Sale l’indice ISM non manifatturiero in settembre

Scritto il alle 16:36 da mattacchiuz

Per chi non conoscesse l’indice ISM non manifatturiero, esso è calcolato a partire da un indagine svolta dall’ Institute for Supply Management sviluppata con lo scopo di intercettare sul nascere i cambiamenti d’umore nello stato dell’economia americana legata ai servizi. In particolare, viene sottoposta ad un numero di direttori di acquisto, una serie di domande “precise” in relazione allo stato dell’economia, all’occupazione, ai nuovi ordini e quelli ancora da soddisfare, ai prezzi, agli inventari, ad altre cosette. L’ISM è considerato uno degli indici più attendibili negli Stati Uniti.

Il dato di oggi, martedì 5 ottobre 2010, indica che lo stato del settore manifatturiero è in fase espansiva, incrementando di 1.7 rispetto alla lettura di agosto. In controtendenza invece l’importante sottoindice “business activity” che misura la velocità e la direzione dei cambiamenti nel livello degli affari. Esso infatti decresce di 1.6, mantenendosi comunque in territorio espansivo. Benissimo gli export, che crescono di 11.5 spinti con ogni probabilità dalla debolezza del dollaro, pur se incrementano anche gli import, ma di un più modesto 2.5.

Ma al di la del dato globale e dell’elenco di ogni sottoindice, vorrei invece concentrarmi su tre di essi. Nel grafico seguente, è assolutamente notevole la relazione tra l’indice dei nuovi ordini, l’indice dei prezzi pagati, lettura a sinistra, e la variazione nelle spese personali ( PCE ) dei consumatori americani ( grigio ), lettura a destra. Viene anche riportata la media mobile (nero ) a sei mesi della variazione nel PCE.

I nuovi ordini e i prezzi pagati sono rispettivamente aumentati di 2.5 e diminuiti di -0.2.

È interessante notare come dal 2004 l’indice dei prezzi pagati dal settore non manifatturiero abbia in generale “battuto” i movimenti dell’indice dei nuovi ordini. L’idea è che, mentre la serie dei nuovi ordini iniziava il suo lento declino verso la contrazione, i prezzi se ne stavano ancora tranquillamente sui massimi, ignorando completamente la dinamica economia sottostante. Poi il crollo nei mesi immediatamente precedenti all’autunno del 2008. È possibile pensare che un simile comportamento delle due serie sia dovuto ad una qualche combinazione di politiche monetarie accomodanti messe in campo dalla FED, speculazione finanziaria e domanda internazionale. La combinazione degli effetti di queste tre fattori probabilmente permetteva di mantenere i prezzi alti anche in presenza di una contrazione del volume degli affari, ritardando la necessaria correzione. In tutto questo, il consumatore ha reagito nell’unica maniera che gli era concessa, visto che in generale era escluso dai quei meccanismi che gli avrebbero permesso di incrementare il proprio reddito. Così, come mostrano la serie grigia e nera ( in ritardo di sei mesi )  il consumatore ha ridotto il tasso di espansione nelle sue spese per servizi, fino a contrarle tra il 2008 e il 2009. Solo quando la riduzione nei volumi dei ordini ha raggiunto il suo minimo, allora anche i prezzi pagati dalle aziende hanno cominciato molto velocemente a correggere. Superato il minimo, la successiva crescita sembrerebbe mostrare una migliore correlazione tra il volume degli ordini e i prezzi pagati dalle aziende. Analoghe considerazione possono essere espresse nei confronti dell’indice del lavoro. Accanto al decremento nei nuovi ordini, come è assolutamente logico pensare, c’è stato prima una stabilizzazione della crescita degli impieghi, e in seguito una loro contrazione.

Il grafico, che avevo già postato in un articolo di qualche settimana fa, mostra la relazione tra l’indice del lavoro e il numero di impieghi creati o persi mese per mese nel settore dei servizi. Confrontando i due grafici, si capisce come, mentre l’economia stava distruggendo milioni e milioni di posti di lavoro, i prezzi continuavano ad andare per la loro strada, indipendentemente dalla domanda aggregata statunitense ( ma anche di tutto il resto del mondo… ). Ma questo grafico è anche utile per intuire la strana situazione che vede, con riferimento all’ultimo anno, un indice ISM del lavoro pesantemente in contrazione ma una variazione nei posti di lavoro creati, comunicata dal Bureau of Labor Statistics  ( BLS ), costantemente positiva…! In ogni caso, il 50.2 registrato oggi dall’indice del lavoro indica che il settore non manifatturiero, anche se di poco, torna ad espandere il numero di assunzioni. Questo potrebbe giustificare i 2 o 3 milioni di posti che il BLS comunicherà esser stati creati a settembre! Ovviamente cifra a caso!

Con questo è tutto.

Mattacchiuz

25 commenti Commenta
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 16:43

Ripropongo la tabella di Bergasim del post precedente….

Occupazione +2 ma dove

inventari -6,5, i problemi incominciano a manifestarsi

export +11,5 ma a chi’

By Bergasim

Scritto il 5 Ottobre 2010 at 16:44

Permettetemi di non commentare il l’ISM appena uscito.
Non ce la faccio… 😯

mattacchiuz
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 16:50

ebh in realtà non è male, bisogna solo capire quanto è drogato dal dollaro debole… se si considera quanto ha perso il dollaro in un mese e quell’11% negli export… bisognerebbe depurarlo della componente valutaria… ma ci penserà il pil… forse! 🙂

bergasim
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 16:52

Scusa matta per quel che riguarda gli inventari come la mettaimo? la ricostruzione delle scorte è finita?

poi per l’export vedremo la prossima bilancia commerciale usa

IO sento puzza ❓

bergasim
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:00

Le sirene dell’ism possono influenzare solo le borse, casinò in tutto e per tutto wall street dipendenti ( perchè le borse europee non aprono alle 14.30, e così i dipendenti passano ad un contratto part-time? ), intanto il mercato obbligazionario, continua la sua discesa dei tassi e non si fà influenzare dalle mirabolanti performance di wally, è tutto finto, ma i dati veri ci sono è fammo male.

1 BOJ 3*2 ti indebiti per tre e paghi 2, o se non paghi paga lo stato/cittadino
2 Irlanda
3 disoccupazione usa
4 case
5 real estate
6 banche e i loro bilanci nascosti
7 tutto il resto è noia

mattacchiuz
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:00

ma si dai gli inventari del settore non manifatturiero… casso sono? risme di fogli? no dai scherzo…
cmq erano già sui massimi, più su non dovevano e non potevano andare 🙂

si la bilancia commerciale poi si concretizza nel segno meno per il pil… vedremo, come ho scritto.
cmq non ci sono dubbi che la questione è il dollaro debole, e non altro.

Lukas
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:12

Dream mi sa che qui il QE 2.0….è già partito alla grande…….comunque è meglio aspettare……stasera valuteremo meglio…….non vorrei revocare anch’io lo short…….comunque per ora lo stop loss del 2 % regge !!!

bergasim
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:13

CHI LASCIA LA VIA VECCHIA( bond ) PER LA NUOVA ( azioni ), SA QUEL CHE PERDE MA NON SA QUEL CHE TROVA
( o quello che potrebbe trovare)


Io mi tengo i miei cari bond

bergasim
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:23

a ghe pensi me al QE 2

Ecco come i menbri del fomc, assistono all’avvio del QE 2

vichingo
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:24

Però se gli levi l’apparecchio e scendi un po’ più in giù, può darsi sia meglio dell’altra………. 😳

mattacchiuz
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:25

bergasim,

evocativo… 🙂

bergasim
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:28

E si come la borsa, se gli levi la fed non è detto che la borsa di caracas non possa essere meglio di wall street :mrgreen:

Lukas
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:31

ragazzi la cosa piu’ ridicola è che festeggiano pure le altre borse….soprattutto quelle europee………forse non hanno ancora ben chiaro che il QE 2.0……è contro di loro…….contro il giappone e contro la cina……..ormai siamo ad Usa contro resto del mondo !!!

mattacchiuz
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 17:38

zio caro, io avrei un piacere da chiedervi. nessuno sa se c’è un indirizzo email, o un numero di fax a cui scrivere per contattare direttamente bernanke? avrei un’azienda che proprio non ne vuole sapere di salire. in realtà sono due… ma mentre per la prima, secondo me, bernanke potrebbe farmi il regalino di spedirmela su del 500% o 600%, per la seconda dovrei scrivere direttamente a obama, perchè chavez me l’ha nazionalizzata :-(…

daino
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 18:02

Bhè oh, è da notare che al momento le borse sono prigioniere della fase rialzista.
Dati macro positivi: mi indebito, a gratis, in dollari e compro rischio
Dati macro negativi: vendo dollari, e siccome le borse sono inversamente correlate con l’eurusd, non possono altro che salire

Quando partono le trimestrali?Giovedì?Vediamo:
Trimestrali negative: via dal rischio e dollaro in apprezzamento (non essendo un dato macro non varrà che un valore negativo comporti una svalutazione dalla valuta);nel caso i due asset si tirano giù a vicenda e più scende l’uno e più scende l’altro
Trimestrali positive: potrebbero sorgere dei dubbio su QE 2.0 ma penso che il carry trade avrà la meglio quindi borse su e dollaro giù

bergasim
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 18:08

bernake number 199199199 costo al secondo 20000 usd

lucianom
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 18:21

mattacchiuz,

Il numero di Bernanke ormai lo conosci, invece per Obama:

http://www.whitehouse.gov/contact

caposci
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 19:03

Salve a tutti vorrei chiedervi un parere.Cosa ne pensate dell’america di oggi ha deciso una direzione ?o pensate che possa essere un gioco per le allodole ?

caposci
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 19:22

Avete letto l’articolo ?

OBIETTIVO 26.000? PER ORA MERCATI ANCORA SENZA DIREZIONE!!!
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oggi l’indice italiano ha chiuso intorno a 20500. E’ DA MAGGIO CHE IL MERCATO AZIONARIO NON SI MUOVE (o perlomeno i movimenti sono legati al semplice movimento sui cambi)

Nel frattempo i tassi d’interesse sono scesi e le aziende si sono ristrutturate e sono capaci di fare profitti anche se i consumi occidentali non ripartono.

I debiti pubblici, anche se sono aumentati, non costano di piu’ agli stati

OGGI:

1) l’oro tocca nuovi massimi..ma non certo in euro (anzi….)

2) La Borsa americana sale ancora (ma in euro no ALTRO CHE TIRONE..IN EURO NON SI GUADAGNA NEPPURE UN CENTESIMO DA UN MESE A QUESTA PARTE, COME VI HO DIMOSTRATO CON I NUMERI IERI)

3) Il dollaro continua la sua discesa

4) LE BORSE EUROPEE (che ieri hanno preso per il naso i ribassisti, sono tornate propotentemente nel MEZZO DEL TRADING RANGE.

QUINDI SE ANCHE continua la bonaccia per gli investimenti azionari, MERCATO LIBERO CONTINUA AD AVERE UNA VISIONE RIALZISTA SUI MERCATI DELL’EQUITY DI MEDIO PERIODO.

In Italia i minimi sono crescenti ed esiste una seria probabilità che questi siano mesi di accumulo!!! obiettivo per marzo : 26.000 (lo diciamo da luglio)

aquilifer
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 20:08

leggendo i vari siti come andranno le commodity
riporto la frase
Per le commodities, il dato che sta emergendo è un forte aumento della domanda globale che sta facendo scendere sensibilmente i rapporti tra offerta e domanda.
2 link uno italiano
http://www.lombardreport.com/lr/articolo.asp?id_articolo=27702
http://translate.google.it/translate?js=n&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&layout=2&eotf=1&sl=en&tl=it&u=http://www.barchart.com/headlines/story.php%3Fid%3D604616

50 cent
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 21:09

Stavo guardando il grafico spoore e mi è saltato all’occhio il periodo di fine agosto / inizio settembre.
Purtroppo i volumi li posso vedere solo dopo la chiusura.

lucianom
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 21:48

Finalmente anche lo S&P ha rotto la resistenza 1150,23, davanti dovremmo avere solo praterie?

50 cent
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 21:55

lucianom,

speriamo di brucare un po’ d’erba; io sono long da parecchio e quindi non mi darebbe certo fastidio.
Ho però un dubbio che giro anche a ES che ha il copyright di “praterie”: quanto sono estese?
Io nella mia ignoranza ci vedo max 4% ragionando con la follia attuale del mercato.
Ma esiste un limite alla follia???

lucianom
Scritto il 5 Ottobre 2010 at 22:29

http://stockcharts.com/h-sc/ui?s=$SPX&p=D&b=5&g=0&id=p22435951695

Dopo parecchio tempo il “mio” MACD ha dato un falso segnale che mi ha costretto ad andare FLAT ieri per poi girarmi oggi alle 15,30 di nuovo LONG perdendo le commissioni.Non so per quando durerà il rally ma non mi pongo il problema perchè seguirò il mio schema.Purtroppo ultimamente la discesa del dollaro ha eroso i miei guadagni, pazienza,l’importante è essere covinti di quello che si fa.Sono finiti per ora i tempi d’oro di inizio anno quando ero short e guadagnavo anche sul rafforzamento del dollaro contemporaneamente.Sto sulla sponda del fiume ad aspettare, vedremo…

s66
Scritto il 6 Ottobre 2010 at 09:34

dopo l’elezioni di medio termine si scatenerà l’inferno ! voglio vedere cosa leggiferano con il senato in mano ai repubblicani !

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