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WALL STREET: eccesso di pessimismo sul mercato?

Scritto il alle 14:43 da Lukas

wall-street-fear-index

La forte negatività sul mercato ha portato ad un eccesso di pessimismo. Gli small traders passano eccezionalmente “net short”. Segno del raggiungimento dei minimi di mercato? Analisi intermarket e del solito COT Report del CFTC. [Guest Post]

Cari amici, anche nella settimana appena trascorsa, la volatilità è stata l’assoluta padrona dei mercati finanziari internazionali. In particolare i mercati azionari, credo con molta esagerazione, sembrano ancora essere alla ricerca del bottom della violenta ed improvvisa correzione iniziata nel periodo di ferragosto.

Lo scenario intermarket ha, infatti, nuovamente confermato le prospettive deflazionistiche prepotentemente riemerse negli ultimi 2 mesi. In tale contesto, il dollar index, sembra essere l’asset più stabile dell’intero quadro macroeconomico, confermandosi ancora una volta come punto di riferimento dell’intero sistema. Continua invece, seppur con moderazione, la debolezza delle quotazioni delle commodities, stornate anche in quest’ultima ottava, di un ulteriore 0,8 % . Storno che negli ultimi 2 mesi è invece pari al 10,8 % in termini reali.

Il rallentamento economico globale, che in questo periodo ha come suo epicentro la Cina ed il continente asiatico, trova peraltro riscontro anche sul mercato obbligazionario. I bond decennali Usa, nonostante i buoni segnali provenienti del proprio mercato del lavoro, segnano , infatti, un rendimento del 2,13 %, in ribasso di 6 bps rispetto alla scorsa settimana; anche il bund tedesco registra un tasso dello 0,67 %, in discesa di 7 bps rispetto a sette giorni orsono. Tuttavia, in questa fase, è sui mercati azionari che si concentrano le maggiori turbolenze, quasi a voler scontare il colpevole eccesso di fiducia manifestato nei mesi precedenti. Il nostro benchmark azionario mondiale, rappresentato dall’S&P 500, ha infatti chiuso l’ottava con un nuovo pesante storno del 3,4 % ed analoghe correzioni si sono registrate su tutti i mercati europei.

Dopo tale premessa, passo ad esaminare i nuovi dati del COT REPORT settimanale, pubblicati venerdì sera dalla CFTC (Commodity Futures Trading Commission), concernenti i valori aggregati dei Futures e delle Options su tutti gli indici azionari USA, che risultano essere i seguenti:

Commercial Traders : + 28.243

Large Traders : – 27.098

Small Traders : – 1.145

cot-report-future-chart

Dati che testimoniano che anche sul mercato dei derivati azionari Usa, si registra una volatilità davvero elevata, anzi oserei dire esagerata. Cambia, infatti, nuovamente e significativamente, la configurazione generale del mercato dei derivati azionari Usa. In quest’ultima ottava registriamo, infatti, movimentazioni, pari a ben 37.325 contratti. In particolare, i Large traders, notoriamente trend following, cedono ben 23.820 contratti long, e consolidano di molto la loro precedente ed incerta posizione Net short. Tuttavia l’aspetto più significativo è dato dagli Small traders, che cedono ben 13.305 contratti long, e che invertono eccezionalmente la loro abituale e proverbiale posizione Net Long. Negli ultimi 5 anni tale evento si è verificato solo altre due volte, precisante in occasione dell’epilogo della fase correttiva dell’anno 2011. I Commercial Traders, invece, devono giocoforza far fronte all’ondata di sfiducia degli altri operatori, acquistando l’intero lotto dei 37.325 contratti long, che li fa ritornare abbondantemente in posizione Net Long. Le movimentazioni di quest’ultima settimana disegnano, credo coerentemente, una configurazione del tutto opposta a quella ricorrente in periodi di normalità. L’eccezionale passaggio in posizione Net Short degli Small Traders evidenzia, tuttavia, che il pessimismo sta raggiungendo il suo apice, e che nelle prossime 2 o 3 settimane i mercati azionari troveranno finalmente il bottom di questa violenta, soprattutto per velocità d’esecuzione, correzione. Correzione che, personalmente, ritengo esagerata anche per ciò che concerne la misura, ma ciò potrà esser verificato solo nel prossimo futuro. Prospettive, pertanto, ancora incerte e difficili, che cercherò di tradare con il mio originale trading system opportunamente ritarato per far adeguatamente fronte all’attuale ed eccezionale volatilità, ma sempre ancorato alla valorizzazione dell’effetto “LONG TERM MOMENTUM“, descritto negli studi dei professori Jegadeesh e Titman, ed illustrati nel mio sito http://longtermmomentum.wordpress.com/. Dopo quest’ultima settimana, la performance annua del mio portafoglio, denominato “ Azioni Italia – LTM “, risulta pari al + 6,04 %, inferiore di 8,53 punti percentuali rispetto a quella conseguita dal nostro benchmark nazionale, rappresentato dal Ftse All Share, pari nel contempo al + 14,57 %. Questa settimana incremento leggermente, dal 70 all’80 % le posizioni short del mio portafoglio, attendendo, come sopra espresso, il bottom di questa, per molti versi, anomala correzione. Per ricevere maggiori informazioni sul mio trading system e sulla composizione del portafoglio “ Azioni Italia – LTM “ gli eventuali interessati possono, se lo desiderano, consultare direttamente il mio sito.

Vi ringrazio per la vostra stima e fiducia, ed auguro a TUTTI gli amici di  intermarketandmore buon trading.
Lukas

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1 commento Commenta
jesselivermore
Scritto il 7 Settembre 2015 at 15:09

Scusate..
ma su fineco le percentuali di variazione dei titoli sembrano sballate ci sono dei problemi tecnici? Qualcuno ha lo stesso problema?

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