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La grande diseguaglianza economica italiana

Scritto il alle 10:40 da Danilo DT

Uno dei grandi problemi che ci troviamo in questa crisi è quello della cattiva distribuzione del reddito ed il progredire delle disuguaglianze economiche e sociali. Già ieri in un post forse banale ma sentito, ho provato spiegare qual è la vera natura della crisi. E la vera natura della crisi si nasconde innanzitutto nell’uomo. E l’uomo con il suo operato ha sicuramente contribuito a creare una sempre maggiore sperequazione tra le varie classi sociali.

Non dimentichiamo infatti che questa crisi ha colpito innanzitutto la classe media, la quale progressivamente si sta estingendo, contribuendo a far aumentare il divario tra la classe povera e quella più ricca.

Cresce e si divarica sempre più la forbice delle disuguaglianze sociali. Il 10% delle famiglie italiane detiene poco meno della metà (47%) della ricchezza totale. Il resto (53%) è suddiviso tra il 90% delle famiglie. Lo segnala la Fisac Cgil, sulla base di uno studio sui salari nel 2012. Una differenza che diventa macroscopica mettendo a confronto il compenso medio di un lavoratore dipendente e quello di un top manager: nel 2012 il rapporto è stato di 1 a 64 nel settore del credito, di 1 a 163 nel resto del campo economico. Nel 1970, sempre secondo lo studio del sindacato del credito della Cgil, tale rapporto era di 1 a 20.

Fatevi due conti… Questa è stata la grande ingiustizia sociale di questi anni. Un dipendente ha incassato mediamente 26.000 Euro lordi l’anno. Un top manager? Ben 17.300.000 Euro. Ovvero 665 volte! Il che è una vergogna. Ipotizziamo anche che i mega dirigenti meritino tali cifre. Ma ancora di più è una vergogna il fatto che sempre in questi ultimi anni per i manager, gli stipendi non hanno fatto altro che lievitare. Mentre per i dipendendi si è rimasti fermi al palo. Anzi, le condizioni del lavoro sono progressivamente peggiorate, con un potere d’acquisto di pensioni e salari che si è praticamente dimezzato.

Nel 2012 il salario netto mensile percepito da un lavoratore standard è stato pari a 1.333 euro che cala del 12% se si tratta di una dipendente donna, e del 27% se è giovane (973 euro). Per i giovani poi la retribuzione in 10 anni non si è mai accresciuta: mille euro mensili circa in busta paga, immutata dal 2003. (Source)

Come si può pretendere di uscire dalla crisi se non si fa altro che peggiorare queste condizioni lavorative? Come si fa a non capire che per ripartire con economia e consumi è necessario tutelare e migliorare la situazione salariale e dell’occupazione di livello più basso? E poi non sorprendiamoci se crolla il fatturato dell’industria italiana.

(AGI) – Roma, 20 mag. – Crolla ancora il fatturato dell’industria a marzo. L’indice calcolato dall’Istat ha segnato un calo dello 0,9% su base mensile e del 7,6% su base annua. L’arretramento tendenziale e’ il quindicesimo consecutivo e il piu’ ampio da ottobre 2009. Gli ordini rialzano invece la testa dopo quattro mesi negativi e segnano un incremento dell’1,6% rispetto a febbraio. Il bilancio tendenziale resta pero’ pesante con una contrazione del 10%.

Purtroppo quanto sta accadendo in Italia accade soprattutto nei paesi più “deboli” in quest’Eurozona. E proprio in questi paesi le diseguaglianze non fanno altro che lievitare. E state pur certi che se non si interviene con defiscalizzazione dei salari e incentivi all’occupazione, i ricchi continueranno ad essere sempre più ricchi mentre noi, progressivamente, moriremo con l’economia del nostro Paese.

Il tutto con quale futuro per i nostri figli? Ce lo spiega Save The Children. Leggetevi tutto l’articolo cliccando QUI:

(AGI) – Roma, 20 mag. – E’ un vero ‘furto di futuro’ quello in corso ai danni di bambini, adolescenti e giovani che vivono in Italia. La poverta’ nelle sue varie forme – sociale, economica, d’istruzione, di lavoro – li sta colpendo come non mai derubandoli di prospettive e opportunita’. E con il futuro di chi e’ giovane oggi si sta disintegrando quello dell’Italia tutta. E’ l’allerta lanciata dalla ong Save the Children con la campagna ‘Allarme Infanzia’ (www.allarmeinfanzia.it). Un adolescente su quattro, rivela la ricerca ‘Le paure per il futuro dei ragazzi e genitori italiani’, pensa che il proprio futuro sia piu’ difficile di quello dei genitori e spera di andare all’estero per assicurarsi un’opportunita’.

PS: alcune delle schede proposte non hanno dati recentissimi ma spiegano comunque molto bene la tendenza e la gravità della situazione.

STAY TUNED!

DT

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10 commenti Commenta
luigiza
Scritto il 21 Maggio 2013 at 11:25

Scusa DreamThater ma te le devo chiedere, dal momento che ti ritengo persona sveglia.

Ma ti é, come anche a molti altri, così difficile credere che ciò che stiamo vivendo non sia una semplice crisi economica ma un vero e proprio collasso di una civiltà.

E sai quale é la fregatura, se accetti la mia spiegazione?
E’ che sta collassando la nostra civiltà e non c’é modo di fermarla.

Gli altri al momento sembrano solo scimmiottarci, ma potremmo scoprire fra non molto che forse sono meno ‘scimmie’ di quanto immaginiamo ed a quel punto da padroni diventeremo servi e perdonami, ma tutti i bei discorsi sull’uomo, andranno a farsi benedire.

I nuovi padroni comandano e basta.

Scritto il 21 Maggio 2013 at 11:43

Caro Luigi…
Se riprendi il mio post di ieri sulla crisi…avrai la risposta….
Direi anzi che la crisi è un CONSEGUENZA di un collasso sociale. E’ da anni che lo sto dicendo parlando di conflitti sociali…
preferisco pensare che si possa ancora fare molto ma occorre intervenire subito…
Sarà dura…

draziz
Scritto il 21 Maggio 2013 at 12:51

Dream Theater,

Ciao Dream,
purtroppo sarà molto dura e forse non riusciamo nenache ad immaginarci i confini…
Non è in atto furto di futuro solamente ai danni degli adolescenti e dei più piccoli, ma anche ai nostri in qualità di adulti, o meglio di quella fascia di popolazione sempre più sospinta verso il basso delle possibilità economiche.
Prova a pensare alla tua età della pensione, come io sto pensando alla mia e come tanti stanno già aumentando le preoccupazioni per il domani, con pensioni da fame e con l’impossibilità odierna di risparmiare e costruirsi un’aggiunta previdenziale.
I risparmi di tutti si stanno assottigliando: sia di coloro che vivono di stipendio, sia di coloro che anche avendo un’attività economica (magari anche l’aziendina di famiglia) non riescono più a cavarci non solo il sostentamento ma neppure la liquidità da reinvestire in ammodernamenti e sostituzioni.
Molti giovani, parliamo anche della fascia 25-45, oggi sono costretti a rivolgersi ai genitori per chiedere aiuto economico, che viene fornito grazie a risparmi di vite intere e di sagge rinunce in tempi in cui qualche soldo girava.
L’ottuso aumento delle tasse e dei contributi, che servono magari per garantire rendite mensili da oltre 30.000 Euro come qualcuno assai noto, unita alla demenziale spirale di austerità stanno sempre più assottigliando i risparmi che parevano garantire un futuro meno cupo.
Finiti quelli bisognerà inventarsi qualcosa per non morire di fame.
Ma per adesso si continua solo a parlare, parlare, parlare…
Vorresti che qualcuno dei maiali rinunciasse ad una parte del gozzoviglio nel trogolo?
E quando mai s’è visto…
Buona fortuna a tutti 😥

lucianom
Scritto il 21 Maggio 2013 at 13:50

Quando avevo 12 anni (ora ne ho 73) mia mamma mi mandava a comperare mezzo etto di olio con quattro uova e pagavamo il negozio dove facevamo la spesa una volta all’ anno con dei sacchi di frumento e si iniziava a lavorare a 10 anni.Nessuno aveva paura del futuro perchè ora dovremmo essere preoccupati o forse il problema è un altro…..non lo so, o forse lo so troppo bene.
E’ solo una provocazione, ciao.

“E’ un vero ‘furto di futuro’ quello in corso ai danni di bambini, adolescenti e giovani che vivono in Italia. La poverta’ nelle sue varie forme – sociale, economica, d’istruzione, di lavoro – li sta colpendo come non mai derubandoli di prospettive e opportunita’. E con il futuro di chi e’ giovane oggi si sta disintegrando quello dell’Italia tutta. E’ l’allerta lanciata dalla ong Save the Children con la campagna ‘Allarme Infanzia’ (www.allarmeinfanzia.it). Un adolescente su quattro, rivela la ricerca ‘Le paure per il futuro dei ragazzi e genitori italiani’, pensa che il proprio futuro sia piu’ difficile di quello dei genitori e spera di andare all’estero per assicurarsi un’opportunita’.”

draziz
Scritto il 21 Maggio 2013 at 14:03

lucianom,

Se mi posso permettere: ho iniziato a lavorare a 16 anni, l’Università in contemporanea al lavoro che quasi sempre è anche di domenica.
Oggi ho paura perchè nonostante mi sforzi sempre di più, incurante delle ore e degli investimenti fatti, tutto finisce disintegrato nel nulla… viene sperperato da una classe di amministratori e papponi di ogni tipo.
Siamo al feudalesimo: provate ad avviare un’attività qui o provate ad aprirla a Londra o anche Timbuctù: In Italia troverete sempre il funzionarietto o o il feudatario di zona che vorrà rimpinzarsi con il frutto del vostro lavoro.
La lotta all’evasione? Tanto per cominciare spiegate perchè i rimborsi per i portaborse e collaboratori di ministri ed accoliti non vengono erogati sulla base di documentazione regolare, quali buste paga con tanto di marchio INAIL, ma vengono pagati in cifra fissa ogni mese così che finiscono per costituire un’aggiunta alla loro lauta retribuzione.
C’è sì da aver paura e la paura finisce sempre per scatenare una qualche reazione, altro che meravigliarsi di come ha votato la gente e partecipare a trasmissioni dove si cerca di “abbassare i toni” da clima di guerra civile!!
Lor signori si segnino una cosa: la presa per il …o non potrà durare in eterno, soprattutto perchè adesso tutti hanno cminciato a pagare di tasca propria 😡

lucianom
Scritto il 21 Maggio 2013 at 15:29

@Draziz, la mia era solo una provocazione, certamente quello che hai detto è tutto vero.
Ti faccio un’ altra provocazione: se un ragazzo non tornerà al tenore di vita che io ho avuto, avrà vissuto sempre meglio di me o pensi che prima o poi accadrà ancora? Confronta poi le tue preoccupazioni con il fatto che al mondo ogni 4 secondi muore un bambino di fame, perchè tutti permettono che questo accada? Sei disposto a dare parte tuo guadagno perchè questo non accada?

lucianom
Scritto il 21 Maggio 2013 at 15:34

Dimenticavo, perchè non scendiamo tutti i giorni in piazza a protestare perchè questo non accada?

lapradera
Scritto il 21 Maggio 2013 at 16:21

Bundì, ho letto i commenti e bene o male un pò tutti hanno le sue ragioni, le crisi sono cicliche arrivano fan soffrire i popoli di conseguenza chi più o chi meno viene investito da una marea di guai e si chiede che fine farà lui e i suoi cari, io sinceramente non lo sò, di certo c’è solo la morte tutto il resto è una sorpresa e questa è la dura realtà della vita. Certo è che soprattutto nel nostro bel paese io personalmente non ho mai capito come dopo più di sessanta anni di democrazia come non si sia mai trovata la formula per distribuire i pari diritti e pari doveri in maniera omogenea nella nostra società creando così un’ampia forbice di disuguaglianze che ancora oggi esiste e persiste logorandoci in tutti i sensi. Pensavo proprio l’altra sera che quello che si stà verificando è una vera e propria guerra fra i poveri ma attenzione che questa non è la ricetta per uscire dal paltano anzi potrebbe essere una strada assai pericolosa da percorrere e la storia ce lo ha insegnato, Mussolini è salito al potere proprio in un momento simile a quello attuale approfittando del caos e del malumore che veniva dalla parte bassa ma assai più numerosa del popolo che a quei tempi era ancora a vocazione contadina e pultroppo per tutti ancora molto ignorante, aggiungerei affamata non di soldi come oggi ma di vero e proprio pane, e dunque vogliamo ricascarci proprio oggi che l’ignoranza grazie all’istruzione obbligatoria è quasi totalmente scomparsa e basta un click sul computer per sapere che cosa succede nel mondo??
Detto ciò la situazione attuale è sotto gli occhi di tutti ed è molto pesante, una cosa certa però me la sento di dirla e cioè questa crisi viene da lontano non solo dall’America come vogliono farci credere in molti, quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, per venirne fuori bisognerà che altrettanto tempo trascorra, se saremo bravi magari intorno al 2020 si potranno vedere dei miglioramenti distribuiti un po su tutte le classi sociali.
Comunque per chi ha un pò di autostima e di autocritica lo sà molto bene perchè siamo conciati così, senza andare troppo nel dettaglio le colpe sono di tutti e di nessuno o per meglio dire sono gli Italiani che hanno sempre preso un pò il tutto (specialmente nei momenti di vacche grasse) troppo alla leggera, basta guardare i paesi del nord europa, noi li abbiamo sempre chiamati popoli freddi, craponi, precisini e senza fantasia, ma loro nonostante avessero minor capacità imprenditoriale, una costituzione di livello più basso della nostra e fossero limitati in quanto inventiva ci hanno sorpassati e distaccati in non più di 30 anni. Avanzare ora delle ipotesi per il miglioramento dello stato in cui ci troviamo io non me la sento, la situazione è talmente complicata, compromessa, farraginosa che qualsiasi proposta e argomentazione potrebbe rivelarsi semplicemente ridicola e non portare da nessuna parte, se avremo tempo per scampare sarà la storia a dirci come è andata quella volta ossia adesso.
Un salutone a tutti e cerchiamo almeno in questi momenti di aiutarci e volerci bene a vicenda, chi ha molto che dia un pò a chi ha qualcosa e chi ha qualcosa che dia un pò a chi non ha più niente o quasi.

ilcuculo
Scritto il 21 Maggio 2013 at 22:21

DT

quali sono secondo te i confini della classe media ? Come definiresti la classe Media?

idleproc
Scritto il 22 Maggio 2013 at 08:34

Si chiama processo di “proletarizzazione” ed è strettamente connesso agli attuali livelli di concentrazione del capitale. In fase di “crisi” il processo si incrementa esponenzialmente anche perché “concentrazione” significa potere politico extraistituzionale. Il fatto che il capitale si concentri nella “grande finanza” che può creare valori dal nulla e poi estrarre quelli reali da tutto il corpo sociale a mezzo stati e politiche “finanziare” vere o indotte è un processo già esistente da prima della “crisi”. Trova la sua ragione economica sullo sviluppo eccezionale delle forze produttive che “tendenzialmente” porta per ogni unità di capitale investito nell’economia reale un profitto sempre più basso.
Berlusconi è un falso bersaglio, è uno dei “piccoli”, fiuguriamoci noi.
Il suo ruolo è esterno, tendenzialmente “bonapartista” e di ostacolo vista la base sociale di riferimento e la “cultura” personale ai veri “poteri forti” che infatti lo hanno “sulle corna” e gesticono la sostanza del processo di crisi che parte dall’economia reale con modalità di ciclo sostanzialmente “classiche”.
La demolizione della democrazia liberale fa parte di questo processo in quanto trova la sua base materiale nel capitale distribuito e nella sostanziale indipedenza dal ricatto monopolistico finanziario ed economico delle singole individuualità economiche.
Il “fascismo” è irripetibile, corrispondeva ad una realtà storica totalmente diversa con un sistema economico che era bloccato dal grande colonialismo britannico etc. La base sociale era amplissima e non a caso rispondeva anche ad esigenze di massa quali “pensioni”, assistenza sociale, case popolari etc… che oggi stanno eliminando.
Andiamo verso qualcosa che può essere molto peggio…
Per mantenere la democrazia liberale bisognerebbe ricostruirne le basi materiali con una redistribuzione del capitale “quello grande” oligopolistico finanziario, cioé diametralmente l’opposto di quanto stanno facendo e faranno con le “patrimoniali” di massa che porteranno ad ulteriore “proletarizzazione” scomparsa di piccole e medie imprese, lavoro autonomo etc. Sono patrimoniali finalizzate a ricostruire i profitti e i capitali creati dal nulla da “lor signori” e un trucco propagandistico.
Ieri sera ho mangiato “pesante” capita troppo spesso ultimamente…
Scusate

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