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FMI e World Economic Outlook: Italia che crescerà come la Grecia, anzi peggio.
Un tocco di sano realismo. Questo è quanto possiamo dire sia successo ieri sera quando il Fondo Monetario Internazionale ha rilasciato il suo outlook ancora in versione di bozza e presto in uscita nel suo tradizionale World Economic Outlook anticipato dall’ANSA.
Sano realismo perché si vanno a confermare tutte le nostre remore più volte esposte sui generosi tassi di crescita dell’economia italiana.
A questo punto possiamo dire che SE TUTTO VA BENE il 2014 ci riserverà una crescita del PIL pari allo 0.6% e dell’1.1% nel 2015. Ma non cantiamo vittoria, sono numeri che in corso d’opera potranno essere ancora rivisti. Al rialzo? Me lo auguro, ma con i chiari di luna che ci sono oggi, la vedo veramente dura.
Per la vostra curiosità posso anche annunciarvi che il FMI ci racconta una piccola beffa. Nel 2014 la Grecia crescerà come noi e nel 2015 invece Atene ci staccherà con un bel balzo in avanti pari al 2.9%. Certo, la Grecia parte dal “nulla” e quindi è più facile fare numeri importanti. Ma ritengo significativo il fatto che le tante belle parole spese dalla nostra politica, molto probabilmente ci porteranno al nulla, come sempre oramai.
Eccovi la tavola con tutte le proiezioni, che potete visualizzare anche cliccando qui.
Caro Renzi, sorprendici tu, se puoi.
Anche in ambito di tasso di disoccupazione. Per il FMI la percentuale dei senza lavoro sarà pari al 12.4% nel 2014 ma migliorerà nel 2015 passando all’ 11.9%. Ma molto dipenderà ovviamente dal contesto macroeconomico e dalla capacità del settore bancario nel voler e poter concedere credito.
Insomma, siamo nel pieno della crisi. Tutto può essere e tutto può succedere.
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” E’ la conferma che la struttura attuale della EU e la sua guidance non sono più accettati da un sempre maggior numero di persone che ne hanno piene le scatole della esasperata burocrazia della Commissione e delle imposizioni di austerity dettato dall’egoismo tedesco”
Condivido in parte, loro i tedeschi saranno anche egoisti, ma anche se non mi piacciono va tutto il mio rispetto. Oggi loro si godono del “dividendo” dell’euro (ovvero tassi sui bund prossimi allo Zero), perché hanno saputo negli anni tenere i conti a posto. Noi il dividendo dell’Euro ce lo siamo mangiati pasteggiando ad ostriche e champagne. Nel 2001 avevamo circa 1100 mld di debito pubblico, siamo entrati nell’euro e i tassi sui ns. debito pubblico si sono avvicinati a quelli tedeschi, invece di ridurre il debito, o almeno non aumentarlo, siamo arrivati nel 2011 a 1800 mld di debito, grazie alla politica scellerata di mister B. Quanto accaduto è colpa dei tedeschi o solo nostra?
La colpa è solo nostra, chiaro che adesso con il ns. debito a circa 2100 mld e con un pil che non cresce siamo condannati. MA LA COLPA è SOLO NOSTRA!
http://
http://www.marketwatch.com/story/france-germany-becoming-unhinged-2014-03-24
In “europa” noi seguiamo le direttive d’oltre oceano… non esiste nessuna autonomia dei governi italiani sia in politica estera che in politica economica… da mò… abbiamo fatto cose nettamente contrarie agli interessi nazionali da tutti i punti di vista. Anche se è vero che spesso l’abbiamo fatto anche all’italiana (giustamente).
Il calpestare la Costituzione è stata la regola, si può tranquillamente considerarla un pezzo di carta.
Poi si può concordare o meno con la scelta di fondo ma è così.
Non mi sembra proprio il caso di autofustigarci troppo, è abbastanza normale campare alla giornata, scegliere l’uovo oggi dato che non sai se ti fregheranno la gallina domani.
Siamo totalmente privi di una classe dirigente nazionale, la corruzione ha anche origine nella totale corruzione di provenienza extranazionale di una classe dirigente in condizioni coloniali.
Anche il livello estremamente basso della classe politica deriva da questo, saltano i criteri di selezione.
Oggi il fenomeno è talmente dirompente da garantire il buon umore collettivo nazionale.
E’ abbastanza penoso che in Italia sia stata usata a fini di propaganda, quella interessata di provenienza estera.
Non sappiamo nemmeno farci i conti in tasca da soli e siamo andati a prendere per oro colato le agenzie di rating, ecc.
I Cugini, sono tutta un’altra storia.
Loro si sono fatti e fanno la loro politica estera anche militare, comunque la si giudichi.
La verifica la si può fare osservando la condizione di altri popoli che hanno avuto le stesse condizioni di sudditanza.
Caro Gilles l’europa e l’euro fungono da capro espiatorio nell’estremo tentativo di consentire la continuazione del ben noto sistema di corruttela esistente nel nostro Paese…..che ha prodotto l’enorme debito pubblico accumulato……da sanare con ipersvalutazione dell’ipotetica rinata LIRETTA.
Anche oggi, come ieri e come sempre altro episodio di corruzione all’ATC ( azienda territoriale per la casa ) di TORINO, dove si pagava una tangente per ogni lavoro di manutenzione degli immobili
Ieri scandalo appalti Expo….a Milano
Oggi il governo al senato è andato sotto 2 volte al Senato sull’abolizione delle provincie….evidentemente temono di perdere una delle loro greppie preferite…per appalti di strade scuole etc…
e potrei continuare all’infinito……
Ma sono cose note…..anzi arcinote
Caro Lukas,
quindi confermi quanto detto da me, ovvero CHE LA COLPA è SOLO NOSTRA.
Con l’euro, grazie ai tassi bassi sui titoli di stato, avremmo potuto sistemare i conti, ma gli italiani o sono corrotti o sono corruttori, molte volte riescono nel capolavoro di essere corrotti e corruttori insieme. Detto questo mi fa sorridere chi adesso se la prende con la Germania, lei ha fatto la sua partita, mentre noi eravamo al Bar a bere ed a giocare al gratta e vinci, e adesso ci lamentiamo se loro stanno vincendo la partita per 10 a 0. BRAVI LORO.
Confermo eccome.
Il problema, infatti, non è far saltare l’euro…..bensì l’esatto opposto…..ossia far saltare il corrotto sistema Italia tramite le rigide regole imposte imposte dai trattati sulla moneta unica……poichè e del tutto vano attendersi che gli italioti vogliano davvero cambiarlo tale sistema….come dimostrano i fatti sopracitati degli ultimi giorni.
Ma credo siano gli ultimi colpi di coda….di un sistema ormai morente…. i suoi incalliti adepti….ora ripongono le loro residue speranze nella Le Pen……….e ciò dimostra che sono davvero disperati !!!
…dici “Ma credo siano gli ultimi colpi di coda….di un sistema ormai morente…. ”
…il sistema è sicuramente morente, ma come la storia insegna,
gli ultimi colpi di coda sono sempre di piu’ dolorosi.
ps: io sono sempre stato un euro convinto… ma oggi? l’ Europa pretende di mettere regole comuni che vanno rispettate, ma poi ogni stato ha una sua fiscalità, LA PRIMA cosa da fare nel 2002 era di armonizzare le varie IVA (o imposte equivalenti), le imposte sui redditi sulle persone fisiche e giuridiche, armonizzare le fiscalità sui redditi da capitale etc etc, MA QUESTO NON SI è FATTO!
…è come pretendere di fare il prosciutto o i salumi prima di ammazzare il maiale… NON FUNZIONA! 🙄
personalmente non ritengo sostanzialmente interessante leggere l’ennesima previsione del Fmi che senz’altro sarà smentito dalla prossima enunciazione. Credo invece che occorrerebbe dare il giusto risalto alla crescita dei movimenti antieuropeisti che stanno crescendo nel contesto europeo. E’ la conferma che la struttura attuale della EU e la sua guidance non sono più accettati da un sempre maggior numero di persone che ne hanno piene le scatole della esasperata burocrazia della Commissione e delle imposizioni di austerity dettato dall’egoismo tedesco. Leggevo oggi su Qn come è nato il limite del 3% del deficit e mi veniva da ridere, come mi sgagnasso tutte le volte che un funzionario Eu decide quanta acqua deve contenere una bottiglia d’acqua ( battuta del chief economy di una grossa banca italiana).
Affermare che da anni sono un antagonista dell’euro è pleonastico per chi legge questo blog, ma non per principio, bensì perché sono convinto che l’egoismo di alcuni paesi mai accetterà di muoversi su linee programmatiche che siano di sollievo ai paesi periferici; eppure ci sarebbero varie alternative per armonizzare gli squilibri economici dei vari paesi, manca solo la volontà di affrontare il problema perché prevalgono gli interessi e l’egoismo dei singoli e di alcuni in particolare.
Non è con l’austerity che si esce da questo impasse, occorre invece rivedere le guide linees e lo statuto della Comunità!!!! Ripeto, personalmente rimango scettico che ciò abbia probabilità di verificarsi e la conclusione sarà la rottura e pesanti danni per tutti indistintamente.