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WALL STREET: la geopolitica non fa paura, ma dopo i nuovi massimi…

Scritto il alle 16:11 da Lukas

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GUEST POST – Lo SP500 raggiunge i nuovi massimi storici ad un passo da quota 2100. Fino a quando la festa continuerà? Intanto è prevedibile una lateralizzazione. Analisi dei dati del CFTC secondo la personale visione di Lukas.

Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, gli effetti delle politiche monetarie espansive hanno avuto nettamente la meglio sulle numerose preoccupazioni d’ordine geopolitico, ed i mercati finanziari internazionali hanno confermato e ribadito un chiaro scenario RISK ON .

In particolare, lo scenario intermarket, conferma, dopo molti mesi di forti tensioni, una netta stabilizzazione del mercato delle valute. Segnali postivi, continuano, invece, a giungere dal mercato delle commodities. Il noto indice CRB segna, infatti, un nuovo rimbalzo settimanale dell’ 1,93 %. Coerenti movimenti, almeno negli Usa, si registrano anche sul mercato obbligazionario. I rendimenti sui titoli decennali Usa registrano, infatti, una crescita di 9 bps, e tornano nuovamente sopra quota 2 %. I rendimenti sul bund tedesco, invece, registrano un calo di 4 bps e tornano a quota 0,34 %. Crescono invece moderatamente i rendimenti dei titoli dei Paesi periferici dell’eurozona, dove sembrano finalmente intravvedersi migliori prospettive di crescita economica.

Segnalo, infine, che i titoli greci, registrano un ulteriore calo di 85 bps, a conferma che un accordo sul debito è molto vicino. Prospettive economiche pertanto incoraggianti, che a mio avviso rendono più probabile e plausibile l’annunciato rialzo dei tassi Usa. Anche i mercati azionari sembrano dar fiducia alle più rosee prospettive. I listini azionari europei consolidano, infatti, i rimbalzi innescati dall’annuncio del QE, mentre il nostro benchmark azionario mondiale, l’S&P 500, segna un nuovo rimbalzo settimanale del 2,02 %, ed a sorpresa, stabilisce un nuovo record storico delle sue quotazioni.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : – 62.150

Large Traders : + 31,248

Small Traders : + 30.902

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Si riconferma, pertanto, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa affermatasi negli ultimi 3 mesi. In quest’ultima ottava le movimentazioni dei diversi operatori risultano ancora una volta modeste, pari a soli 5.817 contratti. In particolare, i Large Traders, confermando la loro operativà trend following, appaiono sempre più incoraggiati e fiduciosi, ed acquistano l’intero lotto dei 5.817 contratti long. Gli Small Traders, invece, mantengono un cauto atteggiamento, e cedono 1.772 contratti long. I Commercial Traders, infine, in questa fase non hanno alcuna necessità d’intervenire a sostegno del mercato, cedono pertanto i residui 4.045 contratti long e consolidano di conseguenza la loro abituale posizione di copertura Net Short. Le suddette movimentazioni, ossia il traino dei Large Traders, di solito, non preannunciano sostenuti movimenti rialzisti degli indici azionari, che a mio avviso, continueranno, almeno negli Usa, in una tranquilla e cauta navigazione laterale, anche perchè tutte le divergenze segnalate nelle precedenti settimane non risultano affatto riassorbite. Per i prossimi mesi, ribadisco e confermo pertanto la mia netta preferenza per i mercati azionari europei.

Azionario europeo ed italiano, pertanto, da preferire, che cercherò di tradare con il mio personale trading system che, come ormai ben sapete, si propone di sfruttare l’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, individuato nelle pregevoli ricerche dei professori Jegadeesh e Titman, ed i cui presupposti scientifici sono illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. In quest’inizio d’anno, il mio portafoglio denominato “ Azioni Italia – LTM “, registra una performance positiva dell’ 8,21 %. Tuttavia, a differenza di quanto accaduto del biennio precedente, tale performance risulta al momento inferiore a quella conseguita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share, pari nel contempo all’ 11,99 %. Evidentemente l’inversione repentina del trend non ha consentito al mio sistema di trading di cogliere tempestivamente tutti i mutamenti in atto nel nostro listino. Per tale motivo, questa settimana il mio portafoglio subirà nuovamente consistenti variazioni nella sua composizione. Tutti gli interessati possono, se vogliono, consultare gratuitamente la composizione specifica del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ sul mio sito. Vi ringrazio, come sempre, per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di Intermarketandmore buon trading.

Lukas

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