MPS: ok da Unione Europea. Effetti su obbligazioni (subordinate e non) e correntisti

Scritto il alle 08:56 da Danilo DT

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E finalmente Godot è arrivato. Dopo tante parole, qualcosa a Siena si muove. O meglio, si muove a Bruxelles con ripercussioni su MPS.

Difatti è proprio di ieri la notizia che l’Unione Europea dà la benedizione per il salvataggio di Monte dei Paschi di Siena. Un OK che ovviamente incassa tutta la soddisfazione del ministro Padoan. Quindi via libera definitivo di Bruxelles alla ricapitalizzazione precauzionale del Monte dei Paschi per 8,1 miliardi. Un innegabile successo della normativa BRRD e delle regole europee sui salvataggi bancari, non pensate? E sopratutto è evidente la chiarezza ed i punti fermi su cui il legislatore ma anche il risparmiatore si possono basare.

Ovviamente i conti vengono fatti tutti in modo entusiastico (un po’ come Atlante, uan storia di sicuro successo che doveva rendere almeno il 6% all’anno e che invece ha polverizzato il capitale di chi ci ha investito nell’arco di sei diconsi 6 mesi) e già si dice che l’impegno pubblico pari a 5.4 miliardi sarà recuperato in pochi anni con gli interessi, il tutto senza costi per i contribuenti.
Bene, la cosa mi fa piacere viste anche le storie di immane successo a cui abbiamo assistito fino a qualche giorno fa.

(…) Il settore vigilanza della Banca centrale europea ha reso possibile l’approvazione giudicando Montepaschi «solvibile» e quindi in condizione di poter chiedere alla Commissione europea l’applicazione della normativa Ue sulla «ricapitalizzazione precauzionale». Vestager ha garantito che le regole Ue non sono state eluse e che è stata attuata l’attribuzione delle perdite per circa 4,3 miliardi di euro a carico degli azionisti e dei grandi investitori con obbligazioni subordinate. Questi hanno spesso acquistato i titoli a fini speculativi quando Montepaschi era sull’orlo del tracollo e produceva forti saliscendi delle quotazioni. Per risarcire i piccoli risparmiatori, che si videro rifilare obbligazioni subordinate senza essere informati sugli alti rischi (o senza poterli comprendere), è previsto un fondo di 1,5 miliardi. Lo Stato metterà a disposizione 5,4 miliardi nella ricapitalizzazione, diventando l’azionista di controllo al 70% della banca senese con la prospettiva di rivenderla dopo l’attuazione del piano di ristrutturazione (si prevede entro cinque anni). Montepaschi dovrà «riorientare il suo modello di business verso la clientela al dettaglio e le piccole e medie imprese». (…) (Source) 

ALERT: LEGGERE UPDATE IN CODA ALL’ARTICOLO!

Già, ma che ne sarà dei possessori di bond ed azioni Monte dei Paschi?

Prendete carta e penna. Queste in massima sintesi le conseguenze per stakeholder e bondholder.

Bond Subordinati MPS: accederanno a uno scambio debito-equity: i Tier 1 saranno convertiti in azioni al 75% del valore nominale, mentre i Tier 2 (posseduti principalmente dal retail) al 100%. Successivamente ed entro 60 giorni queste azioni di nuova emissione saranno acquistate dal Tesoro su richiesta dei possessori che quindi dovranno volontariamente (se vorranno) cederle allo stato. In contropartita si otterrà un bond SENIOR che avrà un valore pari all’importo minore tra il valore di conversione e quello di acquisto. Se la conversione sarà totale, quindi, lo Stato salirà fino al 70% del capitale della nuova banca, mentre agli istituzionali ex obbligazionisti subordinati farà capo circa il 25% del capitale.

Bond subordinati MPS in mano agli istituzionali: praticamente ci sarà un azzeramento, secondo il principio della burden sharing, con conversione in nuove azioni

Bond Senior: tutto bene direi, nessuna conseguenza.

Clienti e correntisti: anche loro saranno completamente graziati.

Quindi a pagare saranno ovviamente gli azionisti ed i possessori di obbligazioni subordinate. Anche se al momento non mi è ancora chiara quale sarà la mazzata che dovranno subire in ambito di conversione. Ma un’altra cosa invece è certa. anche se si prevedono sontuosi guadagni, a pagare per il momento sarà Pantalone, ovvero lo Stato. Vecchio stile, come per le banche venete.
Cambia tutto per cambiare niente. Evviva l’Unione bancaria!

 

 

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UPDATE: riceviamo e pubblichiamo con piacere questa nota.

Buongiorno,

seguo da tempo il decreto salvabanche e le normative che riguardano il salvataggio di MPS sia per alcuni clienti sia per studio personale.

Ho letto il suo articolo di stamattina e contiene alcun errori :

le obbligazioni subordiante, escluse quelle ut2 che potranno poi chiedere i senior ( se vorranno), sono tutte emissioni per istituzionali, le tier 1 per prime visto il grado di subordinazione, e tutte verranno convertite in azioni.

E’ quindi fuorviante l’indicazione che i bond subordinati istituzionali saranno azzerati, perchè tranne una emissione sono tutte per istituzionali…Se invece, voleva intendere che saranno azzerati quelli in mano agli istituzionali, questo non è previsto da nessuna norma, non è possibile nell’ordinamento attuale fare distinzioni per qualifica o codice fiscale e  neppure è possibile per le norme europee violare la par codicio dello stesso grado di subordinazione.

Quello da lei riportato è quello che è stato scritto dal Sole 24 ore, il giornalista con cui ho già parlato mi ha detto che effettivamente si sono sbagliati.

Visto che quanto scrive viene letto su siti finanziari, onde evitare di indurre in errore qualcuno, sarebbe il caso di correggere quanto affermato.

Cordiali Saluti

Avv. Fabrizio Di Rella Tomasi di Lampedusa

 

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3 commenti Commenta
massi88firenze
Scritto il 5 Luglio 2017 at 10:16

Ti correggo… Bond subordinati MPS in mano agli istituzionali: praticamente ci sarà un azzeramento del subordinato, il quale verrà convertito in azioni alle modalità sopra descritte senza poter accedere ad una conversione in debito senior

Scritto il 5 Luglio 2017 at 10:34

mas­si88­fi­ren­ze@fi­nan­zaon­li­ne,

Certo, Come previsto appunto dal principio della burden sharing

atomictonto
Scritto il 5 Luglio 2017 at 22:38

Fatemi indovinare…quello col nome pomposo ha delle obbligazioni Senior… 😀

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