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FOCUS sulla CRESCITA: ma i contrasti non mancano
Morto un Papa se ne fa un altro. Qui in realtà il Papa non è morto ma è stato messo in disparte visto il fatto che stiamo parlando del Tasso Inflazione, che resta sempre un problema ma al momento sembra in trend discendente. Quindi per gli operatori giunge un po’ di serenità, con le borse in salita e attenzione che passa alla crescita e alle trimestrali USA.
Per assurdo anche la recessione sembra meno brutta del previsto e secondo molti, addirittura potrebbe non esserci. Cosa sorprendente perché se vediamo il trend degli utili in uscita qualche dubbio mi rimane. Ma a quanto pare, le previsioni erano peggiori di quanto sta accadendo in quando, come da grafici qui sotto, si vede chiaramente che la crescita degli utili è evidentemente negativa.
Nulla da dire, le vendite al dettaglio sono diminuite dell’1,1% a dicembre, ovvero il triplo delle stime di consenso. La produzione industriale è diminuita dello 0,7% a dicembre, il massimo da settembre 2021, trainata da un calo dell’1,3% della produzione manifatturiera. Nel frattempo, le pressioni inflazionistiche si stanno allentando poiché i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,5% a dicembre, il calo maggiore dall’inizio della pandemia.
A fare da contraltare abbiamo il mercato del lavoro che è rimasto forte, tuttavia, con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che sono scese al livello più basso da aprile 2022. Ma i dati del lavoro sono sufficienti per riportare un’economia forte? Ricordate, chi comanda in borsa sono sempre gli utili, e i multipli paragonati al mercato obbligazionario facendo attenzione all’inflazione e alla politica monetaria. Ok ragazzi, tutto chiaro, ovvero nulla di chiaro. Work in progress, as usual
STAY TUNED!
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