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WALL STREET: rimbalzo tecnico ai titoli di coda
Le “mani forti” cercano di rassicurare il mercato ma resta tra gli operatori un forte scetticismo. Occorrono forti segnale per avere una tendenza rialzista forte e convinta. Analisi intermarket e del solito COT Report del CFTC. [Guest Post]
Cari amici, nella settimana appena trascorsa, i mercati finanziari internazionali hanno ordinatamente proseguito nel processo di assestamento seguito all’improvviso e violento crash di ferragosto. Assestamento di natura tecnica, peraltro, quasi concluso, che non dirada tuttavia i dubbi e le incognite che continuano a gravare sulle future prospettive di crescita dell’economia globale.
In quest’ultima ottava, lo scenario intermarket ha registrato un ulteriore lieve storno dello 0,3 % delle quotazioni del dollar index. Sembra quindi trovare ulteriore conferma l’ipotesi di un arresto definitivo della corsa al rialzo della valuta Usa, molto temuta dalla FED. Nuove preoccupazioni giungono, invece, dal settore delle commodities, che registrano anch’esse uno storno settimanale dell’1,6 % in termini reali. Negli ultimi 2 mesi, si è solo arrestato il crollo, ma non ci sono ancora segni convincenti di una solida ripresa delle loro quotazioni, e ciò alimenta le incognite ed i dubbi sulle prospettive future dell’economia mondiale. Dubbi confermati, peraltro, anche dal mercato obbligazionario. I rendimenti dei bond decennali Usa, infatti, arretrano di 8 bps, ed a fatica si mantengono poco sopra al 2 %. l rendimenti del bund tedesco, arretrano anch’essi di 6 bps e tornano nuovamente all’inverosimile tasso dello 0,55 %. I mercati azionari, invece, proseguono con parsimonia il recupero dal crash di ferragosto. In particolare, il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, rimbalza dello 0,9 %, consolidandosi al di sopra di quota di 2.000 punti.
Ciò premesso, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:
Commercial Traders : + 51.750
Large Traders : – 39.324
Small Traders : – 12.426
Si conferma, pertanto, l’anomala ed eccezionale configurazione del mercato dei derivati azionari Usa delle ultime ottave. In quest’ultima settimana registriamo movimentazioni pari a soli 7.539 contratti. In particolare, i Commercial Traders, intervenuti con forza a sostegno del mercato, confidano in una ripresa della fiducia e provano ad alleggerire la loro ingente posizione Net Long , cedendo l’intero lotto dei 7.539 contratti long. I Large Traders con molto scetticismo, acquistano solo 3.131 contratti long, e riducono leggermente la loro sempre decisa e solida posizione Net Short. Gli Small Traders, infine, acquistano anch’essi 4.408 contratti long, ma permangono ancora nella loro anomala ed eccezionale posizione Net Short. Le movimentazioni di quest’ultima settimana, evidenziano a mio avviso il primo timido tentativo di favorire il ritorno alla “ anomala normalità “ del passato. Le mani forti cercano, infatti, di rassicurare e di infondere nuova fiducia nelle altre categorie di operatori che, a loro volta, rimangono però molto scettiche e titubanti. Personalmente credo che manchi ormai poco alla conclusione del rimbalzo di natura tecnica, favorito dall’ingente intervento delle “ mani forti “, dopodiché solo tangibili miglioramenti del clima economico globale potranno alimentare ulteriori rialzi degli indici azionari Usa e mondiali.
Un futuro pertanto ancora molto incerto e ricco di incognite, che cercherò di tradare con il mio originale trading system, debitamente ritarato per affrontare la nuova “ era “, ma sempre ancorato alla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, la performance annua del mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, risulta pari al + 6,13 %, inferiore di oltre 12 punti percentuali rispetto a quella conseguita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share, pari nel contempo al + 18,8 %. Sotto-performance purtroppo ancora molto evidente, dovuta prevalentemente all’inatteso ed imprevisto crash di ferragosto. Spero, in quest’ultimo trimestre, di poter comunque recuperare almeno una parte dell’attuale gap di performance e di chiudere l’anno con un risultato positivo e soddisfacente. Chi vuole ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ può consultare, se lo desidera, direttamente il mio sito.
Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.
Lukas
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