FLASH: per Monte dei Paschi arriva il “PIANO B”

Scritto il alle 23:29 da Danilo DT

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L’intervento pubblico era una cosa che davo per scontata da metà mattinata. Non perché avessi delle remore nei confronti della pur complessa ed articolata operazione di conversione dei bond subordinati a cui va a sommarsi l’operazione di aumento di capitale. Intanto, riprendetevi gli articoli precedenti sull’argomento, credo ne valga la pensa. CLICCATE QUI. Ciò che mi ha fatto capire che era necessario il “Piano B” sono stati due elementi.
Innanzitutto la questione NPL. Se non vengono ceduti, il resto del meccanismo di ricapitalizzazione non parte. E le notizie in arrivo da Atlante non erano rassicuranti.

(…) L’operazione è assai complessa e rischiosa per ammissione della stessa banca, che seguirà l’intero processo fin da lunedì mattina con un cda a Milano e ne farà una valutazione finale, sempre con una riunione del consiglio, venerdì a Siena. Ai passaggi di sopra, bisogna aggiungere una maxi-cartolarizzazione di 27,7 miliardi di sofferenze per la quale si attende ancora la firma del fondo Atlante.(…)

via @Linkerbiz

via @Linkerbiz

Ricordate? Si sono fatti i conti senza l’oste. E l’oste non è proprio d’accordo di pagare così tanto la monnezza di MPS…

(…) Proprio su questo aspetto, da una nota del Monte dei Paschi sono emerse le “forti perplessità” espresse da Quaestio sul prestito ponte che Mps deve incassare dall’advisor Jp Morgan per la riuscita della cartolarizzazione. Nel comunicato senese che annuncia l’accordo con un pool di banche per il collocamento delle nuove azioni (mentre era venuta meno nei giorni scorsi la loro garanzia sull’inoptato) si precisa che sono in corso approfondimenti per individuare eventuali soluzioni alternative, ma si ammonisce parimenti che se non si potesse addivenire a un positivo componimento di quanto indicato da Quaestio, “l’operazione non potrebbe concludersi in conformità ai termini ed alle condizioni dell’autorizzazione ricevuta dalla Banca Centrale Europea che prevede obbligatoriamente la conclusione dell’operazione entro il 31 dicembre 2016”. (Source) 

Quaestio significa Fondo Atlante, ovvero coloro che dovrebbero comprare gli NPL.
Ok, se quindi l’operazione Atlante non va importo possiamo dire…. No Atlante, no Party.

Ma nulla si può dare per certo e allora mi sarei aspettato comunque una certa organizzazione per dare la possibilità al sistema di raccogliere gli ordini dei clienti per la ricapitalizzazione. Ed ecco invece il secondo tassello che mi manca. Oggi partiva l’aumento di capitale ma nessuno ha avuto disposizioni su come comportarsi. In altri termini, se un cliente chiede al suo intermediario di aderire all’aumento di capitale, questi…non sa che diavolo fare perché nessuno ha spiegato COME deve essere condotta l’operazione. E ricordate bene, il 22 dicembre è dietro l’angolo e molto probabilmente il “cut off” potrebbe arrivare già per molti istituti per la sera del 20 dicembre.
Morale: non c’è il tempo materiale.

Quindi, ecco la necessità del Piano B.

E proprio nelle ultime ore, il Piano B si è avverato. Ovvio, non viene ufficializzato fino a quando non sarà decretato il fallimento dell’operazione di ricapitalizzazione di MPS, ma intanto viene preparato ed è “a disposizione”, anche se ovviamente non tutti in UE sono d’accordo.

(…) Venti miliardi di euro. A tanto ammonta la somma messa a disposizione dal governo con nuovo debito pubblico per il salvataggio del sistema bancario italiano. Una mossa attesa ma arrivata nei tempi e nei modi a sorpresa lunedì 19 dicembre in serata, dopo che l’esecutivo Gentiloni era stato convocato alle 19.30 con mezz’ora di preavviso “per comunicazioni del presidente del Consiglio”. Quest’ultimo, dopo un’ora scarsa di riunione, ha fatto sapere che “il cdm ha approvato la relazione al parlamento che autorizza il governo a ricorrere ad un indebitamento” per 20 miliardi. Un’operazione, ribattezzata Salvarisparmio, che il premier ha definito “precauzionale” aggiungendo che “vedremo se sarà necessaria”. La misura, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha “lo scopo tutelare i risparmiatori qualora si materializzassero rischi nel settore finanziario”. (IFQ

20 miliardi rappresentano quindi un pacchetto più ampio rispetto alle esigenze di MPS ed è una cosa voluta. Anche altre banche potranno attingere a questo fondo. Ecco perché viene chimato SALVARISPARMIO. Ma ovviamente Berlino è scocciata da questo Piano B.

(…) Intanto una portavoce del ministero delle Finanze di Berlino ha spiegato che per il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, “i responsabili in Italia sanno cosa fare e questo” e ha espresso la propria fiducia che le regole che vengono applicate “siano in linea con le norme europee“. (Source) 

Quindi, SE non si arriva al raggiungimento degli obiettivi stabiliti, MPS non sarà abbandonata al suo destino, la banca più vecchia del mondo (1472) non cesserà di esistere ma… sarà di certo molto diversa. Il dramma maggiore sarà ovviamente per vecchi azionisti ed obbligazionisti subordinati. Per loro, in tal caso, non ci sarebbero brillanti prospettive per il futuro.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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5 commenti Commenta
orsomatoro
Scritto il 20 Dicembre 2016 at 00:18

mah…..chi semina tanto panico e terrore ha sempre qualche secondo fine (interessato per utilizzare un eufemismo)…..staremo a vedere poi magari nel giro di qualche mese ce la ritroviamo a quotazioni raddoppiate o triplicate o magari sestuplicate…..come sempre il buon senso dovrebbe prevalere, non buttarsi a capofitto con capitale eccessivo ma a questi prezzi sarebbe anche da pazzi non tentar di vincere alla lotteria italia !

Scritto il 20 Dicembre 2016 at 00:30

Hai detto bene. Lotteria! Questa è la mentalità giusta oggi per comprare MPS.
E poi dici che semino panico e terrore? O forse realismo? Non mi sono inventato nulla. Le fonti sono citate nel post.

italiapersempre
Scritto il 20 Dicembre 2016 at 01:04

Attendiamo con trepidazione che dalle colonne del Corserva Alesina & Giavazzi ci parlino ancora del Mirabolante e Perfetto Mondo del Libero Mercato.

Scritto il 20 Dicembre 2016 at 09:22

e’ un copione già scritto,. Ennesima farsa che porta … ok non dico nulla sennò poi dico che sono sempre pessimista

cinoalvaro
Scritto il 20 Dicembre 2016 at 10:36

Stamattina un amico mi chiedeva consiglio su cosa fare dell’obbligazione subordinata,se fosse il caso di convertirla in azioni o meno. Il consulente della banca gli ha detto di fare metà e metà,ma vi rendete conto che razza di gente lavora nelle banche? 20 miliardi buttati letteralmente nel cesso,le banche italiane sono tutte morte,si prolunga l’agonia per altri 6 mesi a spese del contibuente.

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