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Incredibile Serbia: mega incentivi alla Geox per aprire uno stabilimento

Scritto il alle 15:45 da Danilo DT

Pagati 9000 Euro per addetto: Mario Moretti Polegato incassa 11.25 milioni senza produrre una scarpa

Diventa veramente difficile per un’impresa ragionare in termini di produzione in Italia quando all’estero si aprono delle occasioni come la seguente che, lo ammetto, mi lascia veramente sbigottito.
La protagonista è la nota marca Geox, ottimo brand Made in Italy famoso nel mondo.
E’ di ieri l’annuncio che è stato raggiunto un accordo con le autorità locali della Serbia, per l’apertura di una nuova fabbrica a Vranje, proprio in Serbia.
Voi direte: “nulla di nuovo, non è certo la prima né l’ultima azienda che delocalizza”.

(…) la firma fra il ministro dell’economia e finanze serbo, Mladjan Dinkic, con il presidente del Gruppo Geox, Mario Moretti Polegato, alla presenza del premier serbo Ivica Dacic e del sindaco di Vranje Zoran Antic. L’accordo prevede a Vranje, nel sud del Paese, la costruzione di un nuovo stabilimento Geox; una volta a regime la fabbrica, per la quale il gruppo italiano investirà 15,8 milioni, occuperà 1.250 operai e produrrà 1,25 milioni di paia di scarpe all’anno. (Source)

Quindi nulla da segnalare…. Beh, nulla da segnalare un corno! Infatti qui si nasconde un business mica da ridere. Delocalizzando, la Geox si intasca ben oltre 11 milioni di Euro senza nemmeno muovere un dito. Volete capire come? Eccovelo spiegato.

Geox founder and Chairman Mario Moretti Polegato signed an agreement with Serbian officials in Vranje today, including a government pledge to provide 9,000 euros for each new job. Production is expected to begin in 2014, said Aleksandar Miloradovic, a spokesman for the Serbia Investment and Export Promotion Agency, in a telephone interview today. (Source)

Avete letto bene. Non solo si prevede comunque di partire con una produzione importante che potrebbe raddoppiare nel tempo. Ma le Autorità Locali pagheranno alla Geox un contributo pari a 9.000 € per addetto.
Inutile chiedersi se l’Italia potrebbe fare altrettanto.

STAY TUNED!

DT

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8 commenti Commenta
icebergfinanza
Scritto il 9 Ottobre 2012 at 16:23

Scherzi mica foraggiamo capitalisti con i soldi de noialtri… dello Stato brutto e cattivo!

Il rischio d’impresa oggi è un optional! Non dirlo in giro ma sto aprendo fabbriche in Serbia Romania Bulgaria e Brasile…tanto pagano loro!

paolo41
Scritto il 9 Ottobre 2012 at 16:31

….in Cina, Ucraina e altri stati russi ed ex-russi, in molti paesi del sud-est asiatico, in Macedonia.. in Svizzera,……. no nel sud-Italia…….

tommy271
Scritto il 9 Ottobre 2012 at 17:17

Però Marchionne sta aspettando ancora i soldi promessi da Belgrado per la fabbrica di Krakujevac.
Occhio Polegato che ti fanno le scarpe … :mrgreen:

lampo
Scritto il 9 Ottobre 2012 at 17:40

DT ma di cosa ci meravigliamo?
Sono anni che questo processo continua, grazie all’opera di modernizzazione che la Serbia sta attuando. Ricordo che il numero di aziende italiane che hanno delocalizzato in tale Paese negli ultimi anni è triplicato.
Uno dei maggiori “investitori” e’ una nota casa automobilistica europea, oltre, a breve, una nota multinazionale di impianti siderurgici (tutto perché dopo 10 anni la nostra efficiente classe politica e burocrazia “al servizio” delle imprese non e’ riuscita a realizzare un elettrodotto per l’approvvigionamento energetico, visto che quello in uso non e’ considerato piu’ di primaria importanza per il gestore nazionale…).
Queste cose i nostri politici e governi le conoscono molto bene:
http://www.rapportipaesecongiunti.it/rapporto-congiunto.php?idpaese=40

ilcuculo
Scritto il 9 Ottobre 2012 at 22:48

Quano costa un anno di Amortizzatori sociali per un lavoratore Italiano in Cassa integrazione o in mobilità?

Forse si potrebbe fare l’incentivazione iniziale, il problema è il costo del lavoro dopo , negli anni successivi con un cuneo fiscale che fa diventare 1000 euro di stipendio netto 2120 euro di costo per l’azienda

helmut
Scritto il 10 Ottobre 2012 at 08:08

Mi sembra molto sensato da parte Serba. Altrimenti chi ci andrebbe in Serbia? Per loro si tratta di un ottimo investimento. Probabilmente il cash gli ritorna in meno di un anno. Mi pare scelgano aziende di buon standing e organizzate per un mercato di export o no?

bigjoe
Scritto il 10 Ottobre 2012 at 13:42

Piccolo quiz. Se al signor Polegato lo stato italiano avesse dato gli stessi soldi per aprire una fabbrica a Reggio Calabria oppure a Palermo (tanto per fare due nomi), l’avrebbe fatto ? Io dico di no. Perchè ? nell’ordine : delinquenza, costi di trasporto per strutture fatiscenti insostenibili, costo energia troppo, bustarelle e pizzo ………….. etc.. etc.. Non basta fare moralismo spiccio sugli incentivi che lo stato non da, bisogna cambiare mentalità, ma ancora pensiamo sia possibile dopo oltre 50 anni di fallimenti di una politica collusa e meschina ?
Ciao a tutti

gaolin
Scritto il 10 Ottobre 2012 at 16:12

La gran parte dei commenti ha ben inquadrato il problema.
Purtroppo se un imprenditore vuole restare sul mercato e non fallire, in certi settori non può far altro che fare ciò che Mr. Polegato farà:

Andare dove i costi di produzione consentono di investire con margini che paghino gli investimenti e garantiscano gli utili necessari a ogni azienda che vuole avere un futuro.

Se poi in aggiunta l’investimento, in varie forme di contributi, viene pagato dal paese che, attraverso questi incentivi, spinge fortemente le aziende a lì insediarsi, che si può fare?

Polegato ha scelto, i nostri comandanti invece ci dicono che bisogna salvare l’Euro che poi andremo tutti in paradiso, magari da miserabili ma avremo salvato per ancora un po’ il sistema che sta trascinando l’Italia verso l’irreversibile declino del suo sistema manifatturiero.

Ma possibile che a questi professori non si riesca a far capire che l’Italia sta andando verso il disastro, che fra non molto sarà irreparabile?

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