Le criptovalute approdano al G20

Scritto il alle 15:36 da Marco Dal Prà

Mentre tutti gli sguardi sono puntati sui recenti crolli del bitcoin nei confronti del dollaro, causati, si dice, dalla dichiarazione resa da Google per vietare la pubblicità di qualunque criptovaluta nei suoi banner, nel sottobosco si muovono silenziose le diplomazie mondiali per la preparazione del vertice del G20, che si svolgerà a Buenos Aires nei prossimi giorni (19-20 Marzo).

In particolare, come in parte riportato anche dall’agenzia di stampa Reuters, un funzionario del governo giapponese avrebbe dichiarato che le criptovalute saranno argomento di confronto, inoltre :

“Le discussioni si concentreranno sulle misure antiriciclaggio e sulla protezione dei consumatori, piuttosto che su come il trading di criptovalute potrebbe influenzare il sistema bancario. Il sentimento generale tra i membri del G20 è che applicare regolamenti troppo severi non sarà buono “

L’intenzione insomma sembrerebbe quella di regolare ma non troppo.

Ma sempre in questi giorni si è scoperta una cosa ancor più interessante, ovvero che il mese scorso, a proposito di criptovalute, una richiesta congiunta era stata presentata dal ministro delle finanze francese Bruno Le Maire, dal capo dello staff della Cancelleria tedesca Peter Altmaier e dai governatori delle banche centrali di Francia e Germania al ministro delle finanze argentino – Luis Caputo, per includere le Criptovalute nell’agenda del Vertice G20.

Tramite una lettera, i funzionari europei avrebbero dichiarato :

“Riteniamo che possano esserci nuove opportunità derivanti dai token e dalle tecnologie che stanno dietro di loro. Tuttavia, i token potrebbero rappresentare un rischio sostanziale per gli investitori e possono essere vulnerabili alla criminalità finanziaria senza misure appropriate. A più lungo termine potrebbero emergere rischi potenziali nel campo della stabilità finanziaria. “

Insomma, da Tokio a Parigi, passando per Berlino, i funzionari sono passati dal vedere nuove opportunità e nuove tecnologie, a segnalare possibili problemi relativi alla criminalità a rischi per la stabilità finanziaria.

Se posso sintetizzare, praticamente hanno detto “interessante e promettente ma ho paura, quindi cautela“. Questo direi che è un miglioramento rispetto al passato, visto che fino a ieri si limitavano al “ho paura, statene alla larga”.

Comunque, secondo il sito Crypto Globe,

le probabilità di un piano concordato e attuabile in merito alle criptovalute sono improbabili in quanto la loro tecnologia è in continua evoluzione e mal definita.  Tuttavia, si spera che il vertice offra la possibilità di approfondire il dibattito.

Nel frattempo, visto appunto l’atteggiamento di Google, è fin troppo chiaro che gli Stati Uniti, a livello federale, stanno operando una stretta sempre più forte nei confronti delle criptovalute, sia da parte della SEC che da parte della IRS (l’agenzia delle entrate statunitense).

Da questa parte dell’Atlantico, invece, l’Europa sta facendo intravedere intenzioni di apertura, in particolare nei confronti delle ICO (come avevo riportato in questo precedente articolo); .

Che si vogliano “incentivare” le criptovalute in Europa  come “ritorsione” contro i Dazi di Trump ?

Vedremo, del resto con Bitcoin & C. le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

 

Link Utili

La notizia sul sito della Reuters : Link

La notizia nel sito della CNBC : Link

La notizia del “Ban” sulle pubblicita di Google : Link

La notizia riportata sul sito CryptoGlobe : Link

 

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