Flash sul Property
Del settore immobiliare si è discusso molto negli ultimi mesi. Ovviamente lo scandalo dei mutui subprime, assieme all’esplosione esponenziale e sconsiderata del mercato dei derivati, ha fatto si che la cronaca finanziaria di tutti i giorni ritrovi, in modo più o meno esplicito, il richiamo a questo ramo del mercato finanziario, un settore che è cresciuto moltissimo ma che ora è in vistoso rallentamento.
Come avevo promesso ad un gentile lettore, volevo presentarvi il grafico del mercato immobiliare, suddiviso però per aree geografiche. La linea dello 0 (zero) è uguale all’indice globale G250, ovvero il benchmark del settore. Gli altri indici presi in considerazione (Asian, Ocean, Europe, America) sono stati parametrizzati a questo benckmark, in modo da poter valutare in modo oggettivo ed evidente l’overperformance oppure l’underperformance dal Global G250.
Europa peggio di tutti
Il settore Property europeo non ha avversari. Se visto dal punto di vista negativo. Difatti, mentre ci sono aree, come l’Asia e l’Oceania, dove la crescita è stata molto forte e assolutamente continuerà ad esserlo (e quindi registriamo una decisa overperformance), possiamo trovare invece la Vecchia Economia che latita. Degli USA e dell’America, beh, già lo si sapeva. Ma sorprende l’Europa. Guardata il suo andamento rispetto al benchmaek a 6 mesi. Circa il 20% in meno. Un’enormità. Quindi quando si parla di crisi immobiliare, sarebbe meglio guardare non solo oltreoceano. La situazione, da noi, è ben peggiore…