TIMING… IS EVERYTHING !
Oggi ho l’onore di ospitare, sulle pagine di questo blog, un articolo scritto dall’amico Estremosud (alias Giorgio C.), di cui sicuramente avrete già avuto modo di leggere nei commenti, dove spesso e volentieri spiega sia l’operatività che le tecniche di trading. L’amico Giorgio esce allo scoperto con questi appunti sull’operatività, una serie di importanti consigli che considero importanti sia per i trader alle prime armi e sia per i più esperti.
Spero che questo sia il primo di una lunga serie di articoli (i quali verranno raccolti nella categoria “Trading” di questo blog).
Bando alle ciance, ancora grazie a Giorgio e…buona lettura!
LA VARIABILE TEMPO NEL TRADING
Fra le tante variabili che determinano una buona o scadente performance nel trading di posizione, questa volta andiamo ad analizzare brevemente “il tempo” nella gestione della posizione.
Non vi è alcun dubbio, più è ridotta la scala temporale in cui fare trading e minori saranno i guadagni.
E’ quasi impossibile fare il colpaccio in un solo giorno. E’ un evento rarissimo e quindi non attendibile. Nella speculazione ci vuole tempo per far crescere i profitti.
I trader più esperti sanno bene che il mercato può fare molta più strada in una settimana che in un ora. E questo vale sia per le posizioni short che long.
I trader che invece vogliono guadagnare su scala troppo breve, limitano moltissimo il potenziale del loro profitto. Non solo, vengono ingannati dall’illusione, spesso determinata dai broker, che i guadagni arrivano cercando i massimi ed i minimi di giornata.
E’ ovvio che bisogna sempre tagliare le posizioni in perdita, rispettando rigorosamente il piano di stop.
Di contro la tecnica più difficile da apprendere è quella di mantenere le posizioni vincenti. Si è quasi sempre tentati di consolidare il guadagno raggiunto in uno o due giorni di rally. Quindi a meno che in giornata il titolo non faccia un clamoroso +20%, è sempre meglio seguire il trend per almeno una settimana. Chiudendo eventualmente le posizioni in buon profitto il Venerdì. Resta salva la possibilità di rientrare nelle settimane successive se il trend non si estingue. Quando la tecnica del cecchino ci spinge ad entrare in un trade che si ipotizza altamente esplosivo, e per esplosività non si intende quella di un giorno ma di più giorni, dobbiamo permettere non solo che il movimento si inneschi ma anche che si completi.
Dal lato opposto ci sono i cosiddetti “trader-investitori” che commettono l’errore di restare troppo a lungo sul trade vincente. Il quale magari si è arrampicato di un buon 40% in un mese, e nei successivi 10 gg. scende del 25% rimangiandosi gran parte del profitto così faticosamente raggiunto.
Questi pochi concetti sull’influenza della variabile tempo, nella gestione della posizione, sono fondamentali e dovrebbero essere attentamente approfonditi da tutti gli speculatori che aspirino ad ottenere buoni risultati. Gli strumenti a disposizione per ottenere tutto ciò si prelevano dallo studio avanzato di alcune scuole di analisi tecnica che esamineremo in un prossimo intervento.
Giorgio (Estremosud)