Valanga di cash a disposizione
La cassa è regina. Un’azienda con tanto cash a disposizione è secondo me a priori da tenere in considerazione. In questa fase macroeconomica molto complessa, chi ha fatto affidamento sulla leva finanziaria ed ha generato business utilizzando fondamentalmente la leva del debito bancario (quindi fare affari con soldi non suoi) ha rischiato e rischia tuttora di chiudere baracca e burattini. Chi invece ha denaro liquido, contanti in abbondanza vuol dire che ha una situazione finanziaria in salute e può guardare con maggiore serenità al futuro.
Per carità, il mercato è difficile per tutti, ma questa aziende hanno nel carniere le armi per poter affrontare, quando arriverà, la ripresa in modo forte e determinato.
Ma queste aziende, vista la crisi, non saranno tante e soprattutto, il cash a disposizione non avrà certo volumi elevati… E invece no. La cosa incredibile è che , invece, il cash ha raggiunto livelli di massimo storico.
Cash flow esorbitante
Il grafico che vi propongo mette in chiaro risalto la situazione, tramite un’analisi di Mizuho Financial Group, qual è lo stato dell’arte attuale. Le aziende dello SP 500 (esclusi i titoli finanziari) dispongono di una valanga di liquidità. Che però non viene impiegata. Proprio perché sono proprio loro, le aziende, a non credere nella solidità di questa ripresa.
Pensate che ad oggi, la cifra potenzialmente a disposizione di queste aziende sarebbe pari a circa 1.07 trilioni di USD. E questa cifra è lievitata del 39% negli ultimi 2 anni. In media, come vedete dalla scala di sinistra, il cash a disposizione è salito all’11.4 % degli assets aziendali.
Conclusioni
Le domande che dobbiamo porci sono le seguenti:
1) Cosa ne faranno di tutto questo denaro? Beh, in linea di massima rappresenta un polmone di sussistenza fondamentale. Quindi una vera assicurazione contro il prolungarsi della crisi. E poi , quando la situazione sarà un po’ più chiara, scatteranno buy bak, take over e operazioni tipo OPA, OPS e quant’altro. Non dimentichiamo MAI che la crisi rappresenta anche OPPORTUNITA’. Oppure verrà distribuito agli azionisti come dividendo straordinario. E se così fossse sarebbe la chiara denincia ed ammissione di un “mercato poco interessante” (sarebbe come dire: non so che farne di sti soldi e allora…)
2) Cosa comporterà per l’inflazione? E qui il discorso si fa interessante. Immaginatevi questa liquidità riversata sul mercato. Teniamo inoltre conto che questo scenario sarà coincidente con una ripresa economica vera e quindi una situazione dove, di per sé, l’inflazione salirà già naturalmente. Se ci sarà vera crescita, e il denaro in oggetto verrà “liberato” dalle casse, allora aspettiamoci anche delle ripercussioni sull’inflazione
3) Cosa succederà al mercato azionario? Beh, la logica può solo dirci che ne beneficerà. E non poco. Qualsiasi tipo di operazione sopra citata, può solo portare rialzi (take over, buy back, OPA etc).
Ma facciamo attenzione. Questa è la teoria. In pratica le aziende non stanno facendo nulla di tutto ciò perchè, come detto, solo loro stesse che preferisco non aspettare gli eventi. E quindi si muoveranno solo quando ci sarà la vera ripresa. Che purtroppo non riesco ancora ad immaginare.
STAY TUNED!
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