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RISTORANTI: ma sono un indice per la crescita economica?
Quando ho letto questa notizia non posso negarvi che il pensiero è andato subito al nostro Berlusconi. Ricordate la questione crisi/ristoranti pieni?
(…) Per Berlusconi infatti la crisi economica in Italia non esiste e il suo governo non è commissariato dall’Europa e dal Fondo monetario. (…) «I consumi non sono diminuiti, i ristoranti sono pieni, si fatica a prenotare un posto sugli aerei». (…) [Source]
Queste affermazioni sono state oggetto di scherzo da parte della critica mediatica ma per certi versi, avevano un senso. L’indice dei ristoranti può essere un vero “indice del benessere”?
Qualcuno ci crede davvero tanto che negli USA esiste il Restaurant Performance Index. Ma attenzione…. Qualcosa scricchiola…
Immaginate la scena: siamo negli Stati Uniti, la patria del fast food e dei ristoranti grandi come palazzetti dello sport. Ma cosa succede? Il famoso indice delle prestazioni dei ristoranti, chiamiamolo RPI per gli amici, a luglio è sceso del -1,3%, atterrando a 97,7 punti.
Per darvi un’idea, questo indice non scendeva così in basso dai tempi del lockdown del 2020, quando mangiare fuori era diventato un crimine contro l’umanità e i ristoratori si erano trasformati in esperti di consegne a domicilio.
Ma cos’è questo benedetto RPI? Beh, immaginate un super-cervellone che tiene d’occhio tutto il settore della ristorazione americana: vendite, quanta gente entra nei locali, quanti camerieri ci sono in giro e come vanno gli affari in generale. Insomma, è come il medico di base dei ristoranti!
E sapete una cosa ancora più folle? Dal 2021, questo indice è crollato dell’8% circa. È il tonfo più grande da quando qualcuno ha avuto la brillante idea di inventarlo nel 2002.
Secondo i dati del National Restaurant Association, un livello così basso dell’indice si è visto solo durante le recessioni. È come se l’economia americana avesse deciso di mettersi a dieta, nel vero senso della parola.
Ma perché sta succedendo tutto questo? Beh, gli americani stanno iniziando a pensare che mangiare fuori sia diventato un lusso. I prezzi sono saliti alle stelle, raggiungendo vette mai viste prima. Pensate che dal 2020, mangiare fuori costa il 27% in più. E se volete farvi un panino al volo? Preparatevi a svuotare il portafoglio, perché i prezzi del fast food sono aumentati del 31%!
Ricordate: in tempi di crisi, una risata (e magari un buon piatto di pasta fatto in casa) vi seppellirà… di gioia! Buon appetito, se potete permettervelo!
STAY TUNED!
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Quando ho letto questo post non posso negarvi che il pensiero è stato : cosa non scoverebbe l’autore pur di poter infilare fra le righe : ” attenzione…. Qualcosa scricchiola… tonfo più grande…. un livello così basso dell’indice si è visto solo durante le recessioni. ”
Certo, ammetto che il post ha più la caratteristica di curiosità/folklore, rispetto alle altre più rigorose misurazioni però per chi è alla canna del gas di argomenti per sostenere che la situazione è insostenibile può tornare utile anche questa
Certo che se l’indice di cui sopra , al contrario, fosse salito e perciò andato a favore di conferma di quello che i mercati stanno esprimendo non sarebbe neppure apparso, qui ..