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“Difenderemo i risparmi degli italiani”. Ma non tutti…

Scritto il alle 10:30 da Danilo DT

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Malgrado un rimbalzo “sontuoso” del settore bancario nella giornata di ieri, occorre essere molto sinceri.
I ministro Padoan ha ottenuto un bel NULLA dall’incontro Ecofin delle ultime ore. Anzi, il responso è stato il seguente:

“C’è una percezione del sistema bancario italiano che è totalmente distorta in termini di numeri, di sofferenze, di ciò che è necessario capitalizzare e il fatto che qualcuno dica che il rischio generato sia così elevato è totalmente infondato”

Questo è quanto ha detto il ministro dell’Economia della Repubblica Ceca, Andrej Babis ma è anche l’esito del Meeting. Praticamente il problema c’è ma è molto meno marcato di quanto sembra. Quindi perché intervenire quando non è necessario? Quindi riecco “l’Europa che conosco”, ovvero quella che prova a spegnere gli incendi a parole, prima di intervenire con gli estintori. Ovviamente Padoan coglie la palla al balzo (anche se sa che non è così, e di certo non potrebbe dire il contrario!) e ammette che “il sistema bancario rimane solido” e che dopo tre anni di profonda recessione “ci sono molto poche specifiche criticità”.

Et voilà, problema risolto. Facile no?
Poveri illusi… la distorsione della realtà esiste ma nelle parole dei politici. La cosa triste è che l’Ecofin non ha prodotto nulla ed ora ci tocca combattere una guerra contro la speculazione, cercando di rassicurare il sistema facendo squadra con l’Ecofin. In attesa della farsa degli Stress test.
Intanto tutto si ingessa. Le ipotesi di aiuti di stato, Atlante 1 (in parte) e 2 (in toto), le cessioni degli NPL così difficili da prezzare e negoziare.
Fateci però caso. Il nostro Matteo renzi, nelle ultime interviste, ovviamente, difende a spada tratta il sistema bancario italiano MA… si dimentica di parlare di una cosa…

…“difenderemo i soldi sui c/c ed i risparmi degli italiani”…

Addirittura in determinate situazioni fa addirittura cenno alle obbligazioni, ma…non ci dice MAI cosa potrebbe succedere alle SUBORDINATE.
Si, perché è questo il problema, ed è questa la carta che potrebbe essere giocata a sorpresa per “difendere” il sistema: la conversione dei bond subordinati in equity, o addirittura una ristrutturazione dello stesso debito. E se ci sono dei problemi, saranno i primi denari ad essere polverizzati.
Ovviamente mi sto sbagliando, però…io magari qualche ragionamento sull’argomento me lo farei, in particolar modo per le banche in situazione più critica.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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7 commenti Commenta
vik1930
Scritto il 13 Luglio 2016 at 15:25

i primi denari ad essere polverizzati saranno quelli degli azionisti

Scritto il 13 Luglio 2016 at 17:09

ovvio ma questo è matematico.
Però una cosa è l’azionista, un’altra è l’obbligazionista. Spesso anche ignaro (anche se con tutto quanto è successo, se è ancora ignaro ci sarebbe da preoccuparsi…)

perni
Scritto il 13 Luglio 2016 at 17:38

se questa volta gli speculatori che comprano subordinate la faranno franca, chi comprerà più obbligazioni senior a rendimenti ridicoli per essere cornuto e mazziato?(ricavare poco e niente dai propri risparmi e in compenso pagare come contribuente per salvare gli speculatori).
Perni

vik1930
Scritto il 13 Luglio 2016 at 17:50

volevo sottolineare che in terra di toscana, specialmente a Siena risparmiatori e azionisti MPS sono sinonimi, senza contare il pacchetto azionario detenuto da legacoop toscana con i soldi dei libretti dei soci

john_ludd
Scritto il 13 Luglio 2016 at 17:54

Da­ni­lo DT,

uno che compra una junior perché rende il 5% in più di un sovrano che cosa vuole ? cosa pretende ? mi si racconta che lo hanno fregato quelli della banca. E allora ? Forse che i milioni (miliardi) di quelli che se la passano molto male non li ha fregati il destino ? Quelli non li rimborsiamo che se lo meritano molto di più ? Vogliamo il capitalismo ma quando si perde allora una bella dose di socialismo (= pago lo stato = pagano gli altri), vogliamo l’euro per avere anche noi marchi tedeschi in tasca poi quando va tutto a puttane vogliamo la lira ma senza svalutare e con la possibilità di portare (PRIMA) gli euro all’estero. Si può essere più coglioni ? Effettivamente sì, c’è chi si fa incantare e mandare in guerra con prove false e non contento ti rielegge gli stessi non una ma due, tre volte. Ieri ho letto il sunto di un recente conferenza scientifica sul clima. Che siamo tutti IRRIMEDIABILMENTE coglioni ? Il sospetto viene.

paolo41
Scritto il 13 Luglio 2016 at 21:23

Salto di palo in frasca: leggo, ma non so se sia veramente da prendere in considerazione, che il raddoppio della linea ferroviaria pugliese dove è avvenuto il disastro di ieri è stato bloccato da mozioni burocratiche della lega ambiente perché si invadeva terreni carichi di ulivi. Se fosse vero ancora una volta dimostriamo che siamo un popolo che viviamo con il solo scopo di dire NO a qualsiasi azione venga proposta. Naturalmente c’è stato subito chi politicamente ha assunto le facili vesti dello sciacallo sparando sul governo !!!!! Io vivo in Toscana, a Viareggio, gli sciacalli sono gli stessi che qui si sono opposti all’inserimento del doppio binario sulla tratte che dai comuni limitrofi portano a Lucca, forse aspettando un altro …. disastro.
Noi viareggini abbiamo ancora negli occhi le scene del 29 giugno 2009 e ci siamo sentiti colpiti una seconda volta da quanto successo ieri e solidali fino alle lacrime con i pugliesi.
Ma sarebbe l’ora che questo sciacallismo politico, fra l’altro esposto da principianti improvvisati politici, sia ricordato da chi poi avrà ancora…… il coraggio di andare al voto.
Personalmente sono ormai anni che evito di votare in qualsiasi occasione siano votazioni locali o nazionali, ma questa volta sicuro che andrò a votare contro chi rappresenterà gli sciacalli.

aorlansky60
Scritto il 14 Luglio 2016 at 12:13

In questi giorni, i media nazionali battono molto il ferro caldo su MPS in quanto principale indiziata

– di un possibile crack epocale, visto come è messa questa banca, ammesso che abbia ancora un senso definirla “banca” dopo che è stata ampiamente spolpata da una accorta “si, come no” gestione interna [negli ultimi 6anni almeno] e considerati i suoi volumi di “incagli” in rapporto alla propria situazione patrimoniale (se MPS, dovendo sottostare alle indicazioni appena inviatole dalla BCE, si dovesse disfare in breve tempo dei propri NPL per quel taglio ipotizzato di 10 miliardi, svendendoli al primo offerente al 20% anzichè al 40 o 50 che ha scritto a bilancio, si ritroverebbe con una situazione patrimoniale chiaramente insostenibile) –

bene, negli ultimi anni questa banca ha emesso 5 miliardi di obbl subordinate, di cui 2 miliardi diretti a clientela retail – in genere piccoli risparmiatori visto il taglio min di acquisto di 1000 € –

ma i media non dicono che gli altri 3 miliardi rivolti esclusivamente ad investitori istituzionali, una volta acquistati da essi, non possano essere stati confluiti nel tritacarne del mercato secondario -seguendo lo stesso destino della maggior parte delle operazioni e pacchetti finanziari- e dai primi venduti ad ulteriori ignari fiduciosi piccoli risparmiatori…

in pratica,

-visto che il valore delle obbl di MPS ha subito un autentico tracollo negli ultimi giorni susseguenti il 23 GIU, seguendo il trend delle azioni della banca-

se l’UE si irrigidisce sul rispetto delle regole nonostante la situazione di MPS dovesse precipitare (e il nulla di fatto di questi due giorni di riunione UE non fà presumere nulla di buono in prospettiva, al di là di sole promesse sul tipo “si, faremo… terremo sotto controllo… ci sono margini per trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti, quella dei rigoristi intransigenti e quella dei pragmatici possibilisti”…)-

a rischiare fortemente potrebbero essere molti di più di quei 60.000 piccoli risparmiatori italiani -quale cifra ipotizzata dai media-

…a pochi mesi dal referendum costituzionale, credo che questa sia ben più di una spina al fianco che non fa dormire renzi e il pd in queste calde notti estive, al solo pensiero…

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