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La GRECIA ha giocato sulla nostra pelle. E ha vinto.

Scritto il alle 15:49 da Danilo DT

galline-in-fugaLo scontro con la Troika è stato condizionato in modo determinante dal comportamento del duo Varoufakis-Tsipras che ha diretto le operazioni con un comportamento sbruffone ed egocentrico. La Teoria dei Giochi ha guidato da sempre i comportamenti del ministro dell’economia greco, il quale però, alla fine della storia, sarà un “pollo in fuga”.

Il duo Varoufakis-Tsipras ha tentato il gioco duro, pretendendo di avere il coltello dalla parte del manico.
La leva è stata fondamentalmente la quasi totalità del debito pubblico in mano alle istituzioni internazionali e il rischio di generare quella falla che portasse il progetto Euro a quella che potremmo definire “l’inizio della fine”.
Considerati da alcuni come incompetenti e sbruffoni, i moderni Cochi e Renato hanno tenuto testa a pressioni, a telefonate sicuramente infuocate, a richieste e colloqui i ogni tipo e genere. E alla fine, secondo me, sono rimasti vittime del loro stesso gioco.
Prendiamo ad esempio Varoufakis.

Dopo la laurea in matematica e statistica consegue il dottorato in economia all’Università dell’Essex. Già prima del dottorato aveva iniziato la sua attività di insegnamento, in economia ed econometria, presso l’università dell’Essex e l’Università dell’Anglia Orientale. Nel 1988 trascorse un anno come fellow all’università di Cambridge. Dal 1989 al 2000 è stato Senior Lecturer in economia presso l’università di Sydney. Nel 2000 è ritornato in Grecia come professore di teoria economica all’università di Atene, dove nel 2002 ha istituito il programma per il dottorato in economia dell’università di Atene che ha diretto fino al 2008. Da gennaio 2013 ha insegnato alla Lyndon B. Johnson School of Public Affairs dell’Università del Texas a Austin. (Source) 

Per la cronaca il Ministro greco era già noto al sottoscritto ben prima del suo arrivo in politica, quando ancora era un brillante professore universitario con taglio marcatamente antieuropeista.
Quando gli veniva chiesto se la sua tattica si legava alla cosiddetta teoria dei giochi, lui sorrideva e annuiva. Ebbene si. Lui si poggiava anche su questi principi.
Ve ne ho parlato già tempo fa, e vi riprendo rapidamente l’argomento. Così recita più o meno Wikipedia sulla teoria dei giochi.

La teoria dei giochi è una vera e propria scienza matematica che interpreta, studia e analizza le decisioni individuali di un soggetto in situazioni di conflitto o interazione strategica con altri soggetti rivali (due o più) finalizzate al massimo guadagno di ciascun soggetto, tali per cui le decisioni di uno possono influire sui risultati conseguibili dall’altro/i e viceversa secondo un meccanismo di retroazione, ricercandone soluzioni competitive e/o cooperative tramite modelli.

Potrete farvi un po’ di cultura sull’argomento (se non li conoscete, fatevela, ne vale la pena) CLICCANDO QUI. 
Inutile dire che il “gioco” su cui si basava la strategia Varoufakis era il cosiddetto “Dilemma del Prigioniero”  : eccovi sempre in sintesi le sue caratteristiche.

Il dilemma può essere descritto come segue. Due criminali vengono accusati di aver commesso un reato. Gli investigatori li arrestano entrambi e li chiudono in due celle diverse, impedendo loro di comunicare. Ad ognuno di loro vengono date due scelte: confessare l’accaduto, oppure non confessare. Viene inoltre spiegato loro che:
1. se solo uno dei due confessa, chi ha confessato evita la pena; l’altro viene però condannato a 7 anni di carcere.
2. se entrambi confessano, vengono entrambi condannati a 6 anni.
3. se nessuno dei due confessa, entrambi vengono condannati a 1 anno, perché comunque già colpevoli di porto abusivo di armi.

In questo contesto, ovviamente non si tratta di confessare ma di accettare il compromesso.
C’è però un problema. Nella teoria dei giochi, lo scenario quasi perfetto è rappresentato dalla NON confessione. Punizione minima ma tutti liberi dopo un anno. In questo contesto, il NON accettare invece porta al disastro.
Ed ecco allora che da “dilemma del priogioniero” passiamo ad un altro tipo di teoria dei giochi, che si addice perfettamente anche nel nome al drammatico quadro greco.
Diamo il benvenuto al cosiddetto “gioco del Pollo”.

Il gioco del pollo (Chicken game), sebbene in italiano sarebbe meglio dire gioco del coniglio (in inglese per tacciare di pavidità qualcuno gli si dà del pollo), è una configurazione della teoria dei giochi a somma non nulla. L’informazione è completa e vi partecipano due giocatori che agiscono contemporaneamente.
L’esemplificazione classica è basata sulla sfida del film Gioventù bruciata in cui due ragazzi fanno una corsa automobilistica lanciando simultaneamente le auto verso un dirupo. Se entrambi sterzano prima di arrivarvi, faranno una magra figura con i pari; se uno sterza e l’altro continua per un tratto di strada maggiore, il primo farà la figura del coniglio, mentre il secondo guadagnerà il rispetto dei pari. Se entrambi continuano sulla strada, moriranno. (Source) 

Qui chi sterza? Nessuno e tutti vogliono arrivare al dirupo. Ma poi ecco che Tsipras se ne esce e dice: “visto che non riusciamo a stabilire chi è il pollo, allora lasciamo decidere la popolazione”.
Quindi, se Varoufakis voleva con la teoria dei giochi tenere in mano il “pallino” del gioco, ecco che oggi non è più così, anzi, per certi versi si è ritrovato vittima del suo stesso gioco.
Ma in fondo… a lui cosa gliene frega?

Mentre in Grecia esplode il caso e il rischio di default è sempre più dietro l’angolo, c’è un ministro ellenico a cui tutto ciò importa poco. È Yanis Varoufakis che, come scrive il Messaggero, avrebbe confidato agli amici: “Graazie alla mia celebrità, quando me ne torno in America dopo il referendum, le lezioni nelle università me le pagheranno molto più di prima”. L’altra notte, tornando a casa a bordo della sua moto, è stato fermato da due ragazzi che gli hanno chiesto: “Non è che ci stai prendendo per il culo?”. Lui ha sorriso. E seguita a dire: “Sono ottimista”, “vinceremo”. Ma a lui non cambia nulla. Tanto, come dice lui stesso, “mollo e me ne vado in America. Dove farò un sacco di soldi”. (Source)

Rettifico, alla fine il pollo non è Varoufakis ma tutti noi. Lui ha già deciso di sterzare la sua auto che andrà a tutta velocità verso gli USA. Mentre noi siamo sul pulmino diretti verso l’oblio e alla catastrofe, visto che stavolta potranno anche aggiustarla ma è PALESE che la GRECIA non potrà che fare un sonoro default. Ha giocato sulla nostra pelle, la classe politica glielo ha permesso. Ne pagheremo le conseguenze e alla fine, a lui, cosa gliene frega di che fine farà la Grecia e l’Europa.

Riproduzione riservata

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Danilo DT

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43 commenti Commenta
perplessa
Scritto il 30 Giugno 2015 at 17:36

in un altro blog hanno citato questa vecchia trasmissione di report sul fondo monetario internazionale e sono andata a cercarla https://youtu.be/5EN5LyhcZwY . sono andata a guardarmi anche come è messa adesso la Tanzania, citata nel filmato.

lampo
Scritto il 30 Giugno 2015 at 17:44

DT permettimi di dissentire. Inizialmente pensavo anch’io nella tua dissertazione, dato che mi ero ben informato sul soggetto Varoufakis.

Vedendo però quello che è successo negli ultimi giorni… mi pare che invece stiamo assistendo al teatro dei burattini manovrati ad arte per la riuscita dello spettacolo.

Il fine temo che sia fare il più grande danno possibile alle istituzioni europee: in tal senso va visto il referendum… perché sposta l’ago della bilancia oltre la scadenza del FMI e la scadenza dell’attuale programma di aiuti… mette in difficoltà la BCE ed al contempo non consente il tempo di discutere un nuovo piano se no da zero (volete che il terzo piano che hanno richiesto… lo firmino con le stesse richieste di austerità dell’eventuale accordo di venerdì scorso?).

Ed oggi è uscita la ciliegina sulla torta con la lettera per la richiesta dell’intervento dell’ESM per due anni:
https://pbs.twimg.com/media/CIwVqpNWgAEM_X9.jpg:large
Adesso domandiamoci (sorvoliamo i primi dubbi: avresti scritto una lettera in tal modo? Ti pare un modo professionale?) perché adesso alzare la posta anche sull’ESM?

Per mettere ancora più in croce le istituzioni europee, in evidente difficoltà (purtroppo).

Se dicono NO screditano il sistema di aiuto europeo e la sua forza contro le crisi… se dicono di SI hanno comunque visto loro… perché in due anni il paese, dopo 5 mesi di estenuante trattativa, ha subito gravi danni economici… che anche se recuperati entro un anno… poi siamo 5 mesi prima di tale scadenza… a trattare di nuovo.

E’ solo per prendere tempo… penso sempre più per entrare in un’altra sfera economica… con un altro FMI, ancora non pronto.

La Merkel, da quanto letto sui mass-media, ha già detto praticamente di “no” con la sua dichiarazione che bisogna aspettare l’esito del referendum…

Il problema è che per domenica rischiamo una degenerazione degli animi delle persone simile a quanto avvenuto in Ucraina.

Poveri greci…

snapjibe
Scritto il 30 Giugno 2015 at 19:20

lampo:
DT permettimi di dissentire. Inizialmente pensavo anch’io nella tua dissertazione, dato che mi ero ben informato sul soggetto Varoufakis.

Vedendo però quello che è successo negli ultimi giorni… mi pare che invece stiamo assistendo al teatro dei burattini manovrati ad arte per la riuscita dello spettacolo.

Il fine temo che sia fare il più grande danno possibile alle istituzioni europee: in tal senso va visto il referendum… perché sposta l’ago della bilancia oltre la scadenza del FMI e la scadenza dell’attuale programma di aiuti… mette in difficoltà la BCE ed al contempo non consente il tempo di discutere un nuovo piano se no da zero (volete che il terzo piano che hanno richiesto… lo firmino con le stesse richieste di austerità dell’eventuale accordo di venerdì scorso?).

Ed oggi è uscita la ciliegina sulla torta con la lettera per la richiesta dell’intervento dell’ESM per due anni:
https://pbs.twimg.com/media/CIwVqpNWgAEM_X9.jpg:large
Adesso domandiamoci (sorvoliamo i primi dubbi: avresti scritto una lettera in tal modo? Ti pare un modo professionale?) perché adesso alzare la posta anche sull’ESM?

Per mettere ancora più in croce le istituzioni europee, in evidente difficoltà (purtroppo).

Se dicono NO screditano il sistema di aiuto europeo e la sua forza contro le crisi… se dicono di SI hanno comunque visto loro… perché in due anni il paese, dopo 5 mesi di estenuante trattativa, ha subito gravi danni economici… che anche se recuperati entro un anno… poi siamo 5 mesi prima di tale scadenza… a trattare di nuovo.

E’ solo per prendere tempo… penso sempre più per entrare in un’altra sfera economica… con un altro FMI, ancora non pronto.

La Merkel, da quanto letto sui mass-media, ha già detto praticamente di “no” con la sua dichiarazione che bisogna aspettare l’esito del referendum…

Il problema è che per domenica rischiamo una degenerazione degli animi delle persone simile a quanto avvenuto in Ucraina.

Poveri greci…

Condivido questo articolo.
Il “gioco” non lo fanno nè Varufakis né Tsipras che come dal nulla sono apparsi sulla scena politica.

Probabilmente la Merkel, digiuna di Teoria dei Giochi, ma sempre ben attrezzata culturalmente (Fisica Teorica) ha detto loro: vedo.

Alla Germania tutta questa vicenda fa gioco perchè se si spacca l’Euro è il paese rifugio di tutti i capitali in quanto o resta con l’Euro o torna al marco ed in ogni caso ha una struttura industriale in cui investire.

Se l’Euro non si spacca è il paese guida dell’Europa con la Francia al più nel ruolo di damigella d’onore e in discreti rapporti con la Russia.

In ogni caso è una partita interessantissima se non fosse che poi forse toccherà a noi:

Scenari possibili
1. Se la Grecia resta succederà che in Italia si chiederà la revisione del patto di stabilità con grande abbuffata populista.

2. Se la Grecia se ne và anche l’Italia traballerà perchè le stesse forze che hanno spinto la Grecia fuori ci proveranno con l’Italia.

Ciao

gainhunter
Scritto il 30 Giugno 2015 at 20:20

lampo,

“Se cado io, tu cadi con me”

idleproc
Scritto il 30 Giugno 2015 at 20:33

L’europa non fa una politica economica, fa solo politiche di bilancio.
Le politiche di bilancio hanno strozzato e demolito in tutta europa sistemi industriali e filiere produttive creando circoli viziosi tre debito pubblico e la caduta del “PIL”.
L’impegno profuso a farle aggirando Sovranità e determinando governi, se usato per far altro avrebbe evitato i problemi attuali.
Non hanno – voluto – farlo.
E’ evidente che l’europa non esiste o è servita e serve ma non è più certo, a far altro.

Concordo pienamente con lo “sfogo” di DT che stando coi piedi per terra comprende benissimo cosa comporterebbe la dissoluzione della cosiddetta europa.
Non è che io sia “antieuropeista”, non ritengo che sia riformabile.
Rifare partendo dalla volontà libera dei popoli e con Istituzioni Legittime, non costruita e tenuta insieme col ricatto finanziario e su una volontà geopolitica estranea.

Oltreatlantico non vogliono un’europa politica e indipendente se non la possono controllare, non vogliono permettere il formarsi di potenziali concorrenti, sono interessati al mercato europeo e al controllo anche a mezzo “istituzioni” europee degli stati europei.
Tra un’europa incontrollabile od ove non passino gli accordi sovraistituzionali europei sui mercati, preferiranno un’europa a pezzetti come già dimostrato in altre realtà.
Lo sport d’oltreatlantico è di aver “colloqui” istituzionali con l’europa quando gli serve e stato-stato quando gli conviene anche per avviare politiche divergenti.
Con l’Ucraina hanno messo mani e piedi sul piatto geopolitico europeo, lo stanno facendo coi “baltici”, con la Polonia e nei Balcani, lo faranno in Grecia.
Dubito che a Francia e Germania andrà tanto bene come pensa snapjibe.
Non si può demolire ciò che non esiste.
Forse lo si può costruire.

idleproc
Scritto il 30 Giugno 2015 at 21:04

Un’ultima osservazione, poi non rompo più.

Non sono alleati, non sono nemmeno amici.
Anche se fatto coi tirapiedi di casa nostra, non generi il caos sotto i piedi di un amico e lo adoperi come proxy per le tue guerre e nel caso dell’Ucraina come potenziale obbiettivo di rappresaglia se le cose si complicano.
…e non parliamo poi di altro che ha segnato in modo indelebile alcune vicende di casa nostra.
Non sono alleati e nemmeno amici di nessuno stato europeo o ex-stato.
La speranza è che il popolo US cominci a mettere a posto le cose a casa sua.
Ciò non significa, ovviamente, aspirare a cambiare padrone che comunque, storicamente, non si sono mai sognati di desiderarlo o farlo, visto che li abbiamo sempre invasi noi.

atomictonto
Scritto il 30 Giugno 2015 at 22:19

I giochi circensi finiscono Domenica sera.

In caso di SI al referendum (assurdo, si chiede a pescatori e cuochi di esprimersi su dicumenti di programmazione finanziaria) cadrà il governo Tsipras.

In caso di NO al referendum assisteremo agli eventi seguenti:
– la BCE per legge ritira i fondi ELA (89 miliardi di euro)
– Il sistema bancario greco improvvisamente è un guscio vuoto
– le imprese e famiglie greche vedono azzerati i loro soldi nei conti correnti, scambiati con foglietti di promesse
– Lo stato greco, con rating sotto-spazzatura (media SD, selective default), non ha più il becco di un quattrino, vengono sospese le erogazioni bancomat e congelati i “conti correnti” ridotti a mere promesse che poggiano su un debito enorme e insostenibile
– La Grecia, senza liquidità sia privata che pubblica, senza credito di alcun genere, diventa il primo paese la mondo senza alcuna risorsa finanziaria (Zimbabwe nel 1972 aveva le miniere di rame)

Cosa succede poi?
Proviamo qualche pronostico.
Il panorama politico è a dir poco disomogeneo.
Convivono nel paese partiti neo-Maoisti come il KKE e formazioni neonaziste come Alba Dorata.
In mezzo un guazzabuglio di formazioni dai comunisti di Syriza ai filo-oligarchi di To Potami.
Cominciano delle manifestazioni spontanee, comunisti e nazisti si fronteggiano a muso duro con randelli, molotov e armi improvvisate.

Wildcard: come si schiereranno Polizia ed Esercito, entrambi senza stipendio, conti correnti e prospettive ma con in mano armi da fuoco?

Benvenuti al neo-Zimbabwe in salsa 2015.

atomictonto
Scritto il 30 Giugno 2015 at 22:23

gainhunter,

Ma che cavolo cade?

Eurolandia ha un PIL di 15,6 trillioni di euro, il debito greco è a malapena 300 miliardi.

Basta una tassa una-tantum “di salvezza” del 1,5-1,8% nel 2015 per chiudere la partita e abbandonare sti fresconi al loro destino.
Senza che possano nemmeno fiatare visto che alla fine gli si condona per intero il DP.

atomictonto
Scritto il 30 Giugno 2015 at 22:26

idleproc@finanza,

Non è da escludere un intervento militare USA con la scusa del “terrorismo” e della preservazione di segreti militari NATO.

Grecia ridotta a Zimbabwe del Mediterraneo e protettorato USA.

Have fun, enjoy the night.

atomictonto
Scritto il 30 Giugno 2015 at 22:31

@DANILO

non dimetichiamoci che la “teoria dei giochi” non è un assioma scientifico di Euclide ma la divagazione di John Nash, un malato schizofrenico grave.

Varoufakis sta gestendo il futuro del suo paese in base alle idee di un caso clinico conclamato (sic).

ottofranz
Scritto il 30 Giugno 2015 at 22:46

scusate…ma davvero siete convinti che entro domenica si riesca a mettere in piedi un referendum credibile ?
al di la del fatto che se la domanda parte dall’assioma..
1) abbiamo le chiavi dei vostri stipendi
2) abbiamo le chiavi delle vostre pensioni
3) abbiamo le chiavi dei vostri bancomat

volete le chiavi ?
rispondere SI o NO !

cosa pensate che risponderà il Poppppolo ?

ottofranz
Scritto il 30 Giugno 2015 at 22:50

E’ tutta una farsa. Forse il vero effetto contagio che MerkelDraghi temono, è che se per caso la Grecia dovesse uscire e dopo un po’ di lacrime e sangue sfangarla (magari con aiuti russi o cinesi) allora veramente sarebbe la fine del sogno Euro-pa , perché a ruota riceverebbero un sacco di gesti dell’ombrello.

lampo
Scritto il 30 Giugno 2015 at 23:25

atomictonto@finanza:
I giochi circensi finiscono Domenica sera.

In caso di SI al referendum (assurdo, si chiede a pescatori e cuochi di esprimersi su dicumenti di programmazione finanziaria) cadrà il governo Tsipras.

In caso di NO al referendum assisteremo agli eventi seguenti:
– la BCE per legge ritira i fondi ELA (89 miliardi di euro)
– Il sistema bancario greco improvvisamente è un guscio vuoto
– le imprese e famiglie greche vedono azzerati i loro soldi nei conti correnti, scambiati con foglietti di promesse
– Lo stato greco, con rating sotto-spazzatura (media SD, selective default), non ha più il becco di un quattrino, vengono sospese le erogazioni bancomat e congelati i “conti correnti” ridotti a mere promesse che poggiano su un debito enorme e insostenibile
– La Grecia, senza liquidità sia privata che pubblica, senza credito di alcun genere, diventa il primo paese la mondo senza alcuna risorsa finanziaria (Zimbabwe nel 1972 aveva le miniere di rame)

Cosa succede poi?
Proviamo qualche pronostico.
Il panorama politico è a dir poco disomogeneo.
Convivono nel paese partiti neo-Maoisti come il KKE e formazioni neonaziste come Alba Dorata.
In mezzo un guazzabuglio di formazioni dai comunisti di Syriza ai filo-oligarchi di To Potami.
Cominciano delle manifestazioni spontanee, comunisti e nazisti si fronteggiano a muso duro con randelli, molotov e armi improvvisate.

Wildcard: come si schiereranno Polizia ed Esercito, entrambi senza stipendio, conti correnti e prospettive ma con in mano armi da fuoco?

Benvenuti al neo-Zimbabwe in salsa 2015.

L’ultima parte è proprio lo scenario che temo quando dicevo che la Grecia può trasformarsi rapidamente in una Ucraina, ma che non ho mai avuto il coraggio di descrivere perché spero ancora non si verifichi MAI.

Ma apprezzo il tuo cinismo ed il coraggio di scriverlo.
Aggiungerei però che alcune risorse le hanno: il turismo con tutte le isolette, patrimonio archeologico ed alimentare ed il… petrolio :
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/07/grecia-al-via-trivellazioni-petrolifere-business-milionario-nello-ionio-e-a-creta/647451/
Qualcuno si è già dimenticato questa storia? Leggete bene… capirete bene anche perché non sta bene per certi interessi l’attuale governo.

Ripeto fino ad essere noioso: la Grecia è una crisi geopolitica… che richiede una soluzione a tale livello… se effettivamente la si vuole.

Scritto il 30 Giugno 2015 at 23:33

(Upon) The really loser it’s just the IMF, now – obviously excluding Greece, to lose are as many as 187 Countries.

See and understand why/as to.

The IMF issues an international reserve asset known as Special Drawing Rights (SDRs) that can supplement the official reserves of Member Countries. Total allocations amount to about SDR 204 billion (some USD$280 billion).

IMF Members can voluntarily exchange SDRs for currencies among themselves.

The primary source of the IMF’s financial resources is its Members’ quotas, which broadly reflect Members’ relative position in the World economy.

Currently, total quota resources amount to about SDR 238 billion (about USD$327 billion – SEE TO THE NEXT LINK _§_).

In addition, the IMF can borrow temporarily to supplement its quota resources.

The New Arrangements to Borrow (NAB), which was expanded in 2011 and can provide supplementary resources of up to SDR 370 billion (about USD$515 billion), is the main backstop to quotas.

In mid-2012, Member Countries also pledged to increase the IMF’s resources through bilateral borrowing agreements; currently about USD$370 billion (SDR 270 billion) ared effective.

When the 14th review of quotas becomes effective and all Members pay for their quota increases, the IMF’s quota resources will double.

At that time, there will also be a corresponding rollback of NAB resources for the NAB participants.

l- – – – –

_§_ International Monetary Fund, “IMF members’ quotas and voting power, and IMF board of Governors” – (updated: June 30, 2015)

https://www.imf.org/external/np/sec/memdir/members.aspx

– – – – -l

La Cina e la Russia si sono defilate – già hanno (“abbiamo”) pagato dazio (alias, denari-pecunia-soldi) nelle precedenti ristrutturazioni (della Grecia e di Cipro).

“Non sono NOSTRI affari di Stato, DIRETTI” – ossia, niente PIU’ soldi-pecunia-denari da prestare (a fondo perduto).

Si sono limitate a far sapere a chi di dovere (TSIPRAS!) che hanno interesse affinché si raggiunga un accordo – senza precisare, direttamente od indirettamente, i termini precisi (gergalmente, si dice: “faremo valere i Nostri diritti in fase di un eventuale default” – tecnicamente, si dice: saranno e staranno attentissimi a NON FARSI FREGARE la TERZA VOLTA).

I Greci, insomma, sono all’angolo – e senza nessuna sponda possibile.

Il resto è stato sequenziale – nella giornata di oggi.

Surfer © サーファー [Ciao/Buongiorno … uè FRANCHETTO]

atomictonto
Scritto il 30 Giugno 2015 at 23:41

lampo,

Giusta e saggia osservazione come sempre Lampo.

La situazione, al di la del facile can-can mediatico nostrano, è ormai spostata a livello geopolitico.

Parliamoci chiaro: che i Greci si adattino alle riforme o che si suicidino verso collassi economici nelle vere “stanze dei bottoni” frega poco o nulla.

La partita è geopolitica.

Alla NATO di dover gestire un alleato bizzoso come la Grecia o un protettorato facilmente sottomettibile poco importa.
Importano gli equilibri interni all’alleanza sopratutto con la Turchia.
Anzi, forse una Grecia allo sbando che si diverte a picchiarsi in piazza seguendo vacue chiacchere di “democrazia” è pure un vantaggio e un’occasione per piazzare il classico “uomo di paglia” che proplai nerbo militare e anti-islamismo.
Lo troberanno in Alba Dorata?

Può darsi.

idleproc
Scritto il 30 Giugno 2015 at 23:48

lampo,

Mai dimenticata, lì ci sono interessi anche israeliani.

idleproc
Scritto il 30 Giugno 2015 at 23:57

@finanza,

Concordo, i Russi per la Grecia erano un’opzione ma se la sono giocata.
Non apprezzano essere presi per i fondelli e se lo ricordano.
Non credo che sia pretattica, li hanno scaricati.

Scritto il 30 Giugno 2015 at 23:59

lampo,

Le tue considerazioni sono senza dubbio interessanti e da tenere in considerazione, anche se la situazione mi sembra sempre più ingarbugliata.
forse alla fine questo gioco fatto di cornate ha danneggiato in modo inesorabile entrambe le parti le quali hanno perso il controllo della situazione ed ora pagano conseguenze che non si erano preposte all’inizio.
Non so perchè ma percepisco un non so che di “out of control” e questo fa paura perchè le istituzioni hanno dimostrato di saper dirigere e comandare un po’ tutto a loro piacimento, a condizione che fosse “previsto”.

Scritto il 1 Luglio 2015 at 00:03

@finanza,

I greci sono all’angolo? Ok, ci può stare.
Sono stati e saranno ancor di più padroni del loro destino? Ok, sembra chiaro.
Ma quello che conta… Quali saranno gli effetti sulla situazione geopolitica attuale?
Ed ecco il motivo del prossimo post scritto (quasi ) sotto l’ombrellone… senza ovviamente avere gli aggiornamenti soliti….
Aho ragà, se sparo minkiate perchè ho saltato qualche tassello, ditelo pure eh?

🙂

pdf79
Scritto il 1 Luglio 2015 at 00:09

Il problema e che tutti sia greci che europei hanno una percezione del rischio molto bassa al momento, da quello che si vede sui mercati è tutto abbastanza tranquillo, la palla di neve ha iniziato a rotolare pian pianino dalla cima della montagna, ed è ancora una pallina piccola piccola.
Referendum o meno non ho letto nessun piano credibile per rimettere in piedi la grecia, se qualcuno ne è a conoscenza posti il link per favore. Per piano credibile intendo cose tipo far pagare le tasse agli armatori, tagliare spesa pubblica improduttiva, incentivare turismo, ristrutturazione del debito, ecc, e vedere se la barca sta a galla. Se non c’è un ipotesi di qualcuno per un piano così allora si parla di sesso degli angeli.

lampo
Scritto il 1 Luglio 2015 at 00:10

Danilo DT,

Sì oramai la situazione è degenerata in termini di fiducia. Per questo ieri sostenevo che oggi sarebbe stato l’ultimo giorno per un accordo… dove soltanto la Merkel avrebbe potuto mediare.
Non mi dilungo oltre… ma cito una interessante analisi geopolitica (Aspenia) di qualche giorno fa che spiega perché oramai è tardi:
La geopolitica della crisi greca: l’intesa possibile
http://www.aspeninstitute.it/aspenia-online/article/la-geopolitica-della-crisi-greca-lintesa-possibile

idleproc
Scritto il 1 Luglio 2015 at 00:15

Danilo DT,

E’ il risultato della Chaos Strategy, vanno a mode professorali, si fissano, si fanno anche male e poi pragmaticamente corrono a ripari fino a quando se ne inventano un’altra.
Con la telefonata Putin-Obama non credo abbiano discusso solo di Iran.
Il mio pronostico è ancora quello iniziale, la Grecia non esce e andiamo avanti con la solita solfa.

lampo
Scritto il 1 Luglio 2015 at 00:22

@finanza,

Scusami ma nel discorso dei diritti di prelievo qualcosa non mi torna.
L’entrata della Cina nel paniere delle valute di cui sono oggetto gli SDR era stata rifiutata molti anni fa dal FMI anche se un ex-direttore del fondo era d’accordo (è stato silurato pochi mesi dopo tale dichiarazione… ma ovviamente non c’entra nulla):
http://www.reuters.com/article/2010/06/28/embargoedimf-yuan-idUSN2861333720100628

Adesso ci risiamo e la Lagarde dice anche una data precisa: gennaio 2016:
http://www.reuters.com/article/2015/04/16/imf-g20-china-idUSL2N0XD1LI20150416

continua…

lampo
Scritto il 1 Luglio 2015 at 00:29

Anzi… ci sono anche le banche d’affari che hanno stimato l’impatto che potrebbe avere: dal 13 al 14% superando la sterlina e lo yen:
http://www.bloomberg.com/news/articles/2015-05-15/china-s-yuan-may-draw-1-trillion-on-getting-imf-reserve-status

Quindi mi pare evidente che la Cina sia sufficientemente potente (economicamente) da stare con i piedi in due scarpe: FMI e NDB (New Development Bank BRICS).

E’ il loro stile geopolitico… i due greci al potere non so se l’abbiano capito veramente.

lampo
Scritto il 1 Luglio 2015 at 00:38

Nel frattempo è uscito il comunicato del FMI sul pagamento della Grecia:
http://www.imf.org/external/np/sec/pr/2015/pr15310.htm


Mr. Gerry Rice:
“I confirm that the SDR 1.2 billion repayment (about EUR 1.5 billion) due by Greece to the IMF today has not been received. We have informed our Executive Board that Greece is now in arrears and can only receive IMF financing once the arrears are cleared.
“I can also confirm that the IMF received a request today from the Greek authorities for an extension of Greece’s repayment obligation that fell due today, which will go to the IMF’s Executive Board in due course.”

Traduco rapidamente

Mr. Gerry Rice:
“Confermo che oggi non è stato ricevuto il pagamento di SDR pari a 1,2 miliardi di $ di rimborso (1,5 miliardi di euro circa) dovuti dalla Grecia al Fondo monetario internazionale. Abbiamo informato il nostro Consiglio esecutivo che la Grecia è ora in arretrato e potrà ricevere finanziamenti dal FMI una volta che gli arretrati vengono sanati.
“Posso anche confermare che oggi il FMI ha ricevuto dalle autorità greche una richiesta di un’estensione dell’obbligo di rimborso che scadeva oggi per la Grecia, che verrà recapitata a tempo debito al Comitato esecutivo del FMI.”

idleproc
Scritto il 1 Luglio 2015 at 07:40

A fare la geopolitica sono la geografia in senso lato e comprensiva delle risorse strategiche partendo dall’energia e l’economia + le “culture” che sono una forza materiale.
La Cina penso che continui a fare quello che ha fatto dagli inizi mentre gli altri erano impegnati a far guerre: accordi commerciali e di “investimenti”, vedi anche in Africa.
Sono la premessa degli accordi geopolitici e strategici e raramente usando il solito metodo che non hanno inventato in US.
Hanno qualche problema e contraddizione interna sia economico-finanziaria che sociale, non la definirei “stabile”.
Per quanto riguarda il “rubare”, è da sempre lo sport principale in politica estera tra stati e sottostati come le multinazionali, i Santi esistono solo in Chiesa, se uno glielo permette o ne hanno la possibilità, lo fanno tutti.
Il metodo “finanziario” è solo più “elegante” ma la sostanza è la stessa.
Nessuno ha obbligato alcuni “partner” europei a finanziarsi le esportazioni in Grecia con prestiti chiaramente in prospettiva inesigibili vista la realtà dell’economia greca.

gainhunter
Scritto il 1 Luglio 2015 at 07:50

atomictonto@finanza,

Dal commento di lampo a cui ho risposto, riferito alla strategia greca:

“Per mettere ancora più in croce le istituzioni europee, in evidente difficoltà (purtroppo).
Se dicono NO screditano il sistema di aiuto europeo e la sua forza contro le crisi…”

=

“se io cado, tu cadi con me”

Questa è la mia interpretazione della posizione del governo greco in funzione della notizia segnalata da lampo.

Ho capito come la pensi e che ce l’hai a morte con i Greci, stai spammando il concetto a manetta, anche con qualche punta di razzismo alla stregua dello “sporco negro” o “brutto frocio”…
Posso esprimere liberamente la mia opinione o devo sorbirmi decine dei tuoi sfoghi?

Io credo che il rischio di far “cadere” l’UE in caso di uscita della Grecia non sia così campato per aria, non nel senso che se fallisce la Grecia fallisce in senso finanziario/economico anche l’UE, ma per quanto riguarda la credibilità/affidabilità/reputazione del progetto UE: sia se è tutta colpa della Grecia (non doveva entrare e ha barato, ma l’UE non poteva non saperlo e ci ha messo troppi anni per farla fuori), sia se le ricette (o lo stesso funzionamento) dell’UE hanno contribuito attivamente al peggioramento dell’economia e del debito greco.

Le riforme che la Grecia ha fatto (ne ha fatte molte più dell’Italia seguendo le indicazioni delle istituzioni europee, e PER QUESTO la sua economia e il suo debito sono PEGGIORATI così tanto dal 2010 a oggi) hanno già screditato le ricette della troika (vedi moltiplicatore del pil).
Se tirano in ballo l’ESM e l’ESM non entra in funzione, la stessa esistenza dell’ESM viene messa in dubbio: l’Europa ha un meccanismo fatto per evitare crisi interne agli stati e non viene usato o non funziona (non è importante che non funzioni perchè erroneamente non viene usato o perchè giustamente non viene usato perchè l’UE non può imporre certe riforme in quanto c’è ancora troppa sovranità nelle mani dei governi nazionali). Allora il meccanismo non serve a niente, e l’UE perde credibilità.
Soprattutto perchè la situazione della Grecia non è unica in UE, è solo la prima e la peggiore…

Adios

snapjibe
Scritto il 1 Luglio 2015 at 08:33

idleproc@finanza:
L’europa non fa una politica economica, fa solo politiche di bilancio.
Le politiche di bilancio hanno strozzato e demolito in tutta europa sistemi industriali e filiere produttive creando circoli viziosi tre debito pubblico e la caduta del “PIL”.
L’impegno profuso a farle aggirando Sovranità e determinando governi, se usato per far altro avrebbe evitato i problemi attuali.
Non hanno – voluto – farlo.
E’ evidente che l’europa non esiste o è servita e serve ma non è più certo, a far altro.

Concordo pienamente con lo “sfogo” di DT che stando coi piedi per terra comprende benissimo cosa comporterebbe la dissoluzione della cosiddetta europa.
Non è che io sia “antieuropeista”, non ritengo che sia riformabile.
Rifare partendo dalla volontà libera dei popoli e con Istituzioni Legittime, non costruita e tenuta insieme col ricatto finanziario e su una volontà geopolitica estranea.

Oltreatlantico non vogliono un’europa politica e indipendente se non la possono controllare, non vogliono permettere il formarsi di potenziali concorrenti, sono interessati al mercato europeo e al controllo anche a mezzo “istituzioni” europee degli stati europei.
Tra un’europa incontrollabile od ove non passino gli accordi sovraistituzionali europei sui mercati, preferiranno un’europa a pezzetti come già dimostrato in altre realtà.
Lo sport d’oltreatlantico è di aver “colloqui” istituzionali con l’europa quando gli serve e stato-stato quando gli conviene anche per avviare politiche divergenti.
Con l’Ucraina hanno messo mani e piedi sul piatto geopolitico europeo, lo stanno facendo coi “baltici”, con la Polonia e nei Balcani, lo faranno in Grecia.
Dubito che a Francia e Germania andrà tanto bene come pensa snapjibe.
Non si può demolire ciò che non esiste.
Forse lo si può costruire.

atomictonto@finanza:
I giochi circensi finiscono Domenica sera.

In caso di SI al referendum (assurdo, si chiede a pescatori e cuochi di esprimersi su dicumenti di programmazione finanziaria) cadrà il governo Tsipras.

In caso di NO al referendum assisteremo agli eventi seguenti:
– la BCE per legge ritira i fondi ELA (89 miliardi di euro)
– Il sistema bancario greco improvvisamente è un guscio vuoto
– le imprese e famiglie greche vedono azzerati i loro soldi nei conti correnti, scambiati con foglietti di promesse
– Lo stato greco, con rating sotto-spazzatura (media SD, selective default), non ha più il becco di un quattrino, vengono sospese le erogazioni bancomat e congelati i “conti correnti” ridotti a mere promesse che poggiano su un debito enorme e insostenibile
– La Grecia, senza liquidità sia privata che pubblica, senza credito di alcun genere, diventa il primo paese la mondo senza alcuna risorsa finanziaria (Zimbabwe nel 1972 aveva le miniere di rame)

Cosa succede poi?
Proviamo qualche pronostico.
Il panorama politico è a dir poco disomogeneo.
Convivono nel paese partiti neo-Maoisti come il KKE e formazioni neonaziste come Alba Dorata.
In mezzo un guazzabuglio di formazioni dai comunisti di Syriza ai filo-oligarchi di To Potami.
Cominciano delle manifestazioni spontanee, comunisti e nazisti si fronteggiano a muso duro con randelli, molotov e armi improvvisate.

Wildcard: come si schiereranno Polizia ed Esercito, entrambi senza stipendio, conti correnti e prospettive ma con in mano armi da fuoco?

Benvenuti al neo-Zimbabwe in salsa 2015.

Quoto entrambi.

Ormai la partita è globale, in gioco c’è la possibilità o meno dell’Europa Occidentale di avere ancora un ruolo nel mondo.

L’UE è nata grazie alla buona fede di molti e poi è diventata quello che è: una mega burocrazia di piccoli personaggi scelti appunto in base alla miopia più accentuata possibile.

Resto del parere che la Germania ha la forza per poter tenere su il progetto al prezzo per gli altri di sopportare la loro durezza.

La Germania, se qualcuno come ho fatto io ci ha lavorato, è un paese che funziona ma, seppur molto rammolito dai tempi del Re di Prussia, resta un posto un po’ duretto.
Un ‘Europa abituata a cambiare smartphone a debito ogni 6 mesi o a far 40 giorni di autogestione nelle scuole tutti gli anni o a buttarsi malati ogni tre giorni o a non pagare l’affitto e comprarsi il SUV mal sopporterebbe certe durezze quotidiane tedesche.

Il mito della libertà fine a se stessa è ancora molto forte e gli USA lo sanno.

Puoi avere la forza militare che ti pare ma è il progetto politico che offri che fa la differenza.
Il progetto politico “faccio quello che mi pare e basta pagare per ottenere quello che voglio” resterà ancora a lungo quello con maggior seguito.

Ciao

schwefelwolf
Scritto il 1 Luglio 2015 at 12:17

ottofranz,

Sogno? o trip psichedelico?

schwefelwolf
Scritto il 1 Luglio 2015 at 12:28

pdf79@finanza,

Tagliare la spesa pubblica improduttiva? Cioè centinaia di migliaia (o milioni) di “posti” artificiali creati per mantenere carrozzoni clientelari di nullafacenti amici/parenti di qualcuno? Stiamo scherzando? La Grecia non lo farà mai – come non lo farà mai l’Italia. Certo, lo promettono (> Renzi & Co.) – è vero – ma fra il dire e il fare…

lukeof
Scritto il 1 Luglio 2015 at 13:11

Io sono dell’opinione che l’unico vero problema che hanno Varoufakis e Tsipras è l’effettiva crisi di liquidità. Ma di pagare il debito non gliene puo’ fregare de meno e NON lo faranno, accordi o meno. E da un certo punto di vista non gli do’ nemmeno torto.
In altri termini stanno trattando con la UE per riuscire a tenere in piedi lo stato che ha la cassa completamente vuota, proprio perchè non hanno piu’ sponde nè in Russia nè in Cina nè altrove.
Fosse per loro la UE l’avrebbero sfanculata da mo’.
In altri termini credo sia fuorviante pensare alle rate del FMI o altre scadenze di titoli, il problema è la CASSA a breve.

Scritto il 1 Luglio 2015 at 14:24

Lampo… quando Ti Ci metti, dovrei stare qui per giorni. Impossible!

BREVEMENTE

PREMESSA:

IMF, UN, WB sono/sarebbero da rottamare – hanno fatto il Loro tempo, in tutti i sensi (ed usi, soprattutto).

Scritto (doverosamente ciò),

l1- i Mandarini hanno il bancomat, ma non conoscono i codici (“cifrati”) – dipendono e dipenderanno ancora a lungo da “Altri” (che sapendo ciò, cercano di utilizzarLi – foraggiarsi). Non a caso, sia su NDB che su AIIB hanno cercato – e stanno (ancora) cercando – SOLO il “consenso politico” (che è volubile a seconda delle partite/questioni in gioco, per ogni Singolo Paese – apparentemente – interessato). D’altra parte, i Mandarini acquistano o sono interessati SOLO a “beni” (in senso lato ed ampio) – e non a carta [che Tutti hanno in abbondanza, ma che NESSUNO se la vuol pigliare – se non a determinate condizioni (U-S-A, docet)];

l2- vedremo quando sarà – a tempo debito – su gli SDRs. AtteniamoCi allo status quo [ossia, nessun volo pindarico: l’economia e la finanza sono (purtroppo o per FORTUNA – per Me medesimo!) delle Scienze esatte, pur se Molti (a vedere, sentire, leggere) Le considerano filosofia od arti divinatorie -; non ammettono panegirici di alcuna sorta (sai quanti ne ho visti e letti alla Mia età? – ed in diverse Lingue! – che noto vanno sempre di moda, quando Vi sono accadimenti od eventi “particolari” – come quello a cui si sta assistendo in questi giorni)]. Al momento, chi Ci han perso-ri_MESSO son ben 187 Paesi – STOP! Il resto verrà e sarà una partita d’interessi – più o meno taciti (occhio: Mi riferisco proprio a gli SDRs, ora);

l3- (in generale) su NDB ed AIIB La penso diversamente – anche dal Mio Carissimo Amico A-ONE (per gli Altri, Alberto Forchielli): al momento, sulla carta, chi Ci perde/rebbe sono SOLO i Japan_eSeS – come scritto e fatto rilevare altre volte – e non solo qui da DT. Vedremo, tra qualche anno – realmente e non sulla carta. Siamo nel 2015 – e non nel XVII-XVIII Secolo (naturalmente bisogna conoscere la Storia del Celeste Impero, per capire ciò che intendo);

l4- sulla cd. “potenza di fuoco od economica” dei BRICS sono (MOLTO) scettico – sistemi di base non omogenei che ancora non hanno vissuto l’esperienza fattuale e “carnale” (escludendo solo la Federazione di Russia – anche se su modelli economici e storici non rapportabili o comparabili ad altri/e Paesi/esperienze) di una vera e concreta “crisi interna” (alias, economica e finanziaria a livello verticale, soprattutto). C’è chi dice/scrive che son tutte rose e fiori, ma Io che valuto e guardo – conosco! – le sfumature (in primis, negative – sempre “prima la fogna e poi dopo l’aurora”, dicitur!), ne diffido.

Basta solo andare a più riprese – sempre e solo con i propri piedi e cervello e non col digitale o con le fanfare ammuffite/polverose di qualche pennivendolo di qualche Casa Editrice o Testata Giornalistica – nei Paesi che formano i BRICS – ad intervalli di tempo regolari, poi! – per avere ben chiarO/A la situazione: un divenire magmatico che spesso non ha un senso oltre che in alcuni casi non affatto decifrabile (Molti “IN_siders” di ALTISSIMO LIVELLO non si riconoscono – riconoscerebbero – più; della serie: “non Ci capisco più nulla, in quanto molte cose son cambiate, TREMENDAMENTE” – e cambieranno, in peggio);

l5- in Grecia – come scritto “N_su_N_su_N_su_N” volte qua da DT, ed INOLTRE già dallo scorso anno 2014 [noto che FINALMENTE anche i PENNIVENDOLI-SCRIBACCHINI-AMMUFFITI (vivono sempre più da coatti nelle Loro stanze di redazione a fare copia ed incolla – di tutto e di più!!!), con i vari/soliti/variopinti fidelisti (Uomini/Donne che essi siano e che vivono allegramente a “caviale e champagne” a New York, Londra o a Parigi; se poi son di “sinistra”, quella mangereccia e non con la “C_vera”, anche fumando sigarette o sigari puzzolenti ed indossando sempre profumi maleodoranti – scrivono e parlano di Grecia, senza averLa mai vissuta, in questi due anni! FIGURATI NEGLI ANNI PASSATI!!! – vivendo a “caviale e champagne”) pseudo-espertoni (dell’ora del “post accadimento” – doverosamente capiscono e fanno la cd. “tela/morale” sempre dopo! E quarda un pò Te Li ritrovi che stanno sempre seduti in stanze più polverose!) della carta-IGIENICA-sanitari NAZIONALE ITALICA, ora l’iniziano a capire!] – sono ancora in campagna elettorale (quella di dicembre 2014): quando finirà, finalmente e soprattutto per Loro, vedremo come (i Greci) avranno risolto – tra di Loro – i cd. “conti spicci”.

Aspettiamo e vediamo – visto che il dopo è già pieno di Pdf (Pdf79: sanno già quello che devono fare: tranquillo. Lo “devono capire” – https://www.youtube.com/watch?v=dtIREN4c3Ac ).

Saluti alla Compagnia (delle Isole Italiche).

Surfer © サーファー [Lukas se si è “duri e puri” Ci son ottime opportunità; ssSS A_lcuni_A “IN” hanno rinnovato le Loro esposizioni – i.e., portafogli – anche del 20%-30%. Occhio ai fondamentali e alle performanceS di Settore – Serie Storiche, deve essere il solo riferimento (SOLO)! – https://www.youtube.com/watch?v=4IOhGQvdCBg … CIAO!]

lampo
Scritto il 1 Luglio 2015 at 15:05

@finanza,

Grazie! Lo so… sono curioso (al giorno d’oggi è un male…)

pdf79
Scritto il 1 Luglio 2015 at 15:24

schwefelwolf@finanza,

Lo so che è praticamente impossibile sia in grecia che in italia, ma la mia domanda era se esiste uno studio che contempla tali riforme per la grecia in modo tale che galleggi, cioè se applicate tutte le più belle riforme di questo mondo la grecia riesce a produrre 10 e spendere 10, o riuscirebbe a produrre 8 e spenderebbe 10, nel secondo caso non si tratterebbe di riforme ma di scegliere uno standard di vita molto più basso del passato e di adesso.

schwefelwolf
Scritto il 1 Luglio 2015 at 17:25

pdf79@finanza,

Non sono un esperto, tanto meno un economista, ma da tutto quello che leggo in giro – soprattutto da fonti tedesche – mi sembra si possa dire che la Grecia non ha mai avuto un bilancio in pari: ha sempre speso piú (o: molto piú) di quanto produceva. Infatti quello di cui parliamo non è il primo bensí il sesto-settimo fallimento della Grecia. Non puoi finanziare uno Stato sociale svedese per 10 e piú milioni di persone se hai il PIL delle Marche. A meno di non trovare un cretino masochista che ti passi costantemente i quattrini necessari per coprire la differenza.
L’italica “Magna Grecia” ha trovato i suoi cretini nel 1860, “reclutando” come maestri-pagatori i famosi “polentoni”: per questo l’Italia è – per il momento – ancora in piedi. A differenza della Grecia.
Scegliere uno standard di vita piú basso è LA riforma delle riforme: il taglio della spesa. Togliamo lo stipendio ai milioni di nullafacenti (semi-, para-)statali e sostituiamolo con assegno di assistenza sociale (500 €). Facciamo lo stesso (assegno 500 €/mese) per le migliaia e migliaia di “amministratori” parassiti, di doppie-pensioni fasulle, vitalizi etc. Assegnamo la gestione e supervisione degli appalti a società estere. Introduciamo i costi standard. Ed ecco ridotti sprechi, dissipazioni e standard di vita: ma anche scatenata la sollevazione del Sud, forconi alla mano.
Un saluto.

ottofranz
Scritto il 1 Luglio 2015 at 18:11

schwefelwolf@finanza,

a volte è difficile distinguere 🙂

Perdona se ti chiedo un passaggio per salutare un amico 🙂 Ciao Surfer !

gainhunter
Scritto il 1 Luglio 2015 at 18:54

schwefelwolf@finanza,

E la Germania e la Francia hanno trovato gli stessi identici cretini, che hanno versato e si sono impegnati a versare miliardi per pagare le scommesse che LORO hanno fatto in giro per il mondo, tra cui prestare soldi a debitori affidabili come i Greci.
Fatti un giro su icebergfinanza per cifre e fonti.

Chi sbaglia paga. Qui hanno sbagliato in 2 e pagano in 19.
Cretini 3 volte, nel 1860, nel 1992 e nel 2012.

pdf79
Scritto il 1 Luglio 2015 at 19:40

schwefelwolf@finanza,

Appunto sono d’accordo, solo che per l’italia progetti di “ristrutturazione credibili” per far crescere il pil e abbassare lentamente il debito, almeno in linea teorica ho letto qualcosa.
Sulla grecia io non trovo nulla, quindi siamo nel mondo delle favole.

Lukas
Scritto il 1 Luglio 2015 at 20:41

@finanza,

Surfer grazie del consiglio….peraltro concordo appieno……lasciare perdere le chiacchiere….e guardare SOLO ai fondamentali.

Scritto il 2 Luglio 2015 at 00:09

Semplicemente bravi tutti!
Avete scritto commenti di una qualità (Secondo il sottoscritto) che i media tradizionali si sognano.
QUesto è il valore aggiunto della finanza indipendente.
Avanti così ragazzi!

🙂

Scritto il 2 Luglio 2015 at 05:49

Alberto Forchielli (A-ONE – l’ho sentito un’oretta fa, per la precisione! Sempre a molla e Vi saluta TUTTI!)

SMENTISCE

C-A-T-E-G-O-R-I-C-A-M-E-N-T-E

la tesi

– di alcuni pseudo-espertoni-soloni delle (classiche) “chiacchiere e distintivo” che vivono, vegetano e pataccano (ossia, si “credono e fanno i professorini”) come sempre nei Lidi Italici –

secondo cui la Cina aspetta la cd. Grexit per “raccogliere i cocci” (in Europa).

l- – – – –

A. Spalletta, S. Montrella (AgiChina), “GRECIA, CINA: NEGOZIATI CONTINUINO. Default spaventa la Cina, investitori preoccupati” – 1 Luglio 2015

http://www.agichina.it/in-primo-piano/economia/notizie/grecia-cina-br-/continuino-negoziati

-ET-

V. Manieri, F. Radicioni (Radio Radicale), “AIIB e interessi cinesi in Grecia” – 1 Luglio 2015

http://www.radioradicale.it/scheda/446813/agi-china-aiib-e-interessi-cinesi-in-grecia/agi-china-24

– – – – -l

Surfer © サーファー [SVEGLIA ITALIA: sei invasa da PATACCARI e PALLONARI!!!]

kry
Scritto il 2 Luglio 2015 at 08:19

gainhunter:

“Se cado io, tu cadi con me”

Secondo me meriterebbe d’essere il titolo della calenda tragicommedia greca attuale. Il motto dei pompieri è ” Giù tu, giù ( io con te ) insieme.” Appunto questo non è un salvataggio e la frase da te scritta è una sintesi perfetta. Ciaooo.

kry
Scritto il 2 Luglio 2015 at 09:17

La paura fa 90 e la Cina canta. Quello che non riesce a fare la paura lo s’inventa e gli italiani storicamente in questo sono imbattibili. Cina un miliardo e passa di persone e un milione e passa di problemi … ben nascosti … come ( fanno ) gli altri … a differenza di noi e … del nostro debito.

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