni, e occorre osservare che nel gennaio del 1980, quando l’oro toccò il massimo storico di $850, le quotazioni rimasero sopra $800 per soli due giorni. In quel periodo il mercato era in preda a una bolla speculativa che dopo il suo scoppio generò un mercato orso durato fino al 2001, anno della grande inversione rialzista. Da questo punto di vista, il rally attuale trae supporto dal fatto che non ci troviamo di fronte a un rialzo tipico di un mercato affetto da una bolla speculativa (aumenti di prezzo parabolici). E vi dirò di più. I presupposti per “forare” il massimo precedente posto a 850 $/oz ci sono tutti. Per carità, non vi sto dicendo che non ci sia speculazione sull’oro, oggi un po’ tutte le commodities sono in situazione abbastanza “tirata”, però abbiamo la consapevolezza che la strada percorsa dal metallo giallo non sia ancora terminata.
I motivi del rally dell’oro
Mi sembra corretto, a questo punto, fare rapidamente luce sulle motivazioni che hanno portato l’oro ad un rally che lo ha avvicinato ai massimi storici:
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Motivo nr. 1 : correlazione inversa col dollaro. Pane per i denti di questo blog. In ambito intermarket la correlazione inversa tra oro e dollaro è uno dei dati più comuni ed assodati. LA storia ce lo insegna: basta pensare a Bretton Woods, che per certi versi ha cambiato la storia dell’economia, e anche dell’oro. Ma proprio questa correlazione oggi sta per essere “infettata” da un nuovo terzo incomodo, ovvero l’Euro. Eì ancora presto per dirlo, ma l’importanza della nostra valuta, su scala mondiale, sta diventando sempre più importante. Oggi il confronto viene fatto tra il prezzo spot e il Dollar Index. Magari domani… chissa… dovremo inserire anche l’euro
Grafico sovrapposto di Dollar Index, Oro spot e cross EUR-USD < —
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Motivo nr. 2: bene rifugio. I mercati stanno entrando in crisi. I motivi sono diversi: rallentamento economico, rialzo dell’inflazione, addirittura rischio stagflazione negli USA, crisi subprime, derivati, prezzi del petrolio alle stelle… Come vedete ci sono elementi che, quantomeno, dovrebbero portare a preoccupare un pochino il mondo finanziario. E quale bene rifugio migliore dell’oro, in questo momento?
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Motivo nr. 3: banche centrali asiatiche. Alcuni mesi fa, ricordo che alcune Banche Centrali della Vecchia Europa avevano dichiarato la volontà di vendere parte delle loro riserve auree. Per qualche giorno il prezzo dell’oro, era rimasto in rpeda alla volatilità. Ma dopo alcune settimane, il trend di crescita è ripreso alla grande. Come mai? A compensare le vendite europee ci sono stati gli acquisti di Istituti Centrali di Paesi emergenti. Non solo Asiatici, ma anche del Medio Oriente. A favorire questo scenario sono stati innanzitutto la violenta debolezza del Dollaro USA, e un surplus commerciale che a livello storico è da considerare come un evento. Ma non sembra finita qui. Molto probabilmente le riserve auree delle nuove economie verranno ulteriormente rimpinguate con nuovi acquisti.
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Motivo nr. 4: la gioielleria. E sempre dai paesi emergenti, sono arrivati grossi ordini proprio per l’industria della produzione di gioielli. Quindi gli Emergine Markets grandi protagonisti. Sono i nuovi ricchi (ricordate il post dedicato ai “Nuovi ricchi”? Lo troverete nella categoria V.I.P.), con grandi risorse economiche. E in questa fase di mercato, con mercati in indebolimento e dollaro sempre più giù, investiranno sull’oro.
Il COT sull’oro: fonte di preoccupazione
E qui dobbiamo segnalare una cosa molto importante. Sul COT possiamo vedere una situazione che deve farci temere per il breve periodo.
Come ben sapete il COT permette di vedere le posizioni sia Commercials che dei Traders. Mentre i secondi, che investono soprattutto prendendo spunto dai trends, sono ancora spropositatamente long, i Commercials, ovvero coloro che trattano fisicamente l’oro (e teoricamente dovrebbero sapere meglio di chiunque altro le possibili e reali tendenze a livello di mercato dell’oro) sono…fortemente short. IL COT mi indica 96082 long vs. 336091 shotr, e questo sollo sulla posizione dei futures. Il che significa che ci dovremmo aspettare una correzione del metallo giallo. Abbiamo raggiunto un eccesso dei prezzi? Il COT sembra dirci di si.
Quindi … che fare?
Dal punto di vista operativo io mantengo la positività sull’oro. Ma visto il rischio correzione preferirei attendere un movimento correttivo più importante. Fino a dove? Presto per dirlo. Certo che se tornassimo a quota 715 $/oz, sarebbe una spettacolare buy opportunity. Un ultimo consiglio. Se volete acquistare oro, ci sono in borsa degli ETC legati all’oro fisico (e non al contratto future). Sarà come comprare dei lingotti e metterli sotto il materasso, anzi, molto meglio, in quanto sotto il materasso magari ve li rubano…