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PIR: e le azioni a media e piccola capitalizzazione mettono il TURBO a Piazza Affari
Cosa sono i PIR, come funzionano e quali sono i rischi? E soprattutto, quali sono gli effetti dei PIR sulla borsa italiana?
Negli ultimi mesi si fa un gran parlare dei PIR, i Piani Individuali di Risparmio che andranno a cambiare (e non di poco, vista la presa di posizione molto “bellicosa” del sistema) gli investimenti dei prossimi mesi. Sull’argomento non voglio dilungarmi più di tanto, essendoci in rete tantissimo materiale. Magari faremo degli approfondimenti nei prossimi giorni, tanto per capire alcune caratteristiche un po’ “dimenticate” dai collocatori, che ovviamente sono molto “commerciali”.
CLICCANDO QUI troverete alcune generalità sui PIR. Non dimenticate però che c’è anche un rovescio della medaglia, come in tutte le cose. Va bene avere dei benefici fiscali, ma mai dimenticare cosa si compra ed i vincoli che il prodotto comporta. Ma in futuro torneremo sull’argomento, anche perché, oltre ai tradizionali PIR di risparmio gestito (fondi) ci sono anche altri prodotti che possono andare altrettanto bene.
In questa sede però vorrei rapidamente focalizzarmi sugli effetti indiretti sul mercato soprattutto azionario (su quello obbligazionario gli effetti saranno secondo me più limitati, vista la sua dimensione e la sua liquidità).
Infatti i PIR investono anche sul mercato azionario delle “small & medium cap”, un segmento con grande volatilità che può agevolmente raddoppiare il suo valore di mercato in poco tempo, come può anche dimezzarlo altrettanto rapidamente. Questo non significa che bisogna evitare queste azioni come “la peste” ma…semplicemente siatene consapevoli.
Ne consegue, quindi, che qualsiasi previsione di rendimento dei PIR è assolutamente teorica e fuorviante.
Però siamo onesti, gli effetti dei PIR sono ià visibili sui mercati e nel breve periodo (diciamo pure il 2017) questi effetti non potranno che aumentare.
(…) La raccolta dei Piani individuali di risparmio (Pir) di Eurizon Capital, collocati tramite Banca dei Territori del gruppo Intesa SanPaolo, ha superato i 100 milioni di euro dal lancio dello scorso 27 febbraio. Lo ha reso noto un portavoce dell’istituto.
La raccolta complessiva a regime in Italia dei Pir può arrivare a 16 miliardi, dei quali 10 dal retail e 6 dagli investitori istituzionali. Nella prima settimana dal lancio del prodotto la raccolta era stata di 30 milioni di euro. (Source)
Parliamo di UN gruppo bancario e di un arco temporale molto limitato. Quali saranno gli effetti sul sistema di questa valanga di liquidità che si riverserà sul listino del FTSE MIB Star e sulle società a media e piccola capitalizzazione.
Intanto guardate questo grafico. Da inizio anno i PIR hanno già contribuito a metere il TURBO a queste azioni. E la tendenza, se il sistema spingerà commercialmente su questi prodotti, non potrà che continuare.
FTSEMIB, categorie a confronto: Big, Medium and Small Cap (da inizio 2017)
(ANSA) – MILANO, 21 MAR – (…) Sono stati richiesti oltre 2.400 meeting, il numero più alto di sempre per Borsa Italiana. Il segmento Star raggruppa 70 quotate, con capitalizzazione complessiva di 37,4 miliardi di euro. La presenza degli investitori internazionali è alta anche nello stesso capitale delle quotate Star: il 90% degli investitori istituzionali infatti viene dall’estero.
Dalla sua costituzione nel 2002 l’indice dedicato al segmento, il Ftse Italia Star, ha segnato un +220%; da inizio 2016 a oggi +22%. “Questa edizione record – ha detto Barbara Lunghi, responsabile Primary Markets di Borsa Italiana – ci conferma la crescita costante dell’interesse per le società Star degli investitori a livello globale”.
STAY TUNED!