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SOCIAL NETWORK e TESLA: è il momento del RISVEGLIO

Scritto il alle 12:25 da Danilo DT

Sembra incredibile ma il mercato si è magicamente svegliato ed ha capito che forse, nel mondo dei social network, c’è un problema di privacy. Adesso Facebook annuncia di voler cambiare strategia per evitare ulteriori danni d’immagine, dopo che ormai la frittata è fatta ed è stato reso pubblico lo scandalo sull’uso improprio dei dati di 50 milioni di utenti. E come Facebook, tutti gli altri social network sono sotto accusa.

E’ ovvio che viene messo (giustamente)in discussione un modello di business. E mi sorprende che tutti cascano dal pero e vogliono immediate soluzioni: Ma signori, ve lo ripeto, pensavate che un colosso come Facebook non avesse un suo tornaconto dalla sua gratuità?

Ma non solo Facebook. Anche Amazon corregge e non poco, magicamente esce fuori una certa iniquità tra il trattamento nei confronti del colosso di vendite on line ed i canali più tradizionali. Ma tu guarda. Buongiorno mondo, ben svegliato!

E poi c’è Tesla
Su Tesla mi sono espresso in tempi non sospetti. Ricordate questo post? Già di per sè era una denuncia su un modello di business che consideravo insostenibile e che solo un miracolo poteva rendere realistico, visti anche i multipli a cui trattava l’azienda (che restano tuttora esagerati). E non si tratta dell’incidente avvenuto ad un veicolo senza guidatore. Qui si deve mettere in discussione un modello di business. Solo che quando il sentiment bovino ha gli occhi foderati di prosciutto, non c’è verso. Massima fiducia, euforia ed entusiasmo su quello che potenzialmente è il futuro ma che finanziariamente non sta in piedi.

“Tesla ha prodotto solo 2.425 Model 3 nell’ultimo quadrimestre del 2017 e sta ancora cercando di raggiungere di obiettivi di 2.500 vetture a settimana entro fine marzo e 5.000 esemplari ogni sette giorni lavorativi entro la fine di giugno. I precedenti obiettivi prevedevano 5.000 vetture a settimana entro la fine del 2017 e 10.000 per la fine del 2018” . [Source]

Per carità, le Tesla sono vetture bellissime, ricche di innovazioni, alcune di esse hanno anche prezzi molto elevati. Però lo stesso Musk ha ormai fatto capire che NON è in grado ( e lo ripeto ) di mantenere le promesse. Si, perché le prenotazioni non vengono rispettate e le vetture NON sono consegnate. Va bene promettere, va bene disegnare il futuro. Ma poi a livello industriale? Il sogno deve diventare realtà Ma al momento resta un sogno e la borsa NON vive di sogni ma di UTILI che possono essere prospettici ma che poi devono progressivamente diventare realistici. Inoltre non dimentichiamo mai (vedi articolo PRECEDENTE) quanta cassa si mangia Tesla. Un bancomat inesauribile.
Sentite cosa dice chi ovviamente ha tutto l’interesse di farla crollare, ma che si esprime
con delle logiche che sono secondo me difendibili.

“Tesla vale in termini di capitalizzazione di mercato il doppio di Ford, che lo scorso anno ha prodotto 6 milioni di auto e ha incamerato profitti per 7,6 miliardi di dollari. Nello stesso periodo, Tesla ha prodotto 100.000 veicoli e presenta perdite per  $ 2 miliardi “, ha detto Thompson, aggiungendo inoltre che “il colosso di Detroit ha 12 miliardi di dollari in contanti mentre Tesla probabilmente finirà i soldi nei prossimi 3 mesi. Non ho mai visto
nulla di così assurdo nella mia carriera “. 

Chi parla è John Thompson dell’hedge fund Vilas Capital Management, un fonde che
sta shortando pesantemente Tesla. Ma il suo ragionamento è finanziariamente
corretto. O Elon Musk ci sorprende per l’ennesima volta con qualcosa di strabiliante
ma di concreto, altrimenti sarà dura per Tesla.

Adesso arriva anche il downgrade di Moody’s. Vi dico la verità. Questo downgrade
non mi condiziona minimamente MA il giudizio espresso è molto più preoccupante.

“Le prospettive negative per l’azienda fotografano il fatto che dovrà affrontare a breve termine un grande aumento di capitale, o un rifinanziamento sul mercato. La sua posizione, senza una adeguata soluzione, non è in grado di garantire:
1) i circa 500 milioni di dollari di uscite previste per la sua attività
industriale normale;
2) gli investimenti per 2 miliardi di dollari previsti per
incrementare sensibilmente la sua capacità produttiva;
3) la copertura dei debiti e i titoli convertibili in scadenza entro la
prima metà del 2019.”

Questo è realismo e soprattutto …notate il verbo. Non è un
condizionale. NON è in grado di garantire questi eventi. E la soluzione? Sempre la solita. Ma per Tesla rappresenta un potenziale dramma. Aumento di capitale altrimenti…

“Questo quadro dei costi e delle esposizioni richiede un rifinanziamento di almeno 2 miliardi di dollari, ma se l’azienda continua a mancare gli obiettivi di produzione la cifra può crescere fino ai 2,9 miliardi di dollari”.

3 miliardi di dollari, per un’azienda che ha dimostrato di essere non all’altezza a livello industriale? Se il sentiment scema, forse anche i più entusiasti potrebbero ricredersi e rendersi conto che non si vive di soli sogni. Ma anche di solide realtà…

Per dinci… chissà dove l’ho già sentita questa… Hehehehehe….


Grafico Tesla TSLA via Tradingview

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

Questo post non è da considerare come un’offerta o una sollecitazione all’acquisto. Informati presso il tuo consulente di fiducia.
NB: Attenzione! Leggi il disclaimer (a scanso di equivoci!)

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